breve di cronaca
Test invalsi: più bravi al Sud, ma vince il Nord
Repubblica.it - 10-08-2009
La valutazione della prova nazionale svolta da tutti gli studenti di terza media.
Ne uscirebbero in testa i meridionali, ma i dati sono stati "aggiustati"

Test Invalsi, i più bravi al Sud. "Ma hanno copiato" e vince il Nord


di SALVO INTRAVAIA

La valutazione della prova nazionale svolta da tutti gli studenti di terza media, Ne uscirebbero in testa i meridionali, ma i dati sono stati "aggiustati". La decisione dei valutatori dopo il riscontro di "anomalie" che dimostrerebbero "comportamenti opportunistici". Così la graduatoria è stata invertita.


Gli studenti meridionali sono i più bravi d'Italia. Anzi, no: sono i più scarsi perché, nel compilare il test nazionale, hanno copiato o i prof li hanno aiutati. E' questa la prima lettura del report appena pubblicato dall'Invasi (l'Istituto nazionale di valutazione del sistema scolastico nazionale) sul test a carattere nazionale, che gli studenti di terza media hanno compilato durante l'esame finale di giugno. Il punteggio "grezzo" per area geografica non lascia spazio a dubbi: in Italiano sono in testa i ragazzini del Centro seguiti da quelli meridionali, ultimi si piazzano gli alunni delle regioni del Nord. In Matematica per gli studenti meridionali le cose vanno ancora meglio: sono in testa, seguiti da quelli e del Centro e dai compagni settentrionali.

Ma, secondo l'Invalsi, le prove compilate dai ragazzini delle regioni al di sotto della Capitale sono "anomali". "Ad un primo sguardo - si legge nel rapporto - i risultati complessivi sia della prova d'italiano che di quella di matematica non sembrano mettere in luce differenze molto rilevanti all'interno del Paese. In entrambe le sezioni della Prova nazionale il Nord, inteso nel suo complesso, sembra conseguire risultati leggermente inferiori al resto del Paese, mentre le restanti aree non paiono differire in modo significativo". Possibile? Ed ecco che i dati si invertono.

"Ancor prima di analizzare i dati presentati nelle tavole - continua il dossier - è importante verificare se ed in quale misura i risultati rilevati diano qualche indicazione di comportamenti opportunistici". In poche parole: di prof che aiutano gli allievi nelle risposte o di studenti che si aiutano copiando ed insegnanti che stanno a guardare. Ma non si era detto che al Nord ci sono tantissimi (troppi) professori meridionali? Al Nord i prof meridionali non aiutano gli studenti e al Sud gli stessi "terroni", per usare un vocabolo che sta a cuore agli esponenti del Carroccio, danno una mano ai propri alunni? O è anche possibile ipotizzare che gli alunni del Sud sono più furbi di quelli del resto d'Italia?

Ma, se la matematica non è un'opinione, i dati vanno sgrossati dalle furberie. "Il suddetto controllo - spiegano dall'Invalsi - è stato effettuato adottando una metodologia statistica articolata e analitica volta all'individuazione dei dati anomali e della loro conseguente correzione (hard clustering)". Ma anche applicando la complessa metodologia statistica i conti non tornano. "Tuttavia - proseguono gli esperti - , questo metodo non supera totalmente il problema della presenza dei dati anomali e non è in grado di tenere conto di nuance diverse con le quali le anomalie si possono presentare".

Ed ecco la soluzione al dilemma. "Per questa ragione è stata adottato un 'approccio sfuocato' (fuzzy logic) in grado di fornire ad ogni studente un coefficiente di correzione attenuando così in maniera considerevole l'incidenza di comportamenti opportunistici". Solo dopo la complicata elaborazione dei dati si giunge alla tabella dei "punteggi medi corretti". Che, finalmente, ristabilisce i "reali valori" in campo: primi i ragazzini nel Nord, secondi i compagni del Centro e buoni ultimi quelli del Sud.

E se l'anomalia venisse spiegata diversamente? Nelle elaborazioni Invalsi i risultati vengono anche disaggregati in base all'origine degli alunni: italiani (autoctoni) o non italiani. I punteggi degli alunni stranieri, anche per via del test di lingua italiana, sono di gran lunga inferiori a quelli dei coetanei nostrani. E siccome nelle regioni settentrionali la percentuale di alunni stranieri è sei volte superiore a quella delle regioni meridionali. Perché i migliori risultati del Sud devono essere attribuiti a comportamenti anomali e non alla minore presenza di alunni stranieri?

10 agosto 2009

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 Michele Ventrone    - 11-08-2009
Il gioco delle tre carte: questa perde, questa vince, questa perde, questa vince. Il gioco è adatto solo ai babbei, ma chi tiene banco è furbo. Pare che il gioco d'azzardo in Italia sia proibito (è un reato) o ... no? Eppure ... Vorrei conoscere i titoli di coloro che hanno applicato questi metodi statistici che sembrano declassare la statistica a scienza delle opinioni. Parolai che non hanno seguito corsi avanzati di statistica? Attendiamo di vedere i dati e i dettagli. Ma come possiamo controllare la massa di dati che è a loro pervenuta? Suggerirei di invitare esterni durante tutte le fasi delle elaborazioni. Professori della materia di scuola secondaria superiore con mandato del Ministero della Pubblica Istruzione (esonero dal servizio), estratti a sorte: due del Nord, due del Centro e due del Sud (le maiuscole sono d'obbligo, qualcuno si potrebbe offendere!). La si chiama trasparenza. Un momento, ... ho un bubbio. E se è al Nord che i professori hanno aiutato a piene mani? Ma nemmeno a pensarlo, per qualcuno sarebbe la prova che i professori del Sud hanno invaso il Nord, in particolare sarebbero quelli meno bravi e allora .... non resta che mandare via quelli che già ci sono e impedire ad ogni costo l'entrata degli altri (quelli del Sud).
Michele Ventrone

 Giuseppe Aragno    - 11-08-2009
E' un dato di fatto: la "Lega Padana" offriva il meglio di sé nel lavoro elementare dello sfascio. Da quando è passata dalle parole ai fatti ed è stata chiamata a governare, sono venuti fuori i limiti - culturali, prima ancora che politici - e appare ormai chiaro che Bossi e i suoi colonnelli non sono in grado di amministrare seriamente nemmeno un condominio.
Preso in ostaggio Berlusconi, di scivolone in scivolone i rappresentati di un'astrazione chiamata Padania mostrano al Paese e, ciò che più conta, a chi improvviddamente li ha votati, la pochezza morale e la miseria culturale del loro sedicente progetto politico. Lo sbandierato "federalismo fiscale è diventato legge, ma Cota, Calderoli e compagnia cantante non sanno da che parte cominciare e non hanno idea di come governare i costi ed evitare il moltiplicarsi della burocarazia locale. Come i fascisti col corporativismo, i leghisti hanno levato un vessillo di cui non conoscono la natura, il colore, la tenuta della stoffa e il segnale che manda a chi lo segue. Il simbolo d'un fallimento. Di qui le incontrollabili crisi d'ansia, di qui la tracotanza che cresce a dismisura per camuffare la paura, di qui il rischio evidente d'una crisi istituzionale, politica e sociale, figlia naturale dei fantasmi suscitati e sfuggiti al controllo di un manipolo di avventurieri che, più il tempo passa, più dimostrano di essere solo pericolosi dilettanti della politica. Non condivido l'idea di un antagonismo tra Nord e Sud che sottende l'articolo di Repubblica. E tuttavia è un fatto: nella storia del nostro Paese nessuna forza politica aveva dato di sè uno spettacolo così penoso.

 dal Corriere di Ragusa    - 11-08-2009
Ragusa: il ministro della pubblica istruzione ha pubblicato i primi dati sugli esami di stato

100 e lode, "sfida" tra nord e sud sulla maturità

Ben mille e 74 studenti sui 3 mila 529 che hanno ottenuto la lode agli esami di stato risiedono al sud mentre i bravissimi del nord sono 1061 e 764 al centro. In provincia 16 i più bravi

Duccio Gennaro


Il ministro della pubblica istruzione ha pubblicato i primi dati sugli esami di stato ed è subito polemica anche in chiave nord-sud. Al sud ci sono infatti gli studenti più bravi, con la Puglia regione leader, e la Calabria subito a seguire.

Ben mille e 74 studenti sui 3 mila 529 che hanno ottenuto la lode agli esami di stato risiedono al sud mentre i bravissimi del nord sono 1061 e 764 al centro. La regione dei 100 e lode in assoluto è la Puglia che ha premiato ben 523 studenti, segue la Campania con 388 studenti e l´Emilia Romagna con 309, anche se, sul fronte delle lodi in percentuale rispetto agli studenti che hanno affrontato la maturità, i migliori sono stati i calabresi con una percentuale dell´1,7 per cento (289 studenti con lode). Fanalino di coda la Valle d´Aosta dove solo uno studente è stato premiato con il massimo voto.

Emblematico il caso rappresentato dal liceo classico «Gioacchino da Fiore» di Rende dove ben 24 studenti conseguito il 100 e lode. Nella media nazionale i risultati in provincia di Ragusa dove sono stati sedici gli studenti più bravi con la maggiore concentrazione nel capoluogo. A loro andranno i mille euro che il ministro assegna quale premio per il risultato conseguito.

I 100 e lode fanno tuttavia discutere ed hanno innescato polemiche sulla presunta manica larga che le commissioni operanti al sud adotterebbero nei confronti degli studenti favorendo così risultati più brillanti. Il rischio, almeno in linea teorica esiste, anche se ogni commissione è autonoma nel giudizio e nei criteri stabiliti per l’assegnazione dei voti. La verità di fondo è che l’esame di stato così come oggi è strutturato non funziona ed è una vera e propria «fictio».

Basterebbe adottare un sistema centralizzato e di valutazione nazionale per spegnere sul nascere ogni tipo di polemica mettendosi in linea con nazioni più avanzate come Germania e paesi scandinavi all’avanguardia nel sistema scolastico. Le commissioni locali, pur se parzialmente esterne, non funzionano, sia al nord che al sud, esistendo variabili incontrollabili come estensione dei programmi, ore di lezione effettivamente svolte, accertamento delle capacità degli studenti nel corso dell’anno. L’esame di stato appare oggi più un rito, una prova più o meno auto celebrativa per ogni singolo istituto, autoreferenziale per i docenti e con incerti esiti per la carriera universitaria degli studenti.

Questi gli studenti cento e lode della provincia di Ragusa:...