breve di cronaca
Crisi Grecia. A scuola senza libri
Il Mediterraneo.it - 13-09-2011
In arrivo nuove misure d'austerità

di Sergio Andrianov

ATENE- "Lacrime e sangue" non hanno cessato di scorrere. Il primo ministro greco George Papandreou, come rivelato da Reuters, ha annunciato nuove misure di austerità. Si è stimato che la tassa che verrà introdotta fornirà alla Grecia un introito pari a 2 miliardi di euro. Il tutto mentre in piazza sono scesi migliaia di cittadini e a scuola si inizia senza nemmeno i libri scolastici.

"Abbiamo bisogno di circa € 2 miliardi, anche per coprire le emergenze che si prospettano", ha spiegato il ministro dell'Economia Evangelos Venizelos, durante la conferenza stampa. La nuova tassa riguarderà gli immobili e verrà pagata attraverso le bollette elettriche. "Dobbiamo trovare qualcosa che può essere implementato in modo rapido, qualcosa che porti subito ad un risultato" ha continuato il ministro.

La tassa di proprietà stabilisce un pagamento per la metratura dello stabile di proprietà del cittadino e può variare, a seconda del quartiere, da 50 centesimi a 10 euro per metro quadro.

La manovra è arrivata a poche ore dalla programmata missione ad Atene di Ue e Fondo Monetario Internazionale. La visita dei delegati europei, in arrivo nella mattinata di oggi, serve ad autorizzare il versamento di una nuova rata del prestito d'emergenza di cui il Paese ha disperato bisogno per evitare il default. Un'eventualità, quest'ultima, che non viene comunque esclusa dalla Germania.

Lo scorso venerdì il capo della Banca Centrale europea Jean-Claude Juncker aveva ammonito il gotha greco, spiegando che non ci sarebbe stata "nessuna flessibilità sul debito greco" e il l Ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble aveva calcato la mano dicendo che "non si possono fare sconti a nessuno".

Sicuramente la dichiarazione del vice-cancelliere tedesco Philipp Roesler è quella più pungente. Il vice di Angela Merkel ha parlato dell'opzione di un "fallimento controllato" della Grecia per salvare la moneta unica. In un' intervista riportata dal quotidiano Die Welt, ha spiegato che "per stabilizzare l'euro, non bisogna aver timore di pensare ad alcune opzioni, e far queste, se si hanno a disposizione gli strumenti necessari, anche l'insolvibilità ordinata della Grecia". Secondo Berlino le misure di austerità previste da alcuni Paesi possono non essere sufficienti.

Parole che hanno fatto suonare la campana ed hanno fatto correre ai ripari l'entourage di Papandreou. Il primo ministro ha sottolineato la difficile situazione della Grecia, definendola come una "tempesta economica" e smentendo ogni possibilità di elezioni anticipate.

"La gente non vuole le elezioni, ma cambiamenti. Siamo giudicati giorno per giorno... stiamo combattendo una grande battaglia" ha riferito Papandreou al giornale ellenico, Athens news.

Una grande battaglia la stanno facendo anche i sindacati e cittadini, stanchi di tasse e soprattutto esausti di pagare il prezzo di una crisi venuta dall'altra sponda dell'atlantico. "Siamo stanchi di pagare... devono ritirare i tagli fatti su scuola, sanità e pensionati" ha riferito una manifestante durante la manifestazione di sabato: "noi non ce la facciamo".

La scuola e il taglio istruttivo

Ed è infatti la scuola uno dei servizi che ha subito maggiori tagli. Oggi si riaprono i cancelli delle scuole elleniche, ma per 1 milione di studenti l'anno si apre senza i libri di testo. La causa, secondo il Ministero dell'Istruzione, è da attribuire alla Corte dei Conti, rea di non aver ancora stanziato i fondi per la stampa dei libri di testo. I pochi libri stampati sono stati mandati nelle zone più remote della Grecia, principalmente nelle isole.


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