Assemblee di istituto in piazza
Francesco Mele - 17-11-2008
... un'idea per dare continuità e visibilità alla protesta delle scuole


Immaginate che le scuole superiori in tutta Italia decidano di fare un'assemblea di istituto tutte nello stesso giorno (diciamo il 18 dicembre 2008 giovedì), della durata delle lezioni di una giornata come prevede il Testo Unico (Decreto Legislativo 16 aprile 1994, n. 297 artt. 12-14 ).

Immaginate che in ogni città le scuole superiori decidano di tenere tali assemblee in piazza, visto che quasi in nessuna scuola esistono spazi per tenere le assemblee alla presenza di tutti gli studenti.

Immaginate che l'oggetto di tali assemblee sia: "perché difendere la scuola statale" o "perché continuare la mobilitazione" o "perché non arrendersi" o qualcosa del genere.

Immaginate che i contributi possano essere in forma di lezioni magistrali di docenti o interventi di studenti universitari e medi, genitori, lavoratori, cittadini ...

Riuscite a immaginare l'impatto mediatico, praticamente a costo zero?

Risvolti normativi.

Durante l'assemblea di istituto in quasi tutti i regolamenti interni delle scuole non è consentito lo svolgimento delle attività didattiche, quindi o assemblea o si sta a casa.

Il D.Lvo citato parla di "assemblea nei locali della scuola" (art.12 c.1) ma già alcune scuole la svolgono in locali fuori dalla scuola non avendone a disposizione della capienza necessaria. Questo vuol dire che di fronte all'impossibilità di riunire gli studenti in un unico locale, si possa considerare la soluzione di assemblee all'aperto.

La scuola ha comunque doveri di vigilanza, specie sui minori, per cui vedo difficile che intere scolaresche si muovano dalla scuola con in testa i docenti per andare in piazza e, una volta là, comunque, si farebbe fatica a garantire la sorveglianza; per questo direi che la soluzione migliore potrebbe essere che le/gli studenti si rechino direttamente in piazza, risultando assenti e giustificando l'assenza all'indomani. I docenti rimarrebbero a disposizione della scuola per attività funzionali all'insegnamento o, nelle scuole più illuminate, potrebbero essere autorizzati a partecipare alle assemblee in piazza.

Non si tratta di un giorno di scuola perso ma uno dei giorni di assemblea di istituto a cui hanno diritto gli studenti (il D.Lvo citato ne prevede una al mese in orario scolastico e una al mese in orario extrascolastico).

Ditemi se pensate si tratti di un'idea bislacca o se si può farla girare per iniziare a raccogliere adesioni

Ciao
Francesco

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