Agli studenti e alle loro famiglie
Carla A. - 12-11-2008
Lettera aperta agli studenti del Liceo Scientifico "Balzan", e alle loro famiglie.

I docenti del liceo " Balzan" di Badia Polesine ( Rovigo) inviano una lettera agli studenti e alle loro famiglie allo scopo di informarli sulle iniziative prese per protestare contro i tagli del Governo


Carissimi,

nel presentare il Piano dell'Offerta Formativa 2007/2008, il dirigente scolastico del "Balzan", ha scritto :
" Ricerca didattica, molteplici e diverse esperienze personali, un confronto continuo, il controllo sistematico dei risultati per ripensare alle scelte effettuate, il vedere la Scuola non come un parcheggio temporaneo per tanti ragazzi in attesa di lavoro, non come il posto dove si insegna a dire sempre di sì, e nemmeno quello dove gli studenti vengono per dimostrare di essere "i primi della classe", bensì come il luogo dove i giovani sono sollecitati ad aprire la propria mente, dove desiderano venire per il piacere di stare insieme, per il gusto di apprendere, per ... capire la vita.

Tutto ciò ha ispirato, ha prodotto e tuttora guida il nostro modo di lavorare ... "

Questa è la scuola in cui crediamo, una scuola capace di far crescere i giovani, di prepararli alla vita, di far acquisire loro gli strumenti necessari alla costruzione di un futuro degno di essere vissuto.

Per tale motivo noi insegnanti del " Balzan" abbiamo deciso di partecipare alla protesta, già intrapresa da docenti e studenti di molte università e scuole italiane per dire NO ai recenti interventi normativi del settore scuola, provvedimenti che, a nostro avviso, non scaturiscono da un serio esame dei bisogni della società e dei giovani di oggi, ma hanno solo lo scopo di ridurre la spesa; lo stiamo facendo, e lo faremo, sia tramite iniziative individuali (come l'adesione allo sciopero del 17 o del 30 ottobre...) che insieme.
Come prima iniziativa abbiamo concordato di bloccare le "uscite" ( viaggi d'istruzione di uno o più giorni, stage, scambi, sopralluoghi, visite aziendali, artistiche, scientifiche ecc...) e tutte le attività proposte da enti, associazioni, istituzioni esterne al "Balzan" che richiedano i nostri studenti come "pubblico".

Sappiamo che voi ragazzi fantasticate sulla "gita" sin dall'inizio di ogni anno scolastico, e ci dispiace decidere di non concretizzare questo vostro sogno, ma abbiamo capito che toccare interessi economici, quali quelli che ruotano attorno a queste attività, potrebbe essere una strategia " vincente".

Avremmo potuto decidere di tagliare tutte le attività dell'ampliamento dell'offerta formativa, ma non ce la siamo sentita di limitarci al lavoro definito "obbligo di servizio", pertanto continueremo a dedicarci a voi con passione e competenza, lavorando come sempre molto di più del dovuto.

Sicuri della vostra comprensione vi salutiamo con affetto.

Gli insegnanti dell'Istituto Superiore Liceo Scientifico " E. Balzan" di Badia Polesine (RO).

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 donato deserti    - 24-11-2008
E' giusto continuare la protesta per dimostrare che non accettiamo passivamente le mannaiate alla scuola. giustissimo trovare forme di lotta che tocchino gli interessi economici che girano intorno alla scula e perciò efficaci.
La scelta di informare alunni e genitori, inoltre, evidenzia ancora una volta la civiltà e l'alto senso di responsabilità della categoria, ma dubito che la protesta sarà condivisa e compresa, soprattutto in questa regione in cui il nostro lavoro e il lavoro statale in genere è visto come "fannullaggine" privilegiata. noi a valdobbiadene, per esempio, non abbiamo ricevuto nessuna parola di solidarietà o di sostegno da nessun alunno o genitore ( non è polemica personale, ma contributo alla verità dei fatti)