breve di cronaca
Il cantiere della valutazione: prove Invalsi
A.S.A.S.I. - 14-05-2010
La metafora del cantiere applicata alla scuola indirizza l'attenzione alle tante cose da fare e da realizzare, ma in un cantiere, attivo e dinamico, brulica la vita e si produce qualcosa che è utile, che è efficace e che resta.
Le prove INVALSI che quest'anno hanno coinvolto non più con la formula "campionaria" bensì con una procedura "censuaria" tutte le classi prime e quinte della scuola primaria, prime e terze (con gli esami di Stato) della scuola secondaria di 1° grado, diventeranno efficaci ed efficienti soltanto se a settembre-ottobre le singole Istituzioni scolastiche si fermano per riflettere, commentare, interpretare i dati e procedere allenecessarie modifiche e opportune strategie didattiche e metodologiche, così da apportare i necessari correttivi e quindi conseguire sempre migliori risultati.
Le prove somministrate con rigore e funzionalità alternando la figura del "somministratore" che non coincide con il docente della classe o della disciplina; dell'osservatore, figura prevista per le classi campione, come "osservatore esterno" ma opportuna anche all'intero dell'Istituto a garanzia dell'uniformità e della regolarità dello svolgimento della prova, hanno calamitato le attenzioni dell'intera Comunità scolastica.
Purtroppo non è ancora ben chiara in tutti l'importanza di tale operazione che registra e documenta i dati relativi alle prestazioni di apprendimento e le competenze degli studenti italiani.
Qualcuno considera l'attività soltanto come un adempimento da ottemperare e "togliersi il pensiero", mentre tal esperienza, molto formativa per gli studenti, dovrebbe essere al centro dell'intero anno scolastico, punto focale di riferimento dell'intero anno scolastico Si auspica che anche con il federalismo non venga meno tale tensione unitaria di cammino evolutivo e di emulazione che sollecita e sprona verso sempre nuovi e alti traguardi.
In ciascuna delle domande somministrate le risposte sono indicative di una specifica abilità esercitata: individuare, cogliere le relazioni, fare inferenze, riconoscere, comprendere, sviluppare, distinguere, coniugare. Sta quindi al docente di classe, nella correzione prima e nella rilettura valutativa dopo, saper cogliere i campi di specifico intervento migliorativo.
Le prove INVALSI, infatti, forniscono alle scuole "strumenti di diagnosi per migliorare il proprio lavoro e individuare le aree di eccellenza e quelle problematiche nelle discipline di italiano e matematica, oggetto della rilevazione".

Giuseppe Adernò
Presidente provinciale ASASI Catania
Preside dell'I.C. "G. Parini", Via Quasimodo, Catania



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 Francesca Contarello    - 16-05-2010
La valutazione è cosa seria,e le prove invalsi non lo sono perchè il federalismo da condominio della nostra povera Italia e la mancanza di serie direttive unitarie ha polverizzato anche quei pochi e parziali aspetti positivi presenti nelle prove Invalsi. Fatta così è una valutazione assolutamente parziale e non attendibile. Parola di insegnante che le ha applicate.