Dopo le innumerevoli manifestazioni di piazza, la gente, e gli studenti continuano a manifestare purtroppo solo a livello universitario, la scuola di base ha troppe difficoltà per procedere nella protesta nonostante il disastro messo in campo dalla "riforma del piffero".
Vediamo quali sono i numeri: non è previsto più il tempo pieno, bensì un doposcuola di tipo ricreativo fino ad un massimo di 10 ore settimanali che si potrà realizzare solo se si imporranno a tutte le famiglie le classi da 24 ore settimanali.
Un aumento degli alunni per classi: 30 per le superiori e 29 per le scuole medie inferiori, con la possibilità di un incremento del 10%, questo significa arrivare a 33 alunni per classe.
Un maestro unico che dovrà insegnare anche inglese: nel piano programmatico del governo viene previsto un taglio di 11.200 posti (4.000 dal prossimo anno) gli insegnanti specializzati in inglese.
Un corso di 150 ore dovrebbe consentire al maestro unico di specializzarsi nella lingua inglese. Il taglio di 87.000 insegnanti precari che lavorano da anni nella scuola, a questi si aggiunge la mancata assunzione di 75.000 precari già previsti (con copertura finanziaria) nel piano del governo Prodi.
Tutte le affermazioni riguardanti la distribuzione dei soldi solo per gli stipendi 97% vengono smentite dai dati OCSE nella pubblicazione
Education at a Glace, 2007, infatti i dati della spesa corrente per il personale raffrontati con quelli di altri paesi risultano questi: Italia 80,7%; Francia 80,7%; Germania 85,1%; Gran Bretagna 69,7%; media Ocse 80,01. Di conseguenza l'Italia risulta allineata alla media Ocse ed ha una spesa per gli stipendi inferiore a quella della Germania.
Questa "riforma" mira a ridurre il ruolo della scula pubblica italiana. Ultime notizie, sembra che la Lega sia riuscita ad eliminare la soppressione delle scuole con meno di 50 alunni per difendere il proproio elettorato nelle valli. Dov'era all'atto della stesura del documento e perchè continua ad affermare che non ci sono tagli?