dal Messaggero - 24-08-2009 |
I Radicali oggi ribadiscono l’urgenza di modificare le politiche in materia di Tso, in modo da garantire maggiore tutela del paziente. L’AipsiMed lo ribadisce da circa 4 anni perchè il più grande paradosso della legge 180 è aver affidato ai medici il compito di limitare la libertà personale dei pazienti, mentre la limitazione della libertà personale, ivi compresa la contenzione, non sono procedure mediche, come accade in ogni paese “civile”. Infatti negli altri paesi europei, diversamente dall’Italia, il più anti-basagliano dei paesi, il paziente ha diritto ad avere un legale in caso di limitazione della libertà personale, e il Magistrato si reca di persona nel reparto di psichiatria il giorno stesso del ricovero. Purtroppo da oltre 30 anni l’Italia possiede ancora una legge quadro sulla salute mentale, ovvero una legge cornice, contenente i principi entro cui possono legiferare le Regioni, nonostante dopo la riforma Costituzionale del 2001 la categoria delle leggi quadro non esiste più. Lo stesso Basaglia non condivideva la 180 in merito al Tso. A oltre 30 anni dalla legge Basaglia l’Italia continua ad avere solo la cornice di una legge così importante: il quadro manca ancora. SALERNO – Si apre un nuovo capitolo sul caso di Francesco Mastrogiovanni, l’insegnante elementare di Castelnuovo Cilento, in provincia di Salerno, morto il 4 agosto nel reparto psichiatrico dell’ospedale San Luca di Vallo della Lucania. Sulla vicenda era stata aperta un’inchiesta che aveva subito evidenziato circostanze poco chiare: l’uomo, morto in base agli accertamenti per edema polmonare, era stato infatti legato al letto dopo essere stato ricoverato il 31 luglio per un trattamento sanitario obbligatorio, ordinato dalla giunta comunale di Pollica. Ora, mentre l’indagine penale della Procura di Vallo va avanti (con sette medici indagati per omicidio colposo), affiancata dall’inchiesta amministrativa dell’Asl Salerno, arriva una interrogazione dei Radicali ai ministri degli Interni e della Salute. Due pagine in cui si raccontano gli abusi subiti e l’agonia del maestro elementare, si citano gli articoli di stampa che parlano «di massiccio dispiegamento di forze dell’ordine per catturare Mastrogiovanni», si sottolineano «gli oscuri motivi della decisione del Comune di Pollica, presa pare per disturbo alla quiete pubblica». Ai ministri si chiede se siano a conoscenza del drammatico episodio, se vogliano attivare indagini ispettive ed eventuali provvedimenti disciplinari. Soprattutto gli interroganti ribadiscono l’urgenza di modificare le politiche in materia di Tso, in modo da garantire maggiore tutela del paziente. |
D.G. - 06-09-2009 |
Per tornare a Francesco Mastrogiovanni, morto ammazzato, allego un commento che mi è pervenuto, mi scuso da subito se ciò che segue è lungo ma è molto significativo. Un caro saluto e grazie per chi ha seguito questo caso, non così "singolare" come si vorrebbe far credere e sommergere nella dimenticanza. Doriana Goracci "Sono Giuseppe Tarallo,ex presidente parco nazionale Cilento e Vallo di Diano ed ex sindaco di Montecorice-SA. Vi invio questo mio commento del 1°settembre. Francesco Mastrogiovanni agli occhi degli adulti era forse un anarchico. Agli occhi dei suoi alunni 'il maestro più alto del mondo'. Come può essere che il sindaco di Pollica Vassallo,che ha firmato l'ordinanza di ricovero coatto, non abbia tenuto conto nella sua valutazione del fatto che Francesco, qualsiasi cosa avesse fatto o detto o quale che sia stato il suo comportamento(guidava contromano, suonando il clacson tutto agitato, ha tamponato qualche macchina? non si sa; lo spieghi il sindaco visto che sembra esere stato presente al fatto contestatogli alla base del TSO) era persona conosciuta e insegnava in quel comune a dei bambini che lo adoravano? O è prevalso il pregiudizio dell'anarchico agitato che attenta alla quiete pubblica dorata in una delle località più blasonate della Campania, anzi d'Italia, insignita com'è di bandiere blu e cinque vele? Nello stesso luogo sono successi altri tafferugli più gravi da parte di giovani ultras a danno di malcapitati vacanzieri ma senza provvedimenti restrittivi della libertà personale (il sindaco avrebbe minacciato il foglio di via). Perchè questa disparità? Come potrebbe spiegare agli alunni di Mastrogiovanni la sua ordinanza di ricovero coatto? E chi ha attivato il ricovero? Il sindaco stesso o un ignaro medico? Il sindaco sa che il TSO è una misura estrema quando non ci sono altre alternative? Chi o che cosa l'ha convinto ad adottare in provvedimento così radicale ed estremo, perchè non ha valutato altre misure sicuramente possibili? Ha informato il giudice tutelare e l'ordinanza è stata convalidata come previsto dalla legge che disciplina un atto così straordinario? Ha informato il sindaco del comune di residenza di Franco, peraltro medico in quell'ospedale e amico di Vassallo? Come ha potuto ordinare l'esecuzione della cattura in altro comune senza informarne, sembra, il sindaco - anch'egli amico di Vassallo ma, credo, anche di Francesco -?In assenza di questi requisiti il ricovero coatto diventa sequestro di persona, tanto più che è stato eseguito con vergognose modalità da caccia all'uomo. Questo provvedimento così abnorme e sicuramente illegittimo ha aperto le porte del reparto neuropsichiatrico dove, senza che ciò risulti in cartella clinica, è stato legato in un letto di contenzione per 4 giorni continuati,portando alla morte Francesco per edema polmonare, dovuto sia alla posizione allettata che allo strazio prolungato della tortura cui è stato sottoposto. I medici hanno sostenuto che è dovuta a una patologia cardiaca pregressa: non era una ragione in più per accertarlo prima anzichè legarlo lasciandolo morire? A un anarchico l'appuntamento con la morte non poteva presentarsi che col volto cattivo dello stato persecutore e barbaro. Le istituzioni che noi normali cittadini sentiamo più vicine, come il sindaco, i vigili, i carabinieri, la capitaneria di porto, l'ospedale del piccolo centro si sono presentati a lui come orchi assassini: come vorrei che i protagonisti di questa morte lo spiegassero agli alunni di Francesco! E spiegate oltre che ai bambini a noi cittadini perchè avete portato a morte un cittadino in vacanza, preso come un delinquente nel campeggio dove pacificamente villeggiava. Ha turbato la quiete pubblica? E nessuno rimane turbato da questa morte nel paese blasonato: vip,intellettuali pronti a parlare su tutto, su questo niente. Forse troppo in fretta è stato derubricato a caso di malasanità come ha fatto l'unico che ha parlato, l'avv. Dario Barbirotti,consigliere comunale di Salerno che ha denunciato l'atrocità di questa notizia. Barbirotti, consigliere comunale di Salerno ma assiduo frequentatore di Acciaroli e intimo del sindaco, non trova atroce che il suo amico sindaco abbia adottato un TSO per un disturbo alla quiete trattabile con altri mezzi, dando la caccia alla persona in altro comune e sequestrandolo? Vorrei tanto che si desse risposta a queste domande. Io so che è stata data morte a una persona dolce e fragile e che io, i suoi alunni, la sua famiglia, i suoi amici non potremo più rivederlo. E Lui era passato pochi giorni prima dal ristorante dei miei figli nel vicino paese di Agnone e non trovandomi aveva lasciato insieme ai saluti la promessa di ritornare, ricordando a mia figlia e mio figlio l'antica amicizia tra suo padre e il mio e tra lui e me e in particolare di mio fratello Alfonso. Una visita che mi aveva rallegrato e che aspettavo insieme ai miei figli, annullata dalla notizia della sua morte che ci ha colti increduli e ci ha addolorati e poi riempito di rabbia quando i giornali hanno cominciato a far trapelare i particolari agghiaccianti che l'hanno caratterizzata. In agosto erano in ferie le istituzioni, politici e persone e le loro coscienze. Ora le ferie sono finite e aspettiamo le risposte alle domande che questo caso pone prima della verità della magistratura che ancora una volta, e questa volta post mortem, gli renderà la giustizia che merita. Ma noi cittadini vogliamo risposte e decisioni su quanto è accaduto perchè non ci siano altre morti come quella atroce ed orribile di Francesco. Chi può provare solo ad immaginare di essere sequestrato e poi legato per lunghi 4 giorni e notti in un letto di contenzione in un paese civile nel nuovo secolo del nuovo millennio? E' troppo chiedere che non possono esserci sindaci,operatori della sicurezza e della sanità di tal fatta? C'è da avere paura che esistano e continuino nelle loro funzioni.O sono intoccabili? Finite le ferie aspettiamo che governi regionale e nazionale mostrino di esserci e diano le dovute necessarie risposte". |
Da Il Mattino - 14-11-2009 |
Francesco Mastrogiovanni è stato sottoposto a contenzione fisica durante tutto il suo ricovero presso il reparto di psichiatria dell'ospedale San Luca, ovvero dalle 13,30 del 31 luglio fino alla mattina del 4 agosto, quando ne è stata appurata la morte. Tre giorni e mezzo in cui non è stato mai alimentato se non con soluzioni fisiologiche. La conferma arriva direttamente dalla telecamera posizionata nella sua stanza. Il video, sottoposto a sequestro, è stato passato in rassegna con attenzione dai consulenti della Procura di Vallo, il medico legale Adamo Maiese e lo psichiatra Giuseppe Ortano, che nei giorni scorsi hanno depositato le loro conclusioni. Intanto, salgono a 19 gli indagati per la morte del maestro elementare, 58 anni, di Castelnuovo Cilento. Tanti sono infatti i destinatari dell'avviso di conclusione delle indagini inviato dal pm Francesco Rotondo. Oltre ai 7 medici che hanno avuto in cura il paziente, ci sono dunque i 12 infermieri che hanno prestato servizio nel reparto durante il suo ricovero per tso. Il video della verità. Legato al letto per 80 ore, in una posizione in cui la normale funzione respirazione è compromessa. All'inizio in preda ad uno stato di agitazione per cui, nel tentativo di liberarsi, si procura escoriazioni larghe fino a 4 centimetri ai polsi e alle caviglie, poi sedato con farmaci antipsicotici. Non monitorato né controllato dal personale. Disidratato a causa della mancata alimentazione e introduzione di liquidi, tranne le flebo. È la descrizione choc del video che racconta gli ultimi giorni di vita del maestro, nella consulenza depositata dagli esperti della Procura. Un documento crudo quanto accurato in cui la contenzione fisica di Mastrogiovanni viene ritenuta illecita. Tanto più che non è stata annotata nella cartella clinica né esiste un registro delle contenzioni. La conclusione a cui giungono i consulenti è che la contenzione, per le modalità con cui è stata eseguita, ha provocato l'edema polmonare acuto che ha condotto alla morte il maestro. Un reparto sotto inchiesta. Allo stato ci sono 19 indagati: sono i 7 medici e i 12 infermieri cui è stato notificato nei giorni scorsi l'avviso di conclusione delle indagini da parte della Procura vallese guidata dal procuratore Giancarlo Grippo. L'ipotesi di reato parte dall'omicidio colposo, ma potrebbero essersi aggiunti il falso e l'abuso di mezzi di correzione. Oltre all'inchiesta giudiziaria, a metà agosto è stata avviata un'inchiesta amministrativa dall'Asl Salerno. In seguito al lavoro della commissione d'indagine, il commissario straordinario Fernando De Angelis a inizio ottobre ha sospeso dall'incarico il direttore del dipartimento di salute mentale dell'ex Asl Salerno 3, che però è rimasto alla direzione territoriale di Vallo. Segnato dal caso Falvella. Non aveva un carattere facile, Mastrogiovanni, ma la sua vita è stata segnata da eventi traumatici. Nel 1972 fu imputato dell'omicidio di Carlo Falvella, il vicepresidente del Fronte universitario d'unione nazionale di Salerno, ma nel processo venne assolto. Nel '99 un nuovo processo per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. Condannato a tre anni, in appello fu assolto e risarcito per ingiusta detenzione. Lo scorso 31 luglio scorso, infine, mentre si trova a Pollica, è stato oggetto di un trattamento sanitario obbligatorio. Ha tentato di fuggire buttandosi in mare, ma è stato ripescato dalle forze dell'ordine e ricoverato nel servizio di psichiatria del San Luca, dove poi è morto il 4 agosto. Elisabetta Manganiello |