breve di cronaca
Assurdità dei nuovi organici
La letterina ASASI - 28-05-2009
Più passa il tempo e più la Gelmini si dimostra inadatta a stare seduta sulla sedia che fu di Giovanni Gentile. Gli organici che abbiamo scaricato dal sistema informativo sono un disastro! Il software predisposto dal ministero non accetta cattedre con meno di 18 ore, per cui, quelle la cui somma delle classi non puo dare 18, diventano cattedre da 19, 20 o 21 ore. Con la conseguenza che i professori ogni anno cambiano classi e si moltiplicano i soprannumerari che, con le attuali regole tragiche, sono sempre i più giovani e spesso i migliori. La Gelmini e', nella scuola, come una mamma che nella propria famiglia taglia il necessario e lascia il superfluo. Abbiamo dimostrato che abbiamo 40.000 comandati, esonerati e utilizzati che potrebbero essere interessati dai necessari sacrifici e invece va a rovinare la continuita didattica, i professori bravi e la possibilita di mandare in classe i supplenti. Per non parlare del fatto che ci vuole togliere in tre anni un terzo del personale ATA. Abbia il coraggio di dire che vuole distruggere la scuola pubblica e non se parli più.

Quando fu incaricata del Ministero, i colleghi bresciani trasecolarono e ci dissero che proveniva dall'assessorato all'agricoltura di Brescia. Non aveva dato prova di grandi competenze agricole e per la verita i colleghi dubitavano che avesse conoscenze e abilita nel campo dell'istruzione.

Li tacciammo di disfattismo e di nichilismo (...) e sperammo in una ventata nuova che portasse efficacia, efficienza e spazzasse via i privilegi sindacali. Macché! Ci siamo ritrovati con un ministro di destra che ha lasciato in vigore le demagogiche assemblee studentesche e 14 organi collegiali per ogni scuola. Incapace di ristabilire il principio della responsabilita personale, senza idee su come passare a un reclutamento serio del di docenti, presidi e ATA.



Roberto Tripodi

robertotripodi@virgilio.it





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TARSU: SENTENZA IMPORTANTE CONTRO LA SERIT




Finalmente la Commissione Tributaria Provinciale di Palermo si e' espressa in merito ai tentativi di pignoramento nei confronti delle scuole, intentati dalla SERIT per conto del Comune. Nonostante tutti i tentativi dell'Avvocatura Comunale di smontare la tesi dell'ASASI, sostenuta dall'Avv. Annamaria Lucania, la Sezione n. 10 della Commissione ha depositato la sentenza n. 182/10/09 del 12/5/09 che accoglie il ricorso e annulla la cartella di pagamento impugnata. Si chiude così, per merito dell'ASASI e nonostante la timidezza dell'USP e dell'USRS (per non parlare delle tesi sconcertanti sostenute dall'avvocatura dello Stato) una vicenda che minacciava pericolosamente le scuole statali di assurdi pignoramenti. Adesso il Comune di Palermo dovrebbe provvedere a togliere dal proprio bilancio circa 6 milioni di euro di fantasiose entrate (e quindi circa sei milioni di euro di concrete uscite).
La finanza creativa del Sindaco di Palermo, che invece di destinare, come obbligo di legge (e come fanno i comuni leghisti del nord), risorse cospicue per la manutenzione delle scuole, voleva ricavare soldi dalle stesse scuole, subisce una smentita non di poco conto.
Speriamo che la Corte dei Conti vigili su come la giunta comunale spende le proprie risorse e sulla correttezza del bilancio comunale.


Roberto Tripodi



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