Il fango e la storia
Francesco Di Lorenzo - 14-04-2011
Dallo Speciale Notizie dal fronte



Ci mancava solo la chicca, o forse questa è solamente l'ultima ed ennesima - stupida - uscita sulla scuola della maggioranza e del ministero dell'Istruzione. Diciannove parlamentari del PDL, capeggiati da Gabriella Carlucci, hanno chiesto l'istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta "sull'imparzialità dei libri di testo scolastici". Perché, secondo loro, i libri di storia in uso nelle scuole sono parziali e gettano fango su Berlusconi. Naturalmente, non lo dicono ma lo pensano, chi scrive i libri di storia è comunista.
O comunque di sinistra, e questi uomini, scrivendo libri di storia, vogliono far cadere l'unico baluardo, il premier, contro il ritorno al potere di persone rozze e con la barba. Insomma, chi scrive di storia (e i loro libri) attaccano chi sta arginando una marea di estremisti che premono.
Il problema è che il ministro Gelmini è d'accordo.
Uno pensa, è d'accordo che l'istituzione di una commissione del genere sia una stupidità infinita?
No! Lei è d'accordo con i 19 firmatari. È in sintonia con loro sul fatto che nei libri di testo non debba entrare la politica e dice: "Credo che si dovrebbero evitare letture interessate di parte e cercare di consentire ai ragazzi di esercitare la propria formazione su libri di testo che siano indipendenti e rispettosi della veridicità storica degli accadimenti". Ottimo.
Una cosa del genere era più o meno avvenuta nella precedente legislatura di Berlusconi, quando era ministro la signora Moratti.
Addirittura allora ci fu un assessore regionale del Lazio che insieme a Francesco Storace, presidente della regione e sostenitore della stessa idea, voleva riscrivere i libri di storia perché quelli in commercio non piacevano, secondo lui erano di parte.
Eminenti storici spiegarono che voler riscrivere la storia perché a qualcuno non piace ciò che trova scritto sui libri, è una delle fissazioni che ogni regime ha, e quindi come minimo, per correttezza, prima di dire o fare qualcosa che vada in questo senso, la persona normale ci pensa un po' su. Se poi, si disse allora, una mattina l'assessore regionale e il suo presidente, si svegliano con la voglia e l'idea di scrivere la storia al posto degli storici, allora tutto diventa una barzelletta.
Questo successe appena qualche anno fa. Ed era già una farsa.
Figuriamoci adesso.

interventi dello stesso autore  discussione chiusa  condividi pdf