Lettera aperta al Ministro Meloni
Franco Labella - 15-06-2009
Lettera aperta al Ministro Meloni inviata sul suo blog e attraverso la posta elettronica:

Gentile Ministro,

le scrivo a nome del Coordinamento nazionale dei docenti di Diritto e Economia per esprimerle il nostro più grande stupore per le sue dichiarazioni a Tuttoscuola, riportate anche sul suo blog e relative al pacchetto di provvedimenti relativo ai Licei.
In particolare c'è questo brano che le riporto riprendendolo dal sito di Tuttoscuola:

"La riforma Gelmini affronta la sfida educativa della nostra epoca senza accantonare quanto di buono è stato fatto negli anni precedenti, ma facendo giustizia delle molte aberrazioni che hanno affossato la scuola in Italia".

Tra le aberrazioni la Meloni colloca le "innumerevoli sperimentazioni, figlie della cultura sessantottina, introdotte all'interno del sistema educativo a discapito di nozioni basilari per la crescita culturale e civile degli studenti italiani".

La sua giovane età e l'evidente spirito di compagine che l'hanno spinta a fare queste dichiarazioni possono essere la giustificazione per affermazioni così assurde. inspiegabili e immotivate?
Magna pars delle innumerevoli sperimentazioni che lei cita sono state introdotte dopo il lavoro di una Commissione ministeriale presieduta all'epoca da un noto "sessantottino" che risponde al nome di Beniamino Brocca.
Che Brocca sia da reputare "un sessantottino" dopo essere stato esponente politico democristiano e dopo aver militato in epoca più recente in formazioni politiche come l'UDC, è la evidente dimostrazione di come, nel presentare un progetto di ridimensionamento della scuola pubblica italiana, si mistifichi la realtà e non si affrontino le obiezioni mosse da chi nella scuola ci lavora quotidianamente.
Quale sarebbe, poi, il "buono delle sperimentazioni che non è stato accantonato"?
Possiamo chiederle se, a suo giudizio, possano rientrare tra le nozioni basilari per la crescita culturale e civile degli studenti italiani da lei citate i contenuti di una disciplina chiamata "Diritto e Economia"?
Perché se la sua risposta fosse positiva, dovrebbe interrogarsi sulle scelte della sua giovane collega del Ministero dell'Istruzione che ha voluto eliminare, dai Licei tutti (escluso un indirizzo di uno solo di essi), lo studio di questa disciplina
Che dire poi della scelta di introdurre un disciplina nuova, denominata "Cittadinanza e Costituzione", prima spacciata come disciplina autonoma con valutazione autonoma ed ora ridotta, nelle scuole superiori, a parte di altre discipline come era la vecchia Educazione civica?
Se i suoi giudizi non sono solo il frutto di una ovvia difesa d'ufficio ma vogliono essere basati sulla obiettività derivante dalla analisi dei contenuti del Regolamento approvato in Consiglio dei Ministri la scorsa settimana, non crede che ci sia una evidente incoerenza tra il contenuto dell'art. 2 2c. che le riporto e la scelta di eliminare le discipline giuridiche ed economiche?
L'art. 2 2c. nel descrivere la missione dei Licei usa questi termini: "I percorsi liceali forniscono allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà"
Si può conoscere in maniera approfondita la realtà senza conoscere il Diritto e l'Economia?
L'Unione Europea, come credo saprà, sul tema in discussione la pensa diversamente dalla sua collega Gelmini.
E si può parlare di legalità nelle scuole ignorando lo studio delle regole poste alla base della convivenza civile?
Un'ultima domanda: se lei avesse un figlio sarebbe rassicurata nel sapere che nel 2010, avendo frequentato l'anno precedente un certo percorso scolastico di scuola superiore, quel percorso scolastico viene interrotto e suo figlio prosegue in un percorso radicalmente nuovo?
E' la prima volta che succede in Italia, questo è certamente epocale ma è anche razionale?
Aspettiamo con ansia le sue risposte, lei certamente non vorrà sottrarsi al confronto.
Grazie per l'attenzione

15 giugno 2009

Prof. Franco Labella
Coordinamento nazionale dei docenti di Diritto e Economia




Tags: meloni, gelmini, licei, riforma, indirizzi, diritto, economia


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