Alto Canavese. Anpi e Comune viaggiano separati.
Non c'è pace a Rivarolo, dove il 25 aprile diventa occasione di aperta polemica e si terranno due diverse manifestazioni per celebrare la festa della Liberazione.
Le due anime della città, che sembrano corrispondono ormai a due anime del Paese, si scontrano e non c'è stato modo di giungere a mediazioni.
Sul dato anomalo si sofferma Paola Zoppi su "Risveglio", riferendo che "
Rivarolo si divide per festeggiare il 25 Aprile. Nell'anno in cui si celebra il 150° anno dell'Unità, ecco che le iniziative si sdoppiano, non avendo trovato un punto d'incontro. Unità, libertà, legalità. Tre parole dal peso storico che l'Anpi di Rivarolo, Favria e Oglianico ha scelto" per l'incontro avvenuto "
sabato 16, alle 9,15 presso la sala lux di Rivarolo, in vista delle celebrazioni per il 25 Aprile".
Bisognerà poi aspettare nove giorni per giungere alla seconda metà dei festeggiamenti: "
L'Amministrazione - prosegue l'articolo - prevede la celebrazione lunedì 25 di fronte al monumento dei caduti per l'alzabandiera e la deposizione della corona d'alloro, dopo le riflessioni del sindaco, sarà Aurelio Bolattino, reduce da El Alamein, presidente della sezione mutilati e invalidi di guerra, a prendere la parola e raccontare la propria esperienza".
Da tempo ormai la presenza nelle file della maggioranza di governo di forze estranee, se non ostili, alla tradizione antifascista alimenta polemiche strumentali contro la Resistenza. Lo scontro a Rivarolo è il risultato delle polemiche scoppiate a febbraio, tra partigiani ed amministrazione comunale, dopo che la giunta ha rifiutato la sala consiliare all'Anpi per la presentazione del libro di Alberto Trevisan "
Ho spezzato il mio fucile" che rende omaggio alla passione civile del rivarolese Alerino Peila. La polemica pareva placata, ma per il 25 aprile al'Anpi non ha voluto subire imposizioni.