Un regalo del Governo per gli insegnanti di Religione Cattolica
Corrado Mauceri - 18-01-2010
Insegnanti nominati dai Vescovi e pagati dallo Stato:oltre allo sdegno,cosa si fa?


Il Ministro Tremonti "ha programmato sulla mensilità di maggio 2010, le necessarie implementazioni per il calcolo degli aumenti biennali spettanti agli insegnanti di religione anche sulla voce IIS a decorrere dal 1 gennaio 2003"
Tradotto in concreto significa che in maggio gli insegnanti di religione si troveranno un bel regalo da parte del Governo che, secondo le stime sindacali, può ammontare per gli arretrati a circa mille- duemila Euro con un aumento mensile di circa 220 euro lordi.
Ma come si diventa Insegnanti di religione cattolica? E' necessario anzitutto possedere un titolo riconosciuto valido dalla Curia, che però non è sufficiente perchè lo Stato non può selezionarli in base ad un concorso pubblico; gli insegnanti di religione difatti siono scelti dalla Curia in base ad una propria valutazione di idoneità che è assolutameente discrezionale e che in qualsiasi momento può essere revocata in modo insidacabile. In sostanza sono dipendenti della Chiesa Cattolica che svolgono nelle scuole statali un insegnamento confessionale per conto e sotto il controllo della Chiesa stessa e non solo sono pagati dallo Stato, ma sono anche privilegiati rispetto agli insegnanti statali, nominati in base a concorsi pubblici ( anche le graduatorie sono difatti concorsi pubblici).
I supplenti nominati dallo Stato che sono precari da diversi anni con nomine annuali o fino alla fine delle lezioni, non hanno diritto agli aumenti biennali del 2,50 %, gli insegnanti di religione cattolica nominati dalla Curia in modo discrezionale, anche se precari, hanno invece diritto agli aumenti biennali del 2,50%. Una discriminazione vergognosa .
Lo sdegno è quindi più che giustificato, ma diventa una foglia di fico se in concreto non si fa nulla. PD, IDV,PS, SeL. Federazione della Sinistra, radicali , Verdi,OO SS. sono disposti ad impegnarsi per far cessare questo scandalo di insegnanti pagati dallo Stato e nominati dalla Chiesa? Sono disposti almeno a garantire a tutti i supplenti lo stesso trattamento economico?

Corrado Mauceri ( coordinatore di Sinistra per la Costituzione)

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 Stefano De Stefano    - 18-01-2010
Leggendo la denuncia del collega Mauceri mi è venuto da ridere, perché ho pensato: per quando la vuole la risposta? C'è una scadenza, o aspettiamo, tranquillamente, che i gruppi d'interesse, citati da Mauceri, si "mettano d'accordo" col Governo - questo o quello che ci sarà a suo tempo - per concedere uno status particolare, fuori contrattazione, agli insegnanti di religione, cosicché la stessa questione sollevata da Mauceri non avrà più senso?

 Lorenza    - 25-01-2010
1.I docenti di religione senza ricostruzione di carriera hanno – sin dal 1980 (legge 312/1980) beneficiato degli aumenti biennali nella misura del 2,50% sullo stipendio base.
2.Dal 1° gennaio 2003 il CCNL scuola ha conglobato lo stipendio e l’indennità integrativa speciale (IIS) in un’unica voce stipendiale.
3.Ne discende che, avendo unificato lo stipendio e l’IIS, è naturale che il 2,50% venga calcolato sulla nuova voce stipendiale (stipendio base + IIS).
4.Il MEF, dopo attenta riflessione, ha riconosciuto legittima la richiesta di calcolare il 2,50% sulla nuova voce stipendiale.
5.I docenti di religione NON di ruolo percepivano – anche prima di tale accoglimento – ogni biennio il 2,50% sulla retribuzione base, che si traduceva nella busta paga in 40,26 euro mensili per i docenti di scuola dell’infanzia e primaria, mentre per quelli di scuola secondaria superiore in 43,69 mensili.
6.Il riconoscimento del calcolo del 2,50% sull’indennità integrativa speciale (IIS) si tradurrà in termini economici in 13,30 euro mensili per i docenti di scuola dell’infanzia e primaria, mentre per quelli di scuola secondaria superiore in 13,46 mensili.
7.Non c’è che dire: un bel gruzzoletto (sic!), specie se si considera che bisognerà recuperare tre bienni! Forse non si vorrebbero dare gli arretrati ai docenti di religione? Ma ogni lavoratore ha diritto alla retribuzione! Oppure per i soli docenti di religione è un diritto che può tranquillamente essere disatteso?

 saphyr    - 31-01-2010
Siamo uno stato laico che dovrebbe avere una scuola laica! Non abbiamo di bisogno di insegnanti di religione nella scuola, se vogliamo che i nostri figli abbiano un insegnamento religioso mandiamoli a scuola dal parroco dove gli insegnanti di religione pagati dalla chiesa possono svolgere il loro lavoro. Questi soldi che lo stato elargisce a questi insegnanti per tenersi buona la chiesa, vengano investitti nella scuola e nella sistemazione dei precari. Mi vergogno di essere un insegnate di ruolo in questa scuola italiana depauperata da un branco di burocrati che pensano solo a farsi leggi ad personam ed ad arricchirsi e a far arricchire parenti e amici.