Scuola: lezione di civismo. Chi imbratta paga la multa. Oppure pulisce
Imbratti il banco? Multa di 150 euro. La circolare diffusa dalla preside della scuola media Fra Salimbene parlava chiaro: gli studenti avevano tempo fino a ieri mattina
[18 marzo - ndr] per cancellare dai loro banchi graffiti fatti con il bianchetto, cicche appiccicate e scritte con il pennarello indelebile.
A qualcuno potrà sembrare la nuova frontiera della battaglia contro gli atti vandalici, per gli insegnanti è semplicemente «un'educazione alla responsabilità ». Fatto sta che ieri mattina nell'istituto di piazzale Santafiora, cinquecento ragazzi dai 10 ai 13 anni hanno passato la prima ora in classe con guanti, spugne e detergenti messi loro a disposizione dai bidelli o portati da casa. Non che i banchi di quella scuola siano più imbrattati di altri, al contrario: la Fra Salimbene è una tranquilla scuola del centro storico. Solo che preside e insegnanti hanno deciso di fare una lezione di civismo «applicato ». Per fare capire davvero ai ragazzi che la scuola è un patrimonio di ognuno di loro. E che va amata e rispettata.
Parola d'ordine: senso di responsabilità. Così si ripulisce il banco di scuola per non arrivare mai ad imbrattare i monumenti e gli arredi della città, questa la filosofia della spedizione «pulitiva », secondo Paola Ghirardi, la professoressa di Storia dell'arte che ha lanciato l'idea (...)
Enrico Gotti
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