Contratto firmato docente beffato
gruppo professione insegnante - 24-01-2009
Con l'odierna sottoscrizione del contratto biennale economico 2008-2009, si consuma l'ennesima nefandezza dei sindacati concertativi, omni-rappresentativi e firmaioli, nei confronti dei docenti e, più in generale, di tutto il personale della scuola.
Come ampiamente dimostrato, il contratto indecente, non solo riconosce un misero adeguamento retributivo pari allo 0,4% per il 2008 e al 3,2% per il 2009, a fronte di un tasso di inflazione che è già consolidato al 3,3% per il solo 2008, ma non rispetta nemmeno l'Accordo sulla politica dei redditi del luglio '93.
A fronte di questa inconfutabile realtà, i sindacati concertativi, omni-rappresentativi e firmaioli non solo sottoscrivono definitivamente il contratto, ma cercano di giustificare con uno spassoso volantino che con lapsus freudiano presenta uno sgargiante sfondo "giallo", ciò che non è giustificabile in alcun modo.
Ma vediamo di confutare quanto sostenuto dai sindacati concertativi, omni-rappresentativi e firmaioli:
1. secondo loro "un sindacato responsabile e serio non firma un contratto solo quando sa di poterne firmare uno migliore";
- sciocchezze, si contratta appunto per spuntare condizioni migliori e se le proposte della controparte sono al di sotto dei limiti della decenza, non si firma e si attivano adeguati percorsi di mobilitazione; se i rinnovi si riducono ad una pedissequa accettazione delle imposizioni della controparte, questi signori ci devono spiegare qual è la loro funzione e a che titolo incassano centinaia di milioni di euro all'anno a titolo di quota di adesione da parte degli iscritti;
2. secondo loro "questo contratto lo hanno firmato perché oggi è, realisticamente, l'unico possibile";
- altra sciocchezza, molte esperienze passate dimostrano che quando c'è determinazione da parte dei lavoratori e dei loro rappresentanti, tutto può essere migliorato, solo per ragioni inconfessabili i contratti diventano gli "unici possibili";
3. secondo loro "nessuna credibile alternativa viene prospettata da chi lo contesta, semplicemente perché non è in grado di farlo";
- falso, chi contesta chiede quanto meno che siano riconosciuti adeguamenti retributivi pari al tasso di inflazione reale (ormai consolidato al 3,3%) per il 2008 e per il 2009 adeguamenti ad un più credibile tasso di inflazione programmata;
4. secondo loro "è un contratto ponte valido, di fatto, per il solo 2009 e proiettato verso il previsto nuovo modello contrattuale triennale";
- aria fritta, è evidente che il rinnovo del biennio economico 2008-2009, siglato con un anno di ritardo, ha validità ormai solo per il 2009 e la trovata dell'aggettivo "ponte" non ne modifica l'intrinseca indecenza; sul nuovo modello contrattuale che viene sbandierato come la panacea di tutti i mali, mentre è l'ennesima nefandezza perpetrata ai danni del lavoro dipendente, per il momento è meglio stendere un velo pietoso;
5. secondo loro "non esistono margini, nell'attuale contesto la cui difficoltà è a tutti nota, per ottenere risorse aggiuntive";
- falso, in questo paese le risorse vengono reperite per qualunque tipo di esigenza, solo per fare un esempio si sono caricati sulle spalle dei contribuenti 3,5 miliardi per risolvere la questione Alitalia, mancano sempre e solo i pochi spiccioli necessari per garantire ai lavoratori del pubblico impiego delle retribuzioni dignitose;
6. secondo loro "i sindacati firmatari del contratto conoscono bene lo stato di disagio e le attese dei lavoratori della scuola, anche perché ne rappresentano il 71%";
- sciocchezze, se conoscessero bene lo stato di disagio e le attese dei lavoratori della scuola, non avrebbero firmato il contratto scellerato, inoltre non rappresentano il 71% del lavoratori della scuola, ma solo il 71% dei lavoratori sindacalizzati, comunque meno del 50% del totale;
7. secondo loro "è sempre facile giocare ad alzare la posta, ma non è con un referendum bluff, che si può ottenere un contratto migliore";
- per questi "campioni di democrazia" il coinvolgimento diretto dei lavoratori è un banale referendum "bluff", ma se sono veramente convinti della condivisione del loro operato da parte della maggioranza dei lavoratori, perché non ne supportano lo svolgimento?
Per quel che ci riguarda, il sistema migliore per far capire ai sindacati concertativi, omni-rappresentativi e firmaioli il nostro malcontento, è quello di inviare la lettere di disdetta dell'iscrizione, così ci attribuiamo un piccolo aumento retributivo, comunque di molto superiore al poco che sono riusciti a farci riconoscere.

23 gennaio 2009

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 giordanobruno    - 25-01-2009
Questa è un'analisi, punto per punto, condivisibile, tristemente vera. L'unico appunto a questo articolo, secondo me, riguarda il fatto che vengono indicati genericamente i sindacati firmatari: diciamo con forza che il contratto vergognoso è stato siglato da CISL, UIL, SNALS e GILDA, ma non è stato affatto firmato dalla CGIL. I sindacati firmatari hanno paura del referendum, tanto da non appoggiarlo, perchè nel confronto con insegnanti ed Ata sanno benissimo che eventualmente, ad esporre le ragioni del loro sì, rischierebbero fischi e pernacchie. Si è sempre ascoltato i lavoratori prima di siglare definitivamente i contratti, questa volta no, i fautori della rappresentanza firmatari hanno deciso che si poteva farne a meno e si poteva fare a meno anche di andarglielo a spiegare successivamente alla firma. Gli stessi firmatari lamentano che la CGIL stia spiegando le ragioni del No, andassero a spiegare anche loro le ragioni del Sì, favorissero la consultazione o hanno paura di scoprire che con questa firma rappresentano solo loro stessi e pure male, evidentemente?

 Ubaldo Chiarotti    - 25-01-2009
Io sono iscritto alla CGIL CHE NON HA FIRMATO TALE CONTRATTO e credo che anzichè lagnarti come un misero frustrato, faresti bene a darti da fare per non far fallire il referendum della CGIL, perchè questo è ciò che sperano Berlusconi, Brunetta e tutti i sindacati firmatari.
Domanda inutile spero: lo sai vero che il sindacato siamo noi tutti con la nostra partecipazione?

 Piero Fortis    - 25-01-2009
Ha ragione il gruppo professione insegnate ad essere indignato per questa beffa. Siamo lavoratori che devono esigere rispetto e non solo fannulloni privilegiati che devono essere castigati.
Ha torto il gruppo quando dice che è colpa di tutti i sindacati omni-rappresentativi.
No ragazzi, la flc CGIL non ha firmato questa porcata. Cominciamo a fare dei distinguo: un conto sono CISL e Uil (per parlare dei confederali) che con i loro ultimi atti inseguono il mito della rappresentatività a tutti i costi, un conto è CGIL che a questa beffa (e ad altre concertate dal governo in nome e per conto di confindustria proprio con CISL e Uil) ha detto no.
Gli iscritti di CISL e Uil che si sentono beffati dovrebbero stracciare la tessera di queste organizzazioni che non stanno dalla loro parte.
Il refrendum, poi, è un atto dovuto, nel bene e nel male. Andiamo a votare per far sentire il nostro dissenso.
Infine rendiamo pubblico, inviandolo alle famiglie, questo aborto di contratto economico e chiediamo giustizia in tutte le sedi a cui possiamo accedere.

 oliver    - 27-01-2009
Siamo alle solite, facciamo con tutta l'erba un fascio. Caro scrivente, deve avere la correttezza di distinguere tra chi è con questi governanti e chi non ha firmato, la cgil non ha accettato questa imposizione, dobbiamo dargliene atto, sparare sul mucchio non è più accettabile, probabilmente lei ha dato consenso a questa destra becera e frequenta i sindacati sottoscrittori, smettiamole di fare confusione.