Savona. Duro attacco della Cgil savonese nei confronti della politiche scolastiche realizzate dal governo Berlusconi, attraverso il ministro della Pubblica Istruzione Maria Stella Gelmini." Sono oltre cento precari della scuola lasciati a casa solo nella nostra provincia, mentre le mense scolastiche faticano a garantire il servizio e i corsi serali minacciano la chiusura. A leggerle singolarmente sembrano notizie slegate tra loro, ma mettendole assieme non è difficile trovare uno stretto legame" attaccano Francesco Rossello, segretario generale savonese della Camera del Lavoro, e Gianni Cazzola, segretario provinciale Flc, che poi lanciano l'affondo: "Tutto ciò non è altro che il drammatico effetto del primo dei tre anni di tagli previsti dalla 'riforma' Gelmini. Un effetto che al primo anno è già devastante e al quale è necessario che dipendenti della scuola, genitori, cittadini si oppongano con forza. Infatti quelle che un anno fa erano le conseguenze temute dello smantellamento della scuola pubblica, oggi sono sotto gli occhi di tutti".

"E ciò che adesso si verifica nell'istruzione, domani toccherà la sanità, la sicurezza, il welfare locale dei cittadini - sottolinea Francesco Rossello -. Il governo taglia, gli enti locali, vittime degli stessi tagli e quindi a loro volta con meno risorse, devono porre rimedio. Prendersela con le amministrazioni locali è come dar la colpa al capostazione se il treno è in ritardo". A tutto ciò inoltre non corrisponde una riduzione della pressione fiscale e, in più, lavoratori e pensionati sono costretti a pagare di tasca propria i mancati servizi".

"Di fronte ad un simile quadro, è necessario rendersi conto di ciò che accade e dare al Governo ciò che è del Governo: in questo caso le responsabilità di disfunzioni del comparto scuola che oggi sono gravi e domani saranno insostenibili - conclude il segretario provinciale della Cgil -. Questo perché riveda in tempi brevi e in profondità le sue politiche".

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