breve di cronaca
Il ridicolo ci seppellirà
Direttivo Nazionale C.I.P. - 11-09-2010
Accade qui e ora, nella scuola che la ministra Gelmini definisce "epocale". È l'8 settembre, siamo a Napoli, il direttore dell'USP (ufficio scolastico provinciale) invia, con tanto di prot.1433/8, un "Sollecito pubblicazione assegnazioni provvisorie e utilizzazioni" al proprio ufficio, cioè a se stesso. Il tono è perentorio, si legge che: "allo scopo di non danneggiare gli interessati (cfr. docenti di ruolo), soprattutto i titolari in altra provincia di regioni il cui calendario scolastico prevede differenti date di inizio delle lezioni...è necessario che gli uffici provinciali della Campania pubblichino al più presto, con ogni sollecitudine, già dalla data odierna, i movimenti annuali delle utilizzazioni e delle assegnazioni provvisorie, con l'immediata notifica agli Usp di provenienza, per i casi di movimenti interprovinciali".

Poi conclude: "Si resta in attesa di ricevere...le previsioni di supplenze annuali e fino al termine delle attività didattiche da conferire con contratti a tempo determinato, in relazione al movimento di utilizzazioni ed assegnazioni provvisorie da pubblicare comunque". Il dirigente, Luigi de Filippis, con questo atto certifica che a cinque giorni dall'inizio delle lezioni non si ha notizia della destinazione di circa quattromila insegnanti in ruolo, costretti alla mobilità dai tagli degli organici, e, di conseguenza, non si ha alcuna certezza sugli incarichi a tempo determinato spettanti a decine di migliaia di precari. È questa la riforma epocale della quale straparla la ministra? Sì, è proprio questa: quella del superaffollamento di più alunni in meno classi, con meno tempo scuola e pochi insegnanti, nominati fuori tempo utile. Dove sono precari proprio tutti: docenti di ruolo e supplenti, genitori e studenti. Stanno sì seppellendo la scuola pubblica, coprendola di ridicolo, però.

  discussione chiusa  condividi pdf