Far diventare gli insegnanti addestratori per i test Pisa-OCSE: questo è il progetto imposto dall'alto da chi ha in mano le leve del potere politico e di quello economico. Intanto procede la manipolazione delle coscienze dal basso. Gli insegnanti sono privi di autorevolezza come "maestri di senso" agli occhi dei giovani, perché i mass-media forniscono gli unici modelli autorevoli. Scuola e famiglia sono ridotte a cenerentole e a un "porta a porta" umiliante come quello di chi vuole vendere un prodotto inutile che non ha mercato e che costa tanta fatica (vedi studio e cultura).
Così muore la scuola, uccisa dall'alto e dal basso per un gioco incrociato che sottende anche tagli di carattere economico. L'insegnante è cancellato prima ancora di essere licenziato, perché messo nelle condizioni di non poter dare più senso al proprio lavoro. Ve l'immaginate don Milani o Socrate come addestratori di giovani per l'esecuzione di test a risposta multipla? Il tempo per educare e formare le coscienze dei futuri cittadini non ci sarà più. Scomparirà anche l'interrogazione, il dialogo: l'orale è difficilmente certificabile. Di misurazione in misurazione, premieranno i migliori addestratori e questo lo chiameranno merito. Chi li formerà i giovani? La televisione? Avremo una società di veline e di calciatori.
Mimma Margarone - 17-05-2009
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il progetto a cui l'articolo fa riferimento, proposto e non imposto dall'alto, non mira affatto ad un addestramento su quiz, come si vorrebbe lasciare intendere. Innanzi tutto i quesiti dell'Ocse Pisa non sono tutti a risposta multipla ma molti sono a risposta aperta. Inoltre l'obiettivo centrale è proprio quello di far riflettere sul modo in cui si insegna e far comprendere ai docenti l'importanza di insegnare per competenze puntando al senso di quanto viene affrontato in classe in tutte le discipline.
Non mi sembra proprio da condannare! |