L'ora d'aria
Gianfranco Pignatelli - 14-07-2008
Sei malato? Ti diamo gli arresti domiciliari e ti tagliamo pure la retribuzione. E' quanto ha previsto il governo con l'art. 71 del Dl 112/2008. Il malato, recluso dalle 8 alle 20, avrà diritto - come ogni detenuto che si rispetti - solo all'ora d'aria, rigorosamente dalle 13 alle 14. Proprio quando medici, centri di analisi, farmacie e negozi alimentari sono chiusi.

Due anni d'opposizione e due mesi di "buon governo" hanno prodotto i primi illuminanti provvedimenti. Complimenti! Se i cittadini fossero tutti uguali di fronte alla legge (pretesa d'altri tempi, oramai cassata) e ai legislatori spettasse il dovere di essere da esempio, per simmetria, gli assenteisti di camera e senato dovrebbero essere dissolti definitivamente nell'acido e, ai pianisti che li sostituiscono, spetterebbe l'amputazione delle mani.

Ma in Italia anche i fannulloni, si sa, non sono tutti uguali. E poi, vuoi mettere il danno per l'erario causato da un bidello di Pollenatrocchia? Per non parlare dei costi sociali. Vogliamo mettere sullo stesso piano i danni allo stato prodotti dall'assenza del bidello di Pollenatrocchia con quelli prodotti dalla presenza di un onorevole a Roma?

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 carla    - 14-07-2008
L'attacco alla scuola e alla sanità è partito ( non da ora, ma certo questo governo sta agendo in tempi brevi e con una scure affilata ).
E, a mio avviso, il provvedimento di cui si sta parlando, fa parte della strategia di attacco - demolizione della scuola .
Duole constatare che il progetto delle multinazionali e in generale degli imprenditori privati di fare dell'istruzione e della salute un business, trasformando quelli che sono e dovrebbero rimanere dei diritti in merce, si stia concretizzando! Dispiace ancora di più constatare che la popolazione italiana è tenuta all'oscuro ...! Se le cose continueranno così una mattina ci alzeremo e ci troveremo in una Italia (in un mondo) senza più diritti! Non sono pessimista ma realista, vedo, osservo, metto in relazione FATTI.
Sono indignata e dispiaciuta, a volte quasi paralizzata di fronte a quello che sta accadendo.
Con questo spazio che il fuoriregistro ci dà tentiamo di ridurre il danno causato dalla dis-informazione tradizionale.
AUGURI DI CUORE A TUTTI
Carla

 ilaria ricciotti    - 14-07-2008
La dis-informazione è causa di molti mali, la storia ce lo ha insegnato, lo stanno assaporando tutti i popoli del pianeta e ciascuno di noi ha pagato care sulla sua pelle le conseguenze di ciò. Tuttavia c'è molta gente che si fida dei suoi informatori parlanti. Crede ciecamente in loro e per questo si fida, firmando deleghe in bianco. Ed allora diventa molto arduo far capire a tali individui che l'informazione è una ricerca personale e quotidiana, comparata con ciò che altri sostengono.