breve di cronaca
Un pò di numeri
Il Giorno - 15-09-2002
Tutte le aule più affollate ma in cattedra meno prof.

Più alunni, meno insegnanti: i dati ministeriali confermano le indicazioni
(e le proteste) di sindacati e genitori. Il nuovo anno scolastico, a Milano
e provincia, si apre con una riduzione del numero dei docenti, nonostante
l'incremento del numero degli alunni: 398.414 allievi, contro i 394.496
dello scorso anno e 39.559 insegnanti contro i 39.814 del 2001-02.
I dati forniti dal Ministero, e trasmessi dalla Direzione regionale
scolastica, si riferiscono all'organico "di diritto", vale a dire
all'organizzazione determinata in base alle iscrizioni raccolte nello scorso
gennaio, e verranno quindi sicuramente modificati nella realtà dell'organico
"di fatto".
Difficile però ipotizzare che i dati definitivi potranno modificare in
maniera sostanziale la situazione.
Ma torniamo alle cifre. L'incremento di popolazione (sia pure in termini
contenuti) si registra in tutte le fasce dell'istruzione pubblica.
Alle materne gli alunni passano da 41.850 a 42.322 e alle elementari gli
iscritti risultano 143.398, contro i 142.095 di un anno fa.
Incremento di oltre 800 iscrizioni anche alle medie, che passano da 87.060 a
87.832. E un migliaio di alunni in più si avranno anche alle superiori, con
124.862 iscritti, contro i 123.464 dello scorso settembre.
In totale quindi quasi 4 mila allievi in più rispetto ad un anno fa, proprio
mentre il complesso del corpo docenti perde circa 250 insegnanti: 39.559
(contro i 39.814 dello scorso anno scolastico), con una distribuzione che
segna situazioni sostanzialmente stazionarie alle materne, alle elementari e
alle medie, ma una riduzione significativa dei posti-cattedra alle
superiori, dove i docenti passano dagli 11.706 di un anno fa agli 11.396 di
quest'anno.
E se ai quasi 400mila alunni delle statali aggiungiamo i circa 100mila
iscritti alle 817 scuole non statali parificate (545 materne, 105
elementari, 67 medie, 100 superiori), arriviamo a mezzo milione di ragazzi
che martedì si ritroveranno nelle aule lasciate a giugno.
Fra loro troveranno posto molti alunni con cittadinanza non italiana. Quanti
saranno è ancora impossibile dirlo (per mancanza di dati), ma già nel
2001-2002 si trattava di 19.166 allievi.
Infine un riferimento regionale: gli iscritti alle scuole statali lombarde
sono 1.018.421 con 99.247 insegnanti: quasi 12mila alunni in più e 650
docenti in meno che nel 2001.

Giorgio Guaiti

Più numerosa è la classe che lo studente
frequenta oggi e più bassi saranno i suoi guadagni futuri.

Ricerca inglese effettuata dal CEPR(Centre for Economic Policy Research)

Gli adulti che guadagnano di più hanno frequentato, da studenti, classi poco numerose.
Viceversa, più numerosa è la classe frequentata e più alta è la probabilità che lo studente, da adulto, sia pagato meno.
Il rapporto alunni-insegnante ha un effetto significativo sui futuri guadagni nell'attività lavorativa.
Sembra che la classe poco numerosa aiuti di più gli studenti ad apprezzare
le lezioni e nel proseguimento degli studi.

La ricerca è una delle prime che provano l'esistenza di un collegamento diretto tra la qualità dell'istruzione e la probabilità dello studente di proseguire gli studi oltre i 16 anni.
Lo studio conclude che una classe con cinque studenti in meno porta direttamente ad una crescita media annua dei guadagni di £.3,415 (pari a €
5384, oltre 10 milioni di lire) per gli uomini e di £ 2,445 ( pari a € 3855, circa 7, 5 milioni di lire) per le donne.
Il risultato, come afferma il Dr Christian Dustman dell'University College London è notevole e contraddice precedenti ricerche che non avevano provato alcun collegamento fra il rapporto alunni insegnanti (class size) e i guadagni da adulti.
Anche il Department for Education ha ammesso che può esserci una relazione tra qualità della scuola e le decisioni degli studenti oltre i sedici anni.
E nel Libro Bianco pubblicato nel 1998 è chiaramente indicato come l'età critica sia fra i 13 e i 19 anni. E il Governo inglese è impegnato nell' azione di riduzione degli alunni per classe dal 1997, introducendo il tetto
massimo di 30 alunni.
La media degli alunni per classe, nella scuola primaria, è scesa dal 1997 al 2001 dal 27.7 al 26.7. Un leggero ribasso, relativo agli stessi anni, si
è anche registrato nelle classi della scuola secondaria.

Santi Coniglio su Gildains.it
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