breve di cronaca
La gioia a scuola
Voci del verbo insegnare - 28-10-2010

Così si intitolava un saggio del pedagogista Elio Damiano: la gioia a scuola è possibile, per studenti e per docenti. La lettera che abbiamo ricevuto ne è una piccola prova: una giovane "precaria" abilitata SSIS che dalle ultime convocazioni ha ottenuto una cattedra per il suo terzo anno consecutivo, e che affronta con vitalità la nuova sfida. Con una richiesta che ci pare molto sensata, ma per ora affidata solo all'intraprendenza delle scuole e dei docenti... La coscienza di un bisogno che forse produrrà una risposta.


Cara ***,
la mail di inizio anno è ormai diventata molto più di una semplice abitudine... è un atto profondamente necessario per avviare sotto i migliori auspici il nuovo anno scolastico. E quindi scrivo!

Sono alla mia terza esperienza, nuova scuola (anche se non del tutto, la città è piccola e ci si ritrova facilmente!), nuovo contesto sociale, nuove abitudini, ma soprattutto nuovi ragazzi.
Pare che la classe a cui insegnerò italiano e storia sia composta da fantasiosi "scrittori" e appassionati "storici"... mi sento molto fortunata e quindi tralascerò le solite lamentele in merito al fatto che i ragazzi sono inquieti e vivaci, un difetto dovranno pure averlo, no?
Ripartire è sempre difficile per me... dopo il caos delle convocazioni faccio sempre un pò fatica a ristabilire la serenità giusta per insegnare concentrata su questo anno e non proiettata sui timori del prossimo.
Ma ora ci sono... mi scopro pronta e ricca per dare e per ricevere....
Mi piace lasciarmi stupire dagli alunni nella reciproca scoperta, così come dai colleghi, qui molto amanti del lavoro di équipe... è confortante non sentirsi soli e sapere di condividere davvero il compito che ci è affidato.
E fortunatamente ritorno ad insegnare anche italiano, dopo la passata esperienza concentrata "solo" su storia e e geografia.
Mi ero sentita privata di una fetta grande di quel tesoro che le produzioni scritte nascondono.
Domanda.
La ricchezza di esperienza che la SSIS ha lasciato rispetto alla possibilità di sperimentare, progettare, condividere può trovare un altro luogo di applicazione?
Sento l'esigenza di trovare un contesto in cui continuare quel dialogo e quel confronto operativo, soprattutto perchè le necessità manifestate dagli alunni mi portano a interrogarmi molto sull'efficacia della mia didattica... ognuna delle classi che ho accompagnato mi ha permesso di scoprire possibilità che inizialmente non avevo neppure valutato... è possibile fare ancora ricerca come è stato fatto durante la SSIS?

Buona scuola!
R.

Rossella Villa
ottobre, 2010



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