Ennio Mosci - 21-09-2008 |
La poesia è carina; peccato che parla solo di una parte dei problemi che affliggono la scuola, a tutti i livelli di. Da tutte le parti, genitori italiani in maggioranza, e dall'estero, si danno pareri negativi sullo stato della scuola italiana; soltanto una minoranza non è d'accordo, come sempre avviene, sia perchè interessata direttamente, sia perchp poco informata. Non intendo difendere Mariastella Gelmini (si difende bene da sola), ma credo sia il caso, anzichè ricorrere a poesiole (carine anche) e a battute più o meno simpatiche, di dare tempo al tempo e vedere quali saranno i risultati. Mai mettersi di traverso prima di sapere come stanno realmente le cose. E, le cose, ancora non lo sappiano come stanno. Saluti |
Andrea Serra - 23-09-2008 |
Gentile signor Mosci, nel suo commento lei afferma che ciò che è importante, oggi, è dare tempo al tempo. Anche io amo i modi di dire e i proverbi. Il suo però non lo trovo utile e calzante. In primo luogo non mi piace dare qualcosa (il tempo) a chi lo ha già (il Tempo). In secondo luogo è proprio del tempo che in relazione alla scuola si parla oggi: meno tempo degli insegnanti, meno tempo a scuola per gli alunni, meno anni di obbligo scolastico.... Come modo di dire preferisco scegliere "Chi ha tempo non aspetti tempo". Mi sembra infatti che non ci sia bisogno di altro tempo per capire dove si vuole portare la scuola. L'esperienza (il Tempo) a questo serve, a saper leggere nei segni di oggi gli accadimenti futuri. Un ultima considerazione. Sono direttamente interessato alla scuola come genitore, insegnante e cittadino, sono informato: L'OCSE afferma che la scuola elementare italiana è una scuola di eccellenza (nonostante tutto), perché allora buttarla via? Le difficoltà che gli alunni, gli insegnanti e la scuola come istituzione vivono quotidianamente, trovano nelle risposte del governo un ottimo ambiente di coltura. Cordialmente Andrea Serra |