Dalle Lettere al giornale
Gentile Redazione, nel pacchetto di leggi, decreti e disposizioni varie che vanno sotto l'improprio nome di riforma Gelmini, all'informazione ne è sfuggita una di non poco conto. Sospetto che la distrazione non sia stata sgradita né alla signora cui chissà in virtù di quali competenze è stato affidato il cosiddetto Ministero della Pubblica Istruzione (in realtà da molti anni esistente solo nominalmente, assoggettato com'è al ministero del Tesoro), né al resto della compagnia che chiamiamo Governo.
Parlo del fatto che sono state sottratte due ore di lettere a settimana nella scuola media inferiore. Evidentemente, la signora Gelmini può vantare competenze così sottili da risultare non solo esoteriche per i più, ma tali da indurla a ritenere il livello medio di alfabetizzazione degli italiani così alto da rinunciare a due ore settimanali di lingua (o storia o geografia, a piacere).
A meno che il responsabile dell'operazione sia il signor Tremonti, visto che in un colpo solo si fanno fuori circa diecimila insegnanti. Per gli altri, in ogni scuola, da uno a quattro di loro, anche di sessant'anni, saranno costretti a lavorare a decine di chilometri da casa. Forse il Governo ha pensato alla benzina che entra in circolo, alle automobili che si scassano, alla crescita del Pil insomma.
M. L.
(7 aprile 2009)