D.C. - 09-12-2008 |
PROPOSTE PER IL NUOVO QUADRO ORARIO DEL LICEO DELLE SCIENZE UMANE A partire dalle critiche alla drastica riduzione oraria delle discipline di indirizzo previste dal nuovo quadro del Liceo delle Scienze umane, critiche già espresse con chiarezza nel precedente articolo, avanziamo al Governo una proposta di articolazione oraria alternativa, in grado di conservare la natura specifica e caratterizzante dei vecchi Licei Socio-psico-pedagogici e delle Scienze sociali. Suggeriamo, dunque, di ridefinire il nuovo quadro orario delle discipline di indirizzo del Liceo delle scienze umane nel seguente modo. Classe I : Elementi di psicologia e sociologia 4h Classe II: Elementi di psicologia e sociologia 4h Classe III: Filosofia e pedagogia 4h Psicologia e sociologia 4h Classe IV: Filosofia e pedagogia 4h Psicologia e sociologia 4h Classe V: Filosofia e pedagogia 4h Scienze dell’educazione 3h Sarebbe possibile così mantenere, sostanzialmente, i programmi previsti dalla commissione Brocca, già ampiamente sperimentati con successo per più di 15 anni. In particolare: - L’insegnamento di “Elementi di psicologia e sociologia” riprende esattamente il programma previsto per il biennio dall’indirizzo Brocca del Liceo Socio-psico-pedagogico, un programma decisamente più vicino agli interessi degli studenti e maggiormente formativo rispetto a quello proposto dalla Riforma Moratti, finora mai testato sperimentalmente. Vista anche la scomparsa nel nuovo quadro orario del Liceo delle scienze umane dell’insegnamento del diritto, da sempre considerato una delle discipline caratterizzanti, ci sembrerebbe assurdo ridurre nel biennio anche il numero delle ore delle altre discipline di indirizzo. Per questo chiediamo che rimangano almeno 4. - L’accorpamento di filosofia e pedagogia nel triennio è giustificato da almeno due ragioni fondamentali. La prima è essenzialmente di tipo didattico: il programma delle due discipline, almeno fino alla classe quarta, è sostanzialmente identico. Vengono infatti esaminati, dal punto di vista filosofico e pedagogico, i medesimi autori. La distinzione delle due discipline ha creato in passato, nel vecchio Liceo socio-psico-pedagogico, alcuni problemi quando queste erano assegnate a docenti differenti. Era difficile, infatti, mantenere la sincronia tra i due programmi. L’accorpamento delle due materie consente quindi di gestire in modo più lineare e coerente i loro programmi, affrontando ogni autore prima nei suoi fondamenti filosofici e poi nelle sue teorie più specificatamente pedagogiche. La seconda ragione che giustifica la fusione delle due discipline è, invece, di tipo meramente “economico”. La legge 133 prevede infatti per i licei un massimo di 30 ore settimanali. L’accorpamento di filosofia e pedagogia consente di risparmiare ogni anno almeno 2 ore, senza penalizzare eccessivamente il programma delle materie e dunque la qualità della nostra scuola. - Per garantire una adeguata formazione degli studenti ci sembra essenziale mantenere nelle classi terza e quarta anche l’insegnamento di Sociologia e Psicologia, che, per garantire un maggiore raccordo interdisciplinare, potrebbero anche essere unite in un’unica disciplina. Il vecchio programma di Psicologia e Sociologia del Liceo Socio-psico-pedagogico, a differenza di quello previsto dal Liceo delle Scienze umane della Riforma Moratti, ha un’articolazione di tipo prevalentemente tematico piuttosto che storico. Questo consente non solo di stimolare maggiormente l’interesse degli studenti, ma offre loro anche degli strumenti immediatamente operativi per comprendere la realtà psico-sociale ed agire quindi in essa con consapevolezza e competenza. - La disciplina di “Scienze dell’educazione”, prevista per la classe quinta, consente di riprendere da un lato i contenuti di psicologia e sociologia, anche in vista dell’esame di stato, collocandoli all’interno di un contesto pratico-educativo (funzione svolta in passato da “Metodologie della ricerca socio-psico-pedagogica”); dall’altro permette di affrontare i temi centrali della pedagogia non più dal punto di vista meramente storico, ma per temi e problemi, recuperando anche il programma predisposto dalla Riforma Moratti per il biennio delle Scienze umane. Quindi il programma di questa disciplina potrebbe essere dato dalla rielaborazione del vecchio programma di “Metodologie” del Liceo Socio-psico-pedagogico, integrato dagli OSA del programma di “Pedagogia” della Riforma Moratti. Se condividete la nostra proposta vi chiediamo di inviarne una copia al più presto, mediante posta ordinaria o email, al Ministro dell’istruzione, al Presidente del Consiglio, al Parlamento (in particolare alla VII commissione di camera e senato) e al Presidente della Repubblica. Sappiamo che i tempi per la creazione dei nuovi quadri orario sono molto stretti, ma siamo anche convinti che sia preciso dovere del Governo e del Parlamento elaborare un ordinamento scolastico che tenga conto non solo di ragioni economiche contingenti, ma che parta soprattutto da forti motivazioni didattico-pedagogiche, dal momento che è in gioco non solo il bilancio del nostro paese ma anche la qualità della formazione delle future generazioni. |
Anna Manao - 13-12-2008 |
Per il Liceo delle scienze sociali una petizione Care amiche, cari amici, il sito di Passaggi - le Scienze Sociali in classe, che rappresenta la Rete dei Licei delle Scienze Sociali, ha lanciato una petizione a sostegno dell'esperienza rappresentata da questo curricolo estremamente innovativo e largamente sperimentato. Contro il rischio di una sua sparizione all'interno di un liceo delle Scienze Umane, dalla indistinta identità, le colleghe e i colleghi , le/i dirigenti, le/gli ex studenti delle scuole dove è attuato il Liceo delle Scienze Sociali invitano a sottoscrivere e diffondere il testo presentato in < a href="http://www.scienzesocialiweb.it" target="_blank">www.scienzesocialiweb.it tra i primi firmatari del quale sono Clotilde Pontecorvo, Anna Maria Ajello, Marco Rossi Doria. A titolo personale, non lavorando più da alcuni anni nel Liceo delle Scienze Sociali, esprimo la mia gratitudine e ammirazione a Lucia Marchetti e a tutti i colleghi e colleghe che in questi anni hanno dato un impulso di altissimo rigore scientifico ad una ricerca applicata che ha saputo connettere teoria, sperimentazione e implementazione delle buone pratiche realizzate. Spero proprio che il lavoro collettivo di tanti anni di impegno, che ha consentito alla scuola italiana di avvicinarsi ai più avanzati modelli liceali internazionali, non sia spento dal pressappochismo miope e senza storia dei vari decisori politici da cui dipende il destino della scuola italiana. Ciao e continuiamo a scommettere,attraverso la nostra azione, in una scuola di qualità per tutti : è nostro dovere, nei confronti delle giovani generazioni, che questo patrimonio di esperienze sia tutelato, rafforzato e trasmesso... |