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Cortese Onorevole, La cerco ma non la trovo
Mauro Artibani - 09-07-2011
Cortese onorevole Veltroni, dopo 347 giorni, 180 dei quali spesi in inutili tentativi di poter stabilire con Lei un contatto, ritento.
Sono Mauro Artibani, un Consumatore, uno tra i tanti, attrezzato di competenza economica, mentore del Professional Consumer, capace di sottrarsi alla vulgata che fa di noi gli insipienti.
Uno che reclama la possibilità di interloquire con la politica sui temi della crisi del meccanismo economico.
Dopo aver chiamato e richiamato la sua segreteria, ricevendo dilazioni temporali imperscrutabili o cortesi dinieghi, al mio insistere mi si para innanzi, un suo collaboratore, il cortese dott. Di Bartolomei che si dichiara incompetente a valutare quanto avessi da dire rimandandomi ad un contatto con l'On. Causi, mai verificatosi.
Stanco dello scorrere del tempo, tutt'altro che reale, delle e-mail tento di confezionare l'incontro vis-à-vis: alle ore 9 del 7 ottobre dello scorso anno, brandendo la mia disabilità, riesco a varcare i tornelli all'ingresso della Camera dei Deputati per poterla incontrare. Dopo un' ora: toh, ancora DiBartolomei, che mi chiede di ritirarmi in buon ordine che tanto... prima o poi... Alle 13 stanco, stacco, torno a casa.
Quel poi diventa mai!
Passano ancora giorni nei quali tento di contattare la segreterie, in ordine alfabetico, Bersani, Franceschini, Letta; quest'ultima mi rimanda a Fassina che mi fa dire: "non risponde né al telefono, nè alle e-mail": gulp!
Non pago, tento con le fondazioni, quella di Letta, quella di Bersani: dinieghi! Poi con il Centro Studi PD, pure qui niente. Persino You Dem latita.
Abbasso il tiro, mitigo le pretese, provo con la sezione romana del PD, con la federazione provinciale, con la sezione "campo de fiori" poi con i Giovani del PD, arrivo fino alla CGIL: non si cava un ragno dal buco!
Poi un giorno a Ciampino, Lei presenta un suo libro, vengo.
Per non interrompere il suo dire, attendo in fila per una dedica in copertina e poterla incontrare. D'un tratto mi si para dinnanzi un altro suo collaboratore che si mostra premuroso nell'intrattenermi, possibilista alla mia richiesta. Mi dota di un biglietto da visita, mi dice di richiamarlo. Nei giorni a venire lo faccio. Dopo tanto provare lo becco; al telefono mostra meno premura e mi rifila l'alternativa: parlare con l'On. Causi, che non riuscirò mai a trovare.
Orbene, la faccio breve, vengo al dunque: in mezzo alla crisi Lei non manca di ribadire, utilizzando i prodromi di un vetusto paradigma, caro alla scienza economica: "i Produttori generano ricchezza..." Onorevole, usa lo stesso precetto che evidentemente forma il pensiero del Ministro Tremonti, quando, in sede istituzionale, ama ripetere: "la crisi è terra incognita". Questo dice, non il ministro dell'istruzione, nemmeno quello degli interni, quello invece dell'economia, che Lei non fischia nè invita a dimettersi.
Eggià incognita, Onorevole con tal paradigma non si comprende la crisi, figuriamoci i modi per poterla superare. Questo precetto ha funzionato finchè ha potuto avere il sostegno ed il concorso delle tecniche e delle politiche di reflazione, proprio quelle che ora non tengono più.
Ecco. Di questo vorrei parlare con Lei. Di quali altri modi si lasciano intravvedere per indagare la crisi, di quali strade altre vanno percorse per uscirne.
Mi perdoni ma, dal momento che la Politica non sembra avere molto da dire, di fronte ad una crisi tutta interna al funzionamento del meccanismo produttivo, abbia almeno la pazienza di ascoltare.

PS: le persone, in sua vece, da me contattate hanno avuto il pregio di farmi percepire un postulante. Onorevole, non ho da chiedere, ho da dare.
Grazie

Mauro Artibani
Studioso dell'Economia dei Consumi

Per approfondire il tema trattato: PROFESSIONE CONSUMATORE
Paoletti D'Isidori Capponi Editori
Marzo 2009

professionalconsumer.splinder.com
professioneconsumatore.org



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