Che fare?
Comitato di Firenze - 17-04-2010
TAGLIATI OLTRE 25 MILA POSTI NELLA SCUOLA STATALE: ANCHE QUEST'ANNO LA GELMINI INTERVIENE VIOLANDO LE LEGGI , I REGOLAMENTI ED IGNORANDO IL PARLAMENTO, LE REGIONI E GLI ENTI LOCALI.

CHE FARE?


La Ministra Gelmini con la CM n.37 ha diramato le istruzioni per tagliare oltre 25 posti nella scuola statale; anche quest'anno, come già l'anno scorso, ha disposto tali tagli non solo sulla base di uno schema di Decreto Interministeriale (e quindi senza un regolare Decreto), ma violando tutte le leggi vigenti. Non sono state sentite difatti né le Commissioni parlamentari, né la Conferenza Unificata Stato-Regioni-Comuni e Provincie; inoltre per la scuola secondaria di II grado non sono stati pubblicati i regolamenti su cui si basano i nuovi organici.

In conclusione anche quest'anno la Ministra Gelmini interviene in modo pesante sulla scuola statale; finora però non c'è stata alcuna reazione concreta ed incisiva.

Noi cercheremo con i mezzi che abbiamo a disposizione di contestare anche questi tagli ; abbiamo già in corso un ricorso per contestare le disposizioni sulle iscrizioni nelle scuole secondarie di 2° grado; impugneremo anche questi provvedimenti.

Ma le azioni legali, pur necessarie, non sono sufficienti; è necessaria una forte iniziativa politica; i partiti di opposizione, le Regioni governate dalla sinistra, gli Enti locali, le OO.SS cosa fanno? Cosa aspettano per promuovere, tutti insieme, sia a livello locale che nazionale una forte mobilitazione contro questa dissennata politica scolastica delle destre ta? Attendiamo un segnale.

Per la scuola della Repubblica - Comitato di Firenze

interventi dello stesso autore  discussione chiusa  condividi pdf

 Libero Tassella    - 18-04-2010
Cari colleghi , come più volte ho detto, lo smantellamento o meglio la dismissione della scuola statale pubblica nazionale, creerà o meglio darà impulso a un importante e parallelo sistema d'istruzione non statale ( paritario o privato che sia) che costituirà una grande occasione di affari e creerà sinergie tali da controllare politicamente il territorio con la vendita dei titoli di studio e la costruzione di reti di relazioni sociali e di consenso, ma soprattutto si tramuteranno all'occorrenza in splendide macchine elettorali per il magnate sponsor della scuola.
Esemplifichiamo attraverso un segmento, il più negletto, il più dimenticato, l'annientamento dei corsi serali per gli studenti lavoratori; una gloriosa istituzione pubblica che oggi è aperta anche agli studenti stranieri, che si vuole eliminare attraverso un DPR, ora in bozza , farà il gioco di quelle che sono le fabbriche dei diplomi senza frequenza, un mercato selvaggio, non controllato, una sorta di porto franco su cui garantisce certa politica.
Questo è il progetto che hanno in mente. Senza una forte opposizione politica, sindacale, civile, culturale, aliena da ogni compromesso, questo progetto cinicamente andrà avanti a marce forzate.
Le OO. SS. potrebbero dedicare questo primo maggio 2010 alla Scuola e alla dismissione scolastica voluta da Berlusconi - Tremonti.

 Virginia    - 19-04-2010
La Gelmini...mah! non dovrebbe stare a casa a crescere la sua stellina da brava madre cattolica che tiene alla famiglia e all'educazione anche dei suoi figli?
Cosa più importante e agghiacciante: ma l'andare contro le leggi e la Costituzione da parte di questi pseudogovernanti non è un altro tipo di fascismo? Ma perchè non si riesce a fare opposizione? Non possiamo prevenire anzichè curare le insanabili ferite di poi? Come possiamo farci 'dritti' nel raccontare/spiegare/commentare uno spregevole passato quando stiamo facendo in modo che ritorni? Facciamoci pure dritti ma lottiamo per i diritti di tutti!
Mettiamo insieme le idee!

 Agata Campolo    - 19-04-2010
Per noi docenti della scuola primaria statale è già il secondo anno che piangiamo i tagli della "razionalizzazione" attuata dal ministro Gelmini. I numerosi scioperi effettuati lo scorso anno, pur avendo avuto un seguito mai registrato nel settore della primaria, non hanno determinato alcun ripensamento sullo scempio che si stava per compiere nel primo grado della scuola dell'obbligo... Gli scioperi, insieme a numerosi proclami di dissenso da parte delle OO.SS., sono stati l'unico tentativo, mal riuscito, di opposizione al graduale disfacimento della scuola pubblica che non ha sortito alcun effetto positivo. Ora che la mannaia comincia a colpire anche la scuola superiore, le OO.SS, sono ancora più silenti e i docenti sono sempre più soli nel manifestare il loro MOTIVATO dissenso contro la ragionata distruzione della scuola pubblica. Che dire? Gli effetti di tali scelte non si faranno attendere a lungo ed il diritto ad avere un'istruzione qualificata resterà solo privilegio dei ceti più che abbienti che potranno garantire ai propri figli la frequenza ad una scuola privata, ma finanziata da tutti i cittadini...

 Virginia    - 20-04-2010
Da un mio carteggio con un ispettore della scuola.


a) La Moratti aveva fatto la più grandi riforma che si possa fare della scuola, l'unica, quella che risolve tutti problemi. In effetti, non è che la riedizione delle Case dei bambini della Montessori! (le Unità di Apprendimento, ndr)
Ma la Gelmini ha speso diecina di migliaia di euro per comprare, Lei, le LIM, ed inviarLe alle scuole, violando l'autonomia e la libertà di insegnamento che secondo il DPR 2275/1999 va riconosciuta anche ai gruppi minoritari!
b) Non capisco come dopo il Nazismo, il Comunismo ed il Fascismo si possa ancora sostenere la scuola di Stato!
c) Ho letto che finalmente al Nord stanno nascendo le scuole dei Genitori: scuola paritarie istituite dai Genitori che, a norma dell'art. 30 della Costituzione, hanno il diritto ed il dovere di educare ed istruire i propri figli.

...

Una società democratica ha il dovere di mettere i genitori nella condizione di assolvere alll'art. 30 della Costituzione.
Chi ti ha detto che non ci sono i soldi?
Per la Chiesa di Ratzinger ci sono. Per la Paritarie (cattoliche) ci sono. Per le Lim ci sono,
Per la scuole statali si sperperano i fondi in abbondanza senza personale che si qualifica come la tua parrucchiera ed il tuo meccanico.
Ma non ti rendi conto che la scuola è diventata il rifugio di casalinghe che trascorrono alcune ore a scuola? Domanda se leggono un libro di pedagogia.
Te ne accorgerai quando tua figlia andrà a scuola: allora la maledirai (la scuola!)!

Che ne dite?


 stefano de stefano    - 20-04-2010
Non è ancora chiaro che le OOSS mireranno a gestire la situazione descritta così bene dal prof. Tassella?Che fare? O ci organizziamo e lottiamo ( forme e modalità potrebbero essere molteplici) oppure prepariamoci a prenderci a coltellate gli uni con gli altri, pur di salvare i nostri piccoli spazi.