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Scuola di razzismo
Gruppo EveryOne - 26-08-2009
Milano, 23 agosto 2009. Due episodi inquietanti di razzismo, che hanno avuto giovanissimi quali protagonisti negativi. A Castiglione della Pescaia (Grosseto) un calciatore brasiliano 16enne, in prova con la squadra locale della Castiglionese, è stato pestato venerdì sera da tra coetanei italiani nel centro della cittadina maremmana. I tre l'hanno fermato al termine dell'allenamento e hanno cominciato a infierire su di lui gridandogli: "Tornatene al tuo paese, torna in Brasile". Medicato al pronto soccorso, il ragazzo ha chiesto di tornare a casa, in Brasile. Sempre venerdì, nel pomeriggio, nei pressi di piazza San Babila, nel centro di Milano, un ragazzo marocchino di 14 anni è stato insultato e picchiato da un gruppo di giovani italiani poco più grandi di lui, che oltre a una serie di insulti razzisti, gli hanno detto in tono minaccioso: "Facciamo parte di una ronda padana e non vogliamo clandestini a Milano". Dopo la raccapricciante performance del figlio di Umberto Bossi, "creatore" del gioco razzista "Rimbalza il clandestino", ecco nuove spregevoli azioni della generazione che tanti cattivi maestri stanno allevando per trasmettere la loro eredità di razzismo e vigliaccheria all'Italia e all'Europa di domani, sempre più "padane", sempre meno umane.

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