Ai senatori del PD in difesa della Costituzione
Franco Labella - 28-10-2009
Lettera aperta ai senatori del PD firmatari della mozione parlamentare in difesa della Costituzione

Gentili senatrici e senatori,
abbiamo letto con notevole attenzione ed interesse la mozione che avete presentato in difesa della Costituzione.
Ne condividiamo lo spirito di intervento a tutela di un sistema di ruoli e competenze che, fino alla sua modifica formale secondo le procedure dell'art.138, non può che essere rispettato evitando fughe in avanti e suggestioni pericolose.
E' necessario, però, che le vostre dichiarazioni di principio siano accompagnate anche da atteggiamenti conseguenti.
Come docenti vi diciamo che alle giovani generazioni non si può lasciare l'onere di difendere una Costituzione che per essere difesa deve essere prima conosciuta e studiata.
Nel disegno di riforma della scuola superiore italiana, così come delineata nei Regolamenti in via di approvazione definitiva, questa necessità di assicurare la conoscenza dei contenuti della Costituzione agli studenti italiani non è assolutamente stata prevista né perseguita.
Non lo è perché si prevede, contro ogni logica e perfino non rispettando indicazioni europee, la totale eliminazione dello studio del Diritto e dell'Economia nei Licei e nei Trienni degli Istituti Tecnici.
Non lo è perché la annunciata nuova disciplina "Cittadinanza e Costituzione" non è prevista come disciplina autonoma con valutazione autonoma.
Questi due dati, se considerati in una logica unitaria, dovrebbero allarmarvi e farvi assumere una posizione di contrasto di queste indicazioni, esplicitate con chiarezza nei documenti ufficiali predisposti dal Ministero, ma poco conosciuti nella loro concretezza dall'opinione pubblica italiana.
La stampa ha dedicato, finora, poco spazio a questi temi e gli sforzi che, come Coordinamento nazionale dei docenti di Diritto e Economia, abbiamo messo in atto potrebbero non essere sufficienti .
Vi chiediamo, perciò, di assumere ogni iniziativa, a livello parlamentare, che scongiuri questo esito paradossale: non far studiare la Costituzione e pensare che i giovani possano difenderla.

Per il Coordinamento nazionale dei docenti di Diritto e Economia

il Coordinatore nazionale
Prof. Franco Labella

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