Nella seduta di ieri sera della Commissione Bilancio del Senato, l'onorevole Azzollini presidente della stessa, nonché relatore di Maggioranza, in accordo con il Ministero dell'economia, ha presentato l'emendamento alla Manovra relativo alle persone con disabilità. Un emendamento largamente deludente e preoccupante rispetto anche alle rassicurazioni espresse da più parti, oltre che irridente a qualsiasi interlocuzione avvenuta e impegni assunti.
Continua pervicacemente a persistere nel testo l'innalzamento della percentuale di invalidità necessaria per la concessione dell'assegno mensile di assistenza agli invalidi civili parziali (256 euro al mese) disoccupati ed indigenti, nonostante il risparmio dichiarato dallo stesso Ministero dell'economia sia risibile.
Ora c'è di peggio: a questa disposizione l'emendamento introdurrebbe una "correzione" ulteriormente iniqua creando una discriminazione fra le persone affette da una sola minorazione (con percentuale di invalidità superiore al 74%) e quelle affette da varie patologie inferiori all'85%. Ai primi va l'assegno ai secondi, no.
Ma ancora più brutale e devastante è il subdolo intervento che modifica le condizioni medico-legali per l'accesso all'indennità di accompagnamento. L'emendamento governativo limita rigidissimamente le future concessioni a persone: indennità di accompagnamento solo a chi è immobilizzato o che non riesce a svolgere tutte le funzioni fisiologiche. Un criterio pericolosissimo nelle mani di Commissioni di valutazione alle quali non è stata indicata nessuna scala di valutazione a cui attenersi.
Rimangono i controlli sulle "false invalidità" che sono talmente tanti che per eseguirli l'INPS può chiedere aiuto alle Commissioni ASL. Anche questo è previsto dall'emendamento approvato.
A FAND e FISH - le due Federazioni che raggruppano le maggiori e più significative associazioni italiane di persone con disabilità e dei loro familiari - sbalordite da tanta iniqua approssimazione, non resta che inasprire la propria mobilitazione, promuovendo una Manifestazione unitaria a Roma, per il 7 luglio prossimo.
Comunicato Stampa
E la mobilitazione continua anche nel quasi disperato tentativo di far ritirare l'emendamento dal Governo o nel più concreto tentativo di farlo bocciare dal Parlamento.
30 giugno 2010
Il Presidente Fish
Pietro Vittorio Barbieri
Il Presidente Fand
Giovanni Pagano
R.A.Borzetti - 03-07-2010
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Anche la Faip (Federazione Associazioni Italiane Paratetraplegici) sarà'
in piazza il 7 luglio a Roma, per aderire alla manifestazione unitaria
promossa dalla Fish (Federazione Italiana per il Superamento
dell'Handicap) e dalla Fand (Federazione tra le Associazioni Nazionali
delle Persone con Disabilità), contro le misure sulla disabilità
previste nella Manovra del governo.
Una manifestazione, che vedrà riunito a Roma gran parte del mondo della disabilità, che vuole denunciare, in particolare, i contenuti
dell'emendamento all'articolo 10 della manovra, presentato dal Governo
in Commissione Bilancio del Senato, che - si sottolinea - ''verrebbe di fatto a minare quelle, seppur limitate, garanzie di inclusione sociale
per le oltre 70.000 persone paraplegiche e tetraplegiche italiane''.
Questo feroce attacco viene a colpire prevalentemente le persone con lesione al midollo spinale, che a costo di grandi sacrifici e impegno hanno raggiunto un livello soddisfacente di autonomia e indipendenza, e che proprio per questo traguardo faticosamente conquistato, potrebbero vedersi negato quel minimo sostegno erogato in sostituzione di tutto quello che lo Stato non riesce a fornire.
Il provvedimento in questione infatti, prevede tra le altre misure, la
modifica dei criteri per l'assegnazione dell'indennita' di accompagnamento, che verrebbe concessa solamente a chi si trovasse nella situazione di non essere piu' in grado di svolgere ''il complesso degli atti elementari'' della quotidianità. |