Il Vajont e le vittime dei disastri
Giocondo Talamonti - 08-10-2011
Riflessione all'IPSIA di Terni con il giudice Santoloci Maurizio e il Presidente della Pro-natura, Flavio Frontini.

Si è svolto questa mattina un incontro con il magistrato Maurizio Santoloci e il Presidente della Pro-natura, Flavio Frontini, sulla Legge 14 giugno 2011, relativa all'istituzione della Giornata nazionale in memoria delle vittime dei disastri ambientali e industriali causati dall'incuria dell'uomo, con ricorrenza il 9 ottobre di ogni anno. La data scelta fa riferimento alla tragedia del Vajont del 1963, dove persero la vita 1910 vittime.
Vajont è il nome del torrente che scorre nella valle di Erto e Casso per confluire nel Piave, davanti a Longarone e a Castellavazzo, in provincia di Belluno. La storia di questa comunità fu sconvolta dalla costruzione della diga del Vajont che determinò la frana del monte Toc nel lago artificiale. La sera del 9 ottobre 1963 si elevò un'immane ondata, che seminò ovunque morte e desolazione. Sono stati accertati tre fondamentali errori umani che hanno portato alla strage:
- l'aver costruito la diga in una valle non idonea sotto il profilo geologico;
- l'aver innalzato la quota del lago artificiale oltre i margini di sicurezza;
- il non aver dato l'allarme la sera del 9 ottobre per attivare l'evacuazione delle popolazioni residenti nelle zone a rischio di inondazione;
A distanza di circa 50 anni questo ed altri disastri ambientali continuano, purtroppo, in ogni parte del globo con riflessi negativi sulla natura, sugli animali, sulla vita e la salute delle persone. La riflessione ha investito diversi settori:
¨ disastri idrogeologici;
¨ centrali nucleari,
¨ costruire in zone sismiche,
e altre tematiche affrontate dal dott. Santoloci a proposito di:
- rifiuti altamente tossici, prodotti in Italia, trasformati in Cina in prodotti diversi ed utilizzati di nuovo in Italia anche dai nostri bambini;
- industrie che producono materiali tossici che riversano in mare dando origine a tumori e a malformazioni;
- industrie che lavorano materiali chimici e che diminuiscono il tempo di vita degli operai; significativo che altri operai sono in attesa di entrare in tale mercato del lavoro, forse non sanno quello che può loro accadere.

Il Presidente della Pro-natura Frontini ha posto l'accento sui rischi connessi ad interventi che alterano gli equilibri del territorio e sulla necessità di tutelare il patrimonio ambientale del Paese.I docenti sono stati invitati dal Dirigente Scolastico e dal Commissario straordinario Prof. Giulio Viscione, ad approfondire in classe il problema dell'educazione all'ambiente e a sensibilizzare, attraverso continue sollecitazioni, la riflessione sui temi affrontati. Tale giornata di studio rappresenta una opportunità per creare una coscienza collettiva e cittadini consapevoli dei rischi che possono maturare da comportamenti non idonei .


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