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Il Gruppo di Edoardo Sanguineti
Doriana Goracci - 19-05-2010
Il Gruppo di chi ha letto Edoardo Sanguineti, di chi lo ha ascoltato all'Università, i suoi amici , le donne che lo hanno amato, la sua compagna di sempre, rimpiange chi non c'è più: se ne è andato via molto velocemente, ieri 18 maggio, la prima giornata di sole dopo tante piogge. Aveva un viso strano, uno sguardo che ti entrava dentro con quelle orbite straniate, mi aveva colpita fin da ragazza quando mi cibavo di poesia e musica, cosa non strana per quelli della mia generazione, a scuola nel '68, lo stesso anno in cui si sciolse il suo Gruppo '63. Non era strano neanche che di lui non se ne parlasse al liceo. Altra poesia da studiare, da capire, di cui rendere conto e sui cui poi prendere un voto. Come si chiama oggi la poesia che s'impegna nella società? Poesia civile, reading ... Allora diciamo che era incivile la scuola di allora, che non ci diceva niente di cosa si muoveva nell'arte, che non stava appesa su una nuvola. Edoardo Sanguineti racconta in un video del 2006 la sua idea di Anarchia, quella espressa nel primo libro di poesie, quella non solo sua.Di oggi neanche ne parlo caro Gruppo senza età. Edoardo riposa, lo portiamo nel cuore come accade a chi ama la parola, che rimane vita.Tu ci hai dedicato una Ballata, Ballata delle donne. Pensa che danziamo, ancora, contro la guerra, contro la morte. Al ritmo dell'Amicizia dell'Amore dell'Anarchia, come il dono di un'amica che mi ha inviato questa notte, un video dove si dice e si canta che c'è Tempo: "Perché c'è tempo, c'è tempo C'è tempo, c'è tempo Per questo mare infinito Di gente". Sempre dalla parte della Nostra Storia: "La poesia non è una cosa morta, ma vive una vita clandestina".

Un abbraccio al Gruppo che rimane e resiste.

D.G.




Ballata delle donne

Quando ci penso, che il tempo è passato,
le vecchie madri che ci hanno portato,
poi le ragazze, che furono amore,
e poi le mogli e le figlie e le nuore,
femmina penso, se penso una gioia:
pensarci il maschio, ci penso la noia.

Quando ci penso, che il tempo è venuto,
la partigiana che qui ha combattuto,
quella colpita, ferita una volta,
e quella morta, che abbiamo sepolta,
femmina penso, se penso la pace:
pensarci il maschio, pensare non piace.

Quando ci penso, che il tempo ritorna,
che arriva il giorno che il giorno raggiorna,
penso che è culla una pancia di donna,
e casa è pancia che tiene una gonna,
e pancia è cassa, che viene al finire,
che arriva il giorno che si va a dormire.

Perché la donna non è cielo, è terra
carne di terra che non vuole guerra:
è questa terra, che io fui seminato,
vita ho vissuto che dentro ho piantato,
qui cerco il caldo che il cuore ci sente,
la lunga notte che divento niente.

Femmina penso, se penso l'umano
la mia compagna, ti prendo per mano.

Edoardo Sanguineti

(Genova 9 dicembre 1930 - Sampierdarena 18 maggio 2010)


http://www.youtube.com/watch?v=nejJjhVp5S0

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 Doriana Goracci    - 20-05-2010
Quando ci penso...che è stata la scorsa notte che ho scoperto che esisteva un Altro Edoardo che non conoscevo, grazie alla Rete, quando ci penso che un altro, Massimiliano D’Ambrosio nel 2008 aveva messo in musica la poesia che non conoscevo, quando ci penso che ci vorrebbero rubare i sogni, la realtà, l’arte , lo spazio, la libertà...quando ci penso... lotto con un sorriso, non sono sola.
http://www.youtube.com/watch?v=5aRy...