breve di cronaca
I docenti precari chiedono le immediate dimissioni del Ministro Gelmini
Forum Precariscuola - 26-06-2008
Le dicharazioni rilasciate dal ministro Gelmini al Sole24ore sono di una gravità inaudita.

Il debito pubblico causato dall'incapacità della classe politica italiana non verrà risanato dalla lotta all'evasione fiscale, dal taglio degli enti inutili, dalla riduzione di superstipendi e manager di Stato; a pagare sarà la scuola pubblica italiana da cui verranno tagliati 190.000 posti di lavoro in 3 anni.
Il ministro Gelmini si dimostra un pupazzo nelle mani di Tremonti, che controllerà l'effettiva attuazione dei tagli facendole da "tutore"; questo fatto rende ridicoli i continui richiami alla meritocrazia di cui la Gelmini si riempie la bocca.
Il governo ha gettato la maschera: il suo unico obiettivo è tagliare gli organici per risparmiare sugli stipendi degli insegnanti a scapito della qualità della didattica: emblematica e ridicola la riproposizione del maestro unico per le scuole elementari che tutte le ricerche pedagogiche giudicano meno efficace del modulo con 3 maestre.
Il taglio dei posti avrà conseguenze drammatiche sulle scuole: le classi saranno di 35, 40 alunni con la totale impossibilità di fare lezione in totale spregio alla legge sulla sicurezza 626; le famiglie dovranno fare fronte a tutte le spese: già adesso in molte realtà sono costrette ad autofinanziarsi per comprare il sapone ed addirittura la carta igienica.
Gli insegnanti precari perderanno il lavoro, ma il ministro Gelmini ha pronta una soluzione che dimostra il suo totale disprezzo nei confronti della categoria: "Mi piacerebbe parlarne col sottosegretario al Turismo perché una parte di queste persone potrebbe avere un'opportunità di lavoro in un contesto di rilancio del sistema Paese".
Insomma gli insegnanti precari si sono laureati, abilitati, specializzati con corsi di formazione professionale, hanno fatto la gavetta per anni per sentirsi consigliare da un inesperto ministro trentacinquenne di fare le guide turistiche o gli animatori nei villaggi vacanze...
La proposta è vergognosa e ridicola visto che viene da un ministro che non ha alcun titolo e competenza specifica per occupare un posto così importante.
Sullle immissioni in ruolo il ministro ha fatto solo vaghe promesse senza prendere impegni precisi: "Nei prossimi giorni ci saranno immissioni in ruolo, ma preferisco non dare cifre".
Vorremmo ricordare al ministro Gelmini, dottore in legge, che il Parlamento italiano ha votato nel 2006 la Finanziaria che prevedeva un piano triennale di 150.000 immisioni in ruolo di cui è stata effettuata solo la prima tranche di 50.000 immissioni: la legge deve essere rispettata da tutti, anche dai ministri!
Caro ministro Gelmini, ha un unico modo per recuperare la dignità umana e politica che il suo appoggio al DPEF ha definitivamente cancellato: dia le sue dimissioni, immediate ed irrevocabili.
Perderà la poltrona, riconquisterà la stima del mondo della scuola che altrimenti perderebbe in modo irrevocabile!
E si ricordi: senza dimissioni avrà una opposizione durissima: nelle graduatorie sono iscritti circa 300.000 docenti precari.
Queste persone non si faranno cacciare così facilmente, non si faranno buttare via dopo essere stati spremuti come limoni quando servivano al buon funzionamento delle istituzioni scolastiche.
Caro ministro, ci dia retta: si dimetta subito e lasci la scuola pubblica nelle mani di qualcuno che ne abbia veramente a cuore il futuro.

I PRECARI DELLA SCUOLA
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