Michele Ventrone - 11-08-2009 |
Il gioco delle tre carte: questa perde, questa vince, questa perde, questa vince. Il gioco è adatto solo ai babbei, ma chi tiene banco è furbo. Pare che il gioco d'azzardo in Italia sia proibito (è un reato) o ... no? Eppure ... Vorrei conoscere i titoli di coloro che hanno applicato questi metodi statistici che sembrano declassare la statistica a scienza delle opinioni. Parolai che non hanno seguito corsi avanzati di statistica? Attendiamo di vedere i dati e i dettagli. Ma come possiamo controllare la massa di dati che è a loro pervenuta? Suggerirei di invitare esterni durante tutte le fasi delle elaborazioni. Professori della materia di scuola secondaria superiore con mandato del Ministero della Pubblica Istruzione (esonero dal servizio), estratti a sorte: due del Nord, due del Centro e due del Sud (le maiuscole sono d'obbligo, qualcuno si potrebbe offendere!). La si chiama trasparenza. Un momento, ... ho un bubbio. E se è al Nord che i professori hanno aiutato a piene mani? Ma nemmeno a pensarlo, per qualcuno sarebbe la prova che i professori del Sud hanno invaso il Nord, in particolare sarebbero quelli meno bravi e allora .... non resta che mandare via quelli che già ci sono e impedire ad ogni costo l'entrata degli altri (quelli del Sud). Michele Ventrone |
Giuseppe Aragno - 11-08-2009 |
E' un dato di fatto: la "Lega Padana" offriva il meglio di sé nel lavoro elementare dello sfascio. Da quando è passata dalle parole ai fatti ed è stata chiamata a governare, sono venuti fuori i limiti - culturali, prima ancora che politici - e appare ormai chiaro che Bossi e i suoi colonnelli non sono in grado di amministrare seriamente nemmeno un condominio. Preso in ostaggio Berlusconi, di scivolone in scivolone i rappresentati di un'astrazione chiamata Padania mostrano al Paese e, ciò che più conta, a chi improvviddamente li ha votati, la pochezza morale e la miseria culturale del loro sedicente progetto politico. Lo sbandierato "federalismo fiscale è diventato legge, ma Cota, Calderoli e compagnia cantante non sanno da che parte cominciare e non hanno idea di come governare i costi ed evitare il moltiplicarsi della burocarazia locale. Come i fascisti col corporativismo, i leghisti hanno levato un vessillo di cui non conoscono la natura, il colore, la tenuta della stoffa e il segnale che manda a chi lo segue. Il simbolo d'un fallimento. Di qui le incontrollabili crisi d'ansia, di qui la tracotanza che cresce a dismisura per camuffare la paura, di qui il rischio evidente d'una crisi istituzionale, politica e sociale, figlia naturale dei fantasmi suscitati e sfuggiti al controllo di un manipolo di avventurieri che, più il tempo passa, più dimostrano di essere solo pericolosi dilettanti della politica. Non condivido l'idea di un antagonismo tra Nord e Sud che sottende l'articolo di Repubblica. E tuttavia è un fatto: nella storia del nostro Paese nessuna forza politica aveva dato di sè uno spettacolo così penoso. |
dal Corriere di Ragusa - 11-08-2009 |
Ragusa: il ministro della pubblica istruzione ha pubblicato i primi dati sugli esami di stato 100 e lode, "sfida" tra nord e sud sulla maturità Ben mille e 74 studenti sui 3 mila 529 che hanno ottenuto la lode agli esami di stato risiedono al sud mentre i bravissimi del nord sono 1061 e 764 al centro. In provincia 16 i più bravi Duccio Gennaro Il ministro della pubblica istruzione ha pubblicato i primi dati sugli esami di stato ed è subito polemica anche in chiave nord-sud. Al sud ci sono infatti gli studenti più bravi, con la Puglia regione leader, e la Calabria subito a seguire. Ben mille e 74 studenti sui 3 mila 529 che hanno ottenuto la lode agli esami di stato risiedono al sud mentre i bravissimi del nord sono 1061 e 764 al centro. La regione dei 100 e lode in assoluto è la Puglia che ha premiato ben 523 studenti, segue la Campania con 388 studenti e l´Emilia Romagna con 309, anche se, sul fronte delle lodi in percentuale rispetto agli studenti che hanno affrontato la maturità, i migliori sono stati i calabresi con una percentuale dell´1,7 per cento (289 studenti con lode). Fanalino di coda la Valle d´Aosta dove solo uno studente è stato premiato con il massimo voto. Emblematico il caso rappresentato dal liceo classico «Gioacchino da Fiore» di Rende dove ben 24 studenti conseguito il 100 e lode. Nella media nazionale i risultati in provincia di Ragusa dove sono stati sedici gli studenti più bravi con la maggiore concentrazione nel capoluogo. A loro andranno i mille euro che il ministro assegna quale premio per il risultato conseguito. I 100 e lode fanno tuttavia discutere ed hanno innescato polemiche sulla presunta manica larga che le commissioni operanti al sud adotterebbero nei confronti degli studenti favorendo così risultati più brillanti. Il rischio, almeno in linea teorica esiste, anche se ogni commissione è autonoma nel giudizio e nei criteri stabiliti per l’assegnazione dei voti. La verità di fondo è che l’esame di stato così come oggi è strutturato non funziona ed è una vera e propria «fictio». Basterebbe adottare un sistema centralizzato e di valutazione nazionale per spegnere sul nascere ogni tipo di polemica mettendosi in linea con nazioni più avanzate come Germania e paesi scandinavi all’avanguardia nel sistema scolastico. Le commissioni locali, pur se parzialmente esterne, non funzionano, sia al nord che al sud, esistendo variabili incontrollabili come estensione dei programmi, ore di lezione effettivamente svolte, accertamento delle capacità degli studenti nel corso dell’anno. L’esame di stato appare oggi più un rito, una prova più o meno auto celebrativa per ogni singolo istituto, autoreferenziale per i docenti e con incerti esiti per la carriera universitaria degli studenti. Questi gli studenti cento e lode della provincia di Ragusa:... |