breve di cronaca
Da tre Province appello al ministro contro i tagli alla scuola pubblica
Il vostro giornale - 18-08-2008
Una lettera-appello per rivedere i tagli alla scuola pubblica arriverà sul tavolo del ministro dell'istruzione Mariastella Gelmini. E' firmata dagli assessori Carla Siri per la Provincia di Savona, Manuela Cappello per quella di Genova e Anna Maria Mascardo per quella della Spezia. Tre voci unite nell'opposizione al decreto legge 112/08.

"Riteniamo che, pur condividendo la necessità di riforme strutturali del sistema scolastico nel suo complesso, assumere decisioni in merito con un decreto legge, senza consultazioni degli enti locali, parti sociali e associazioni di categoria, non porti ad un'efficiente riforma scolastica efficace e realmente strutturale, indipendente dalle variazioni del quadro politico" sostengono all'unisono Siri, Cappello e Mascardo, sottolineando la necessità di un'analisi territoriale approfondita.

Esigenze peculiari in ambiti territoriali orograficamente diversi, aule di piccole dimensioni e inidonee per ospitare oltre 20-25 allievi, tagli di personale precario di fronte alla crescente popolazione scolastica e l'indotta contrazione dei tempi scuola, fortemente avversata dalla cittadinanza. Sono i problemi che gli enti locali si troveranno ad affrontare con sempre minori risorse disponibili. E' per questo che gli assessori all'istruzione delle tre Province chiedono anche al ministro: "quale senso di responsabilità noi politici riusciamo a trasmettere agli elettori e potenziali elettori se non riusciamo neanche a garantire il diritto allo studio?".

Così spiega Carla Siri, assessore provinciale savonese: "E' grave la situazione che si sta venendo a creare con i tagli che il Governo ha programmato al bilancio della pubblica istruzione anche in Provincia di Savona: solo nella nostra provincia si dovranno ridurre gli organici di 50 insegnanti e 20 collaboratori scolastici con il risultato di dover tagliare le classi a tempo pieno, fondamentali per le famiglie che lavorano, e sovraffollare tutte le restanti".

"Possiamo anche far finta di non vedere - aggiunge Carla Siri - Ma con il prossimo anno scolastico vi saranno meno risorse per gli insegnanti di sostegno con un netto peggioramento del servizio e meno risorse per l'integrazione degli studenti stranieri. Non possiamo pensare ai ragazzi come a 'numeri' da tagliare: si tratta del bene più prezioso per il futuro del nostro paese e dobbiamo garantire alti livelli qualitativi a tutti non solo a quelli che se lo potranno permettere".

"E' un vero attacco alla scuola pubblica - conclude l'assessore Siri - Un sistema apprezzato in tutto il mondo e che nella nostra provincia raggiunge ottimi livelli qualitativi con il quinto posto per servizi scolastici a livello nazionale".


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