Dalla prescrizione alla proscrizione
Francesco Masala - 22-04-2011
Abbiamo sentito nei giorni scorsi le grandi (e giuste) grida di dolore e scandalo a causa delle votazioni vergogna in Parlamento, che hanno fatto e stanno facendo affondare l'Italia senza pietà nello schifo e nella vergogna (lo so, sono parole poco incisive, ma ci capiamo), per non parlare degli ultimi giochetti coi referendum. Il passo successivo e necessario è il seguente: visto che conosciamo i nomi degli individui che sono stati e sono complici di questo (qui o qui i votanti alla Camera, al Senato sarà facile trovarli), i partiti che si dicono d'opposizione facciano una cosa semplice, che la capiscano anche i bambini, magari regione per regione, oltre che a livello nazionale.
Si tratta di fare una pubblica e solenne dichiarazione e promessa e giuramento, che a quegli individui non sarà permessa l'iscrizione in futuro ai partiti adesso d'opposizione, né che mai avranno (sia loro che le loro mogli e amanti) in futuro un qualche incarico pubblico ad opera dei partiti adesso d'opposizione.
Dicono che la politica è l'arte del possibile, ma come si fa a dare a qualcuno del ladro, mafioso, disonesto, piduista, prescritto, distruttore della Giustizia, della Costituzione, affossatore della Scuola Pubblica e dell'Università Pubblica, della Sanità Pubblica, del futuro dei giovani e poi dimenticarsene, magari appoggiando fra due anni Tremonti per un incarico istituzionale, o Carfagna e Gelmini come bandiere del femminismo e della cultura, o votando qualcuno di quei parlamentari alla presidenza di qualche ente regionale, o anche peggio?
Scusate l'ingenuità.

interventi dello stesso autore  discussione chiusa  condividi pdf