Chi siamo e che cosa saremo?
Cristina Tioli - 12-11-2008
"CHI SIAMO E CHE COSA SAREMO"
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I DOCENTI DEL IX CIRCOLO DI MODENA

PROPONGONO RIFLESSIONI SU:
- ALCUNI ARTICOLI DELLA COSTITUZIONE;
- INDICAZIONI NAZIONALI (alcune parti) documento ministeriale, anno 2007;
- PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA (POF) del 9° Circolo:(alcune parti) documento che definisce l'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche (D.P.R. 275 , 08/03/1999).
e in base a tali riflessioni:

PONGONO ALCUNE DOMANDE AL MINISTRO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE.

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- Dalla Costituzione : ..."La piena attuazione del riconoscimento e della garanzia della libertà e dell'uguaglianza (articoli 2 e 3 ), nel rispetto delle differenze di tutti e dell'identità di ciascuno, richiede oggi, in modo ancor più attento e mirato, l'impegno dei docenti e di tutti gli operatori della scuola, ma richiede altresì la collaborazione delle formazioni sociali, in una nuova dimensione di integrazione fra scuola e territorio, per far sì che ognuno possa svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale e spirituale della società" (art. 4 )." ...

- Dal nostro POF: ... " le scuole del 9° Circolo di Modena assumono come finalità ed impegno il favorire la crescita culturale e formativa degli alunni, il riconoscimento delle diversità e la promozione delle potenzialità di ciascuno....Il processo di insegnamento e apprendimento è un percorso lungo e faticoso che riguarda docenti, alunni e genitori, nel quale è indispensabile muoversi nella medesima direzione.
Il perseguimento di questi obiettivi comporta una progettazione complessiva su più livelli: curricolare, extracurricolare, educativo ed organizzativo"...

- Domanda per il Ministro: il maestro unico con chi potrà confrontarsi nella progettazione didattico educativa ?

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- Dal nostro POF:..."Atteggiamenti comuni e strategie di insegnamento per promuovere:-autonomia;
-collaborazione;-autostima, fiducia e motivazione ad apprendere;-integrazione di alunni diversamente abili, alunni in difficoltà, alunni stranieri;- individualizzazione e recupero;-capacità orali e abilità di studio;
-solidarietà con popoli che vivono in stato di bisogno e precarietà;-conoscenza di culture diverse;-rispetto per l'ambiente e le sue risorse.

- Domanda per il Ministro: il maestro unico riuscirà a tenere conto di tutti questi aspetti ? E..con chi condividerà, si confronterà...?

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- Dalle Indicazioni Nazionali: .."La scuola favorisce lo sviluppo delle capacità necessarie per imparare a leggere le proprie emozioni e a gestirle, per rappresentarsi obiettivi non immediati e perseguirli...Sollecita gli alunni a un'attenta riflessione sui comportamenti di gruppo al fine di individuare quegli atteggiamenti che violano la dignità della persona e il rispetto reciproco, li orienta a sperimentare contesti di relazione dove sviluppare atteggiamenti positivi e realizzare pratiche collaborative....Nel primo ciclo grande importanza ha lo sviluppo del linguaggio orale in forme via via più controllate. La pratica delle abilità linguistiche orali nella comunità scolastica passa attraverso la predisposizione di ambienti sociali di apprendimento idonei allo scambio linguistico, all'interazione, alla costruzione di significati, alla condivisione di conoscenze, alla negoziazione di punti di vista. È nell'interazione che si sviluppa l'identità linguistica di ogni soggetto e si creano le premesse per elaborare significati accettati dall'intera comunità"...

- Dal nostro POF :..."ascolto è dare spazio e TEMPO al dialogo, alla discussione, alla gestione dei conflitti. Il conflitto non deve essere negato ma dobbiamo aiutare i bambini a gestirlo: e questo richiede TEMPO..." "...I bambini si ascoltano? Noi li ascoltiamo? Per ascoltare occorre accogliere. Per parlare occorre sentirsi accolti. Non si può accogliere, quindi ascoltare, se non si fa spazio dentro di sé.
Per ottenere il SILENZIO occorre STARE in silenzio. Forse noi a volte parliamo troppo (e ascoltiamo poco). Quando poi cerchiamo di ottenere il silenzio, otteniamo spesso un silenzio "vuoto", che è assenza di rumori e voci, ma non è quel silenzio "pieno" che consente di fare spazio dentro per accogliere ciò che l'altro ha da offrire....Si conviene sulla necessità di un atteggiamento trasversale di ascolto, anche dei messaggi non verbali, nei confronti dei bambini in ogni momento della giornata scolastica e in tutti e cinque gli anni della scuola elementare; tale atteggiamento deve tuttavia essere affiancato dalla previsione di momenti formalizzati da dedicare all'oralità..." "...autoefficacia e motivazione ad apprendere......Innanzitutto è necessario creare un buon clima di classe, nel quale gli alunni vivano serenamente le proprie esperienze formative partendo dalla consapevolezza di essere accettati comunque e che gli insuccessi possono far parte del bagaglio di crescita senza necessariamente compromettere la considerazione di sé.
Si ritiene fondamentale progettare attività metacognitive legate alla riflessione sul funzionamento dei propri processi cognitivi, quindi relative alla capacità attentiva, di memoria, all'utilizzo di strategie, all'autoregolazione, all'anticipazione dei contenuti..."...

- Domanda per il Ministro: quanto tempo ci sarà per " ascoltare "i bambini e per
" ripensare... " in una scuola di 24 ore?

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- Dal nostro POF : "...Abilità di studio. Difficoltà riscontrate nei bambini : incapacità di organizzazione autonoma del lavoro. Incapacità di sapere selezionare gli argomenti da "ritenere". Difficoltà ad usare un linguaggio specifico. Difficoltà ad esporre gli argomenti rielaborandoli con parole proprie.
Le buone pratiche che gli insegnanti condividono: - diversificare le attività;-mantenere trasversalità e complessità;-usare situazioni problematiche e sensate esperienze;-lavorare su metacognizione e processi logici,-fare attenzione al mondo ed al suo evolversi.

- Domanda per il Ministro : riuscirà il maestro unico a proporre tale complessità di sensate esperienze per individualizzare l'apprendimento e per tener conto degli svantaggi e delle diversità?

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- Dal nostro POF : ..."COOPERATIVE LEARNING....Lavoro di gruppo: è importante per le implicazioni affettive e motivazionali ed è indispensabile in funzione dell'apprendimento cooperativo. Si basa sull'interdipendenza positiva tra gli alunni, sull'interazione personale, sulla responsabilità individuale e collettiva, sull'autovalutazione. ...Deve essere organizzato e gestito in modo puntuale e sistematico, secondo alcune modalità che ne garantiscano l'efficacia (preparazione della situazione, scelta della dimensione e della composizione dei gruppi, suddivisione dei ruoli all'interno del gruppo, organizzazione di tempi e spazi...). ...Lavoro di tutorato : si discute dell'importanza di questa strategia di lavoro sia per il b. tutor, sia per chi è tutorato; i tempi devono essere ben definiti; gli insegnanti devono fornire indicazioni precise al tutor sul lavoro da svolgere e sulle risposte che esso deve dare al bambino che è tutorato. Le famiglie devono essere informate di questo percorso. Gli aspetti metodologici che abbiamo maggiormente apprezzato del C. L. sono:
-la costruzione ed il rafforzamento dell'interdipendenza positiva;-la promozione dell'interazione tra pari;-lo sviluppo di competenze sociali;-l'esercizio di assunzione di responsabilità personale e di gruppo;
-l'apprendimento della pratica di revisione del lavoro...."

- Domanda per il Ministro : il maestro unico , con le sue 24 ore di insegnamento, potrà porre attenzione a ciò o potrà solo proporre una scuola "individualistica" ?
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- Dalle Indicazioni Nazionali : ..."La scuola realizza appieno la propria funzione pubblica impegnandosi, in questa prospettiva, per il successo scolastico di tutti gli studenti, con una particolare attenzione al sostegno delle varie forme di diversità, di disabilità o di svantaggio. Questo comporta saper accettare la sfida che la diversità pone: innanzitutto nella classe, dove le diverse situazioni individuali vanno riconosciute e valorizzate, evitando che la differenza si trasformi in disuguaglianza; inoltre nel Paese, affinché le situazioni di svantaggio sociale, economiche, culturali non impediscano il raggiungimento degli essenziali obiettivi di qualità che è doveroso garantire"... "...La presenza di bambini e adolescenti con radici culturali diverse è un fenomeno ormai strutturale e non può più essere considerato episodico: deve trasformarsi in un'opportunità per tutti. Non basta riconoscere e conservare le diversità preesistenti, nella loro pura e semplice autonomia. Bisogna, invece, sostenere attivamente la loro interazione e la loro integrazione attraverso la conoscenza della nostra e delle altre culture, in un confronto che non eluda questioni quali le convinzioni religiose, i ruoli familiari, le differenze di genere"...

- Dal nostro POF : "... L'INTEGRAZIONE ...Per garantire un livello qualitativamente alto del processo di integrazione dei bambini diversamente abili il team deve: - creare un contesto motivante, autentico, stimolante, dinamico e non ripetitivo, fonte di autorealizzazione e autostima che valorizzi l'individualità di ognuno;- essere interamente coinvolto nella gestione del bambino diversamente abile, non perdendo mai di vista la necessità di strutturare l'attività didattica e la dinamica del gruppo classe anche in funzione dell'integrazione;- prestare molta attenzione alle varie forme di disagio, non soltanto se espresse in maniera eclatante attraverso comportamenti di "disturbo". Ci sono bambini che esprimono disagio anche rendendosi "invisibili", o indossando la maschera che meglio può rispondere alle aspettative di genitori, insegnanti o compagni.
Il problema che indica disagio dovrebbe essere affrontato a tu per tu, "mettendo le parole" sul disagio del bambino.

- Domanda per il Ministro: il maestro unico sarà in grado di assolvere a questi impegni?

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- Dal nostro POF : ..." Il bambino straniero viene inserito nella classe dei coetanei, si prevedono inoltre :
accoglienza nuovi inserimenti con insegnanti specialisti lingua 2 con competenze di glottodidattica per alcune ore la settimana per un breve periodo; previsto corso di italiano come L2 per bambini stranieri a settembre prima dell'inizio delle lezioni...; progetto a classi aperte in corso d'anno per bambini stranieri E NON, per incrementare / facilitare le competenze comunicative orali e scritte".

- Domanda per il Ministro : un bambino straniero si integra maggiormente e impara l'italiano in classe con i compagni o in una classe di soli stranieri?
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- Dalle Indicazioni Nazionali : "... il bisogno di conoscenze degli studenti non si soddisfa con il semplice accumulo di tante informazioni in vari campi, ma solo con il pieno dominio dei singoli ambiti disciplinari e, contemporaneamente, con l'elaborazione delle loro molteplici connessioni."
"La scuola primaria mira all'acquisizione degli apprendimenti di base, come primo esercizio dei diritti costituzionali. Ai bambini e alle bambine che la frequentano va offerta l'opportunità di sviluppare le dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, etiche e religiose, e di acquisire i saperi irrinunciabili. Si pone come scuola formativa che, attraverso gli alfabeti delle discipline, permette di esercitare differenti potenzialità di pensiero...La scuola deve porre le basi del percorso formativo dei bambini e degli adolescenti sapendo che esso proseguirà in tutte le fasi successive della vita. In tal modo la scuola fornisce le chiavi per apprendere ad apprendere, per costruire e per trasformare le mappe dei saperi rendendole continuamente coerenti con la rapida e spesso imprevedibile evoluzione delle conoscenze e dei loro oggetti. Si tratta di elaborare gli strumenti di conoscenza necessari per comprendere i contesti naturali, sociali, culturali, antropologici nei quali gli studenti si troveranno a vivere e a operare".

- Dal nostro POF :... "ABILITA' DI BASE E PROCESSI COGNITIVI. Da qualche anno il Circolo è impegnato in una formazione in servizio dei docenti con le modalità della ricerca - azione che coinvolge tutte le scuole cittadine coordinato da un gruppo di ricerca : "Fare scuola per competenze". Oltre ad influire sulle modalità della progettazione didattica e sulle scelte programmatiche (moduli, nuclei fondanti, competenze...), la ricerca ci ha coinvolti nella predisposizione e sperimentazione di metodi, strategie, pratiche, tecniche e materiale didattico per favorire e sviluppare nei nostri alunni quei processi cognitivi trasversali e necessari per un curricolo di base (processi percettivi, induttivi, deduttivi, dialogici, mnemonici, creativi).

- Domanda per il Ministro : e l'attenzione ai suddetti processi?

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- Dal nostro POF : "ORGANIZZAZIONE DELLA GIORNATA SCOLASTICA: TEMPI E MODI. Il tempo pieno rappresenta il tempo scuola che più risponde alla sperimentata modalità di lavoro del corpo docenti (tempi diluiti per un apprendimento significativo e personalizzato, attenzione all'esperienza, rapporto concreto/astratto, teoria/pratica, interdisciplinarità e trasversalità, apprendimento cooperativo e metacognizione; tempi anche per il gioco e le relazioni).

- Domanda per il Ministro: il "tempo scuola" post-Decreto corrisponde a sopra descritto "TEMPO PIENO"?

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I DOCENTI DEL 9° CIRCOLO DI MODENA

ESPRIMONO

forti preoccupazioni e perplessità in relazione alla possibilità di proseguire un "fare scuola" nel pieno rispetto della Carta Costituzionale, delle Indicazioni Nazionali e senza stravolgere il proprio Piano dell'Offerta Formativa

CHIEDONO CON FORZA

di rivedere il decreto già approvato in base alle effettive necessità di cambiamento di cui la scuola ha bisogno,dando doveroso spazio a un dibattito che coinvolga chi "fa scuola", in modo da evitare scelte dettate unicamente da esigenze di puro risparmio economico.

I docenti del 9° circolo di Modena
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 francesca contarello    - 15-11-2008
Complimenti