A quando l'informatizzazione nella scuola?
Francesco Masala - 05-07-2008
Sta finendo la stagione delle domande di trasferimento, sovranumerarietà, utilizzazione e assegnazione provvisoria, centinaia di migliaia, magari un milione, o più, di pagine vengono scritte a mano dai lavoratori della scuola, pagine nelle quali ogni lavoratore deve ogni volta da capo riscrivere la propria vita lavorativa, ricordare e scrivere il numero del DM che ha reso possibile il concorso che poi è stato vinto, gli anni di lavoro in ogni scuola e alcuni altre decine di dati. Il fatto è che tutti i dati che ogni volta vengono richiesti sono in mano all'Amministrazione scolastica. É possibile che ancora si faccia tutto a mano, con costi di tempo per i lavoratori, per gli uffici personale delle scuole, per gli USP (che erano CSA, e prima Provveditorati, che hanno solo cambiato la carta intestata)? Sarebbe così difficile che ogni lavoratore facesse le domande attraverso i computer delle scuole o attraverso la propria casella di posta elettronica (che ormai tutti abbiamo presso il sito del Ministero della Pubblica Istruzione), scrivendo solo le destinazioni richieste, perchè tutto il resto è in mano all'Amministrazione? Sarebbe, tra l'altro, possibile evitare la valanga di ricorsi e la possibilità per qualche furbetto di attribuirsi punti in più per fregare i colleghi, sperando nell'ignoranza sia truffati, che non sono tenuti a conoscere la vita degli altri colleghi, e dell'impossibilità materiale di verificare milioni di numeri da parte dell'Amministrazione. É troppo sperare che spariscano i convegni sull'informatizzazione della PA e appaia in silenzio l'informatizzazione dell'Amministrazione scolastica, con i soldi dei convegni non fatti?

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