Qui solo cristiani...
Discriminazione nell'asilo comunale di Goito
Written by Gianni Leone Direttore magazine
L'ignoranza e il razzismo del sindaco di Goito sono a dir poco sconcertanti, infatti Anita Marchetti, difende la scelta dell'asilo comunale di accogliere solo bambini con genitori cristiani in quanto "avere proposte diverse sul territorio è un valore aggiunto".
Cara ignorante e razzista Anita Marchetti, può spiegarci qual è il valore aggiunto nel discriminare chi non è di fede cristiana? Per lei il razzismo è un "valore" da trasmettere ai bambini che saranno i futuri adulti di domani? Lo sa che il suo stipendio e le tasse vengono pagate da tutti i cittadini, compresi quelli che non sono cristiani?
L'autorità garante per la privacy, intanto, ha deciso di chiedere al Comune di Goito informazioni sull'iniziativa. Il regolamento approvato sembra infatti presupporre una raccolta di dati particolarmente delicati, come appunto quelli sul credo religioso.
Io farei intervenire la magistratura, in quanto si stanno violando dei diritti fondamentali, tra cui quello alla libertà di culto.
L'on. Sonia Alfano ha dichiarato: "La vicenda di questi giorni che vede protagonista il Comune di Goito, intento ad approvare un provvedimento che vieterebbe la frequenza della scuola materna comunale ai bambini delle famiglie non-cristiane mi lascia esterrefatta. Le difficoltà che le minoranze incontrano nella convivenza con la società italiana mi colpiscono sia moralmente che istituzionalmente, dato che mi occupo di libertà pubbliche ed immigrazione. A prescindere dal fatto che questo è un atto palesemente razzista, sentimento che non riconosco nel Cristianesimo, ci tengo a sottolineare che la struttura scolastica di Goito è finanziata con i soldi pubblici, quindi non capisco per quale motivo il sindaco giustifichi la decisione di escludere i bambini figli di non-cristiani dalla scuola dicendo che hanno seguito il regolamento Fism, e ignorando l'articolo 3 della Costituzione, che stabilisce che tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. Ovviamente la giunta è a maggioranza UdC-PdL, e quindi è normale riscontrare provvedimenti discriminatori e mancato rispetto delle regole di convivenza civile, così come insegna il Governo centrale. Le istituzioni intervengano per evitare che questa situazione possa degenerare in un disagio sociale irreversibile".