Piccola proposta di riforma
Francesco Masala - 09-06-2008
Ipotizziamo un quadro orario settimanale di questo tipo: materia A 8 ore, materia B 6 ore, materia C 4 ore, materia D 4 ore, materia E 4 ore, materia F 2 ore, materia G 2 ore, materia H 2 ore, materia I 2 ore, per un totale di 34 ore.

Ipotizziamo i voti di fine d'anno: materia A 4, materia B 6, materia C 5, materia D 5, materia E 7, materia F 8, materia G 7, materia H 6, materia I 7; la media aritmetica è 6,11. Se facessimo la media ponderata, che tiene conto del peso delle materie, il risultato sarebbe 5,06.

Con una piccola riforma di questo tipo, l'adozione della media ponderata in sostituzione della media aritmetica usata oggi, a costo zero, si avrebbe un grande risultato: premiare i ragazzi seri e onesti e scoraggiare i furbi, che tralasciano le materie "pesanti", che oggi valgono come quelle "leggere", per esemplificare, tanto 10 in latino e 6 in educazione fisica valgono esattamente come 6 in latino e 10 in educazione fisica.

Quando un comportamento furbo viene premiato, il livello medio si abbassa, se un ragazzo ha dei dubbi su come comportarsi opterà per il comportamento che gli fa ottenere maggiori risultati col minimo sforzo.
Se la scuola insegnasse che a maggiori sforzi corrispondono maggiori risultati e a minori sforzi minori risultati, gli studenti tutti avrebbero un insegnamento che non potrà che far migliorare nel tempo la società tutta.

Rispondo all'unica obiezione, cioè a quelli che dicono che tutte le materie sono uguali, con queste due contro-obiezioni:

1) non c'è maggiore disparità che quella di fingere uguali cose diverse, infatti nella vita chi lavora otto ore guadagna il quadruplo di che lavora solo due ore (questo vale per gli studenti);

2) non è vero che si discriminerebbero gli insegnanti che hanno poche ore, perché in realtà oggi un insegnante che ha nove classi (2x9=18 ore settimanali) contribuisce a determinare il destino dei ragazzi di nove classi, mentre chi ha tre classi (6X3=18 ore settimanali) contribuisce a determinare il destino dei ragazzi di solo tre classi.

Con la media ponderata un insegnante "vale" il numero di ore che insegna.
Se esistono colleghi, e non solo, che condividono queste considerazioni, perché non lavorare per fare questa piccola grande riforma?

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 VIrginia Mariani    - 09-06-2008
Sono molto molto d'accordo (forse perchè insegno Lettere e... ecc. ecc.), ma come possiamo fare? Non dovrebbe essere una riforma ministeriale?

 Francesco Masala    - 10-06-2008
Cara Virginia, credo anch'io che dovrebbe essere una riforma ministeriale, però bisognerebbe chiederlo e pretenderlo. Come fare non so bene neanch'io, magari una petizione online, o un sito che diffonda e sostenga la proposta, nella scuola la cosa più facile è lasciare tutto com'è, l'inerzia è la forza più potente del mondo; speriamo che qualcuno che legga la proposta, e la condivide, possa dare qualche idea su come portarla avanti.

 Antonio Budruni    - 15-06-2008
Letta così, la proposta appare interessante, a costo zero e anche di facile applicazione. Il problema è che, a oggi, non abbiamo conoscenza delle possibili obiezioni insormontabili (giuridiche, etiche ecc.)
Un'idea potrebbe essere quella di provare a tastare il terreno tra i colleghi, proponendo all'o.d.g del primo Collegio dei decenti di settembre questa proposta e vedere come viene accolta dagli "addetti ai lavori". Se la proposta venisse accolta, i collegi dei docenti potrebbero, strutturati in rete, presentare una formale deliberazione al governo attraverso le organizzazioni sindacali o con una petizione sottoscritta da migliaia di firme.

 Giorgio Dellepiane Garabello    - 15-06-2008
«Follie, follie, follie» (da La Traviata).
La dignità del sapere è uguale per tutti gli indirizzi disciplinari, almeno questo dovrebbe essere palese, a scuola e non solo: stupisce che dei docenti per primi non lo sottoscrivano.
La mia esperienza scolastica vede anche quest'anno allievi promossi con 7 materie «non sufficienti», dove all valutazione del merito si sostituisce il riconoscimento del dato di fatto: con gli attuali "curricoli" è inutile la ripetenza per certi ...soggetti.
Dico una banalità: il sapere non può essere inculcato a forza, e nemmeno per stanchezza (eppure ci sono allievi che ripetono 3 volte la medesima classe!).
Il Consiglio di Classe, formato fino a prova contraria da persone libere ed intelligenti, ha tutti gli strumenti disponibili per valutare se è il caso di premiare oppure no eventuali "furbi", lasciamo perdere medie aritmetiche che sono suggestive e suggeribili soltanto in un film del genere "La sexyprof di...".

 Barbara Dalla Villa    - 15-06-2008
Beh....la trovo una proposta geniale!!!

 Renato Cavedon    - 15-06-2008
Se procediamo per paradossi vi propongo questo:

Ipotizziamo i seguenti voti di fine d'anno: materia A 8, materia B 8, materia C 7, materia D 6, materia E 6, materia F 5, materia G 4, materia H 4, materia I 4; la media aritmetica è 5,77. Se facessimo la media ponderata, che tiene conto del peso delle materie, il risultato sarebbe 6,52.
Ma promuoveremmo uno con tante insufficienze gravi?
Certo il problema esiste, soprattutto quando la media matematica si traduce in crediti nel triennio delle superiori.

 Giovanni Capuccio    - 15-06-2008
e perchè dobbiamo fare la media? Prima la media non esisteva e le cose andavano bene lo stesso, adesso esiste la media e ci accorgiamo che quella ritmetica è meno onesta di quella ponderata, ma così di questo passo, bisognerà fra poco usare il bilancino per dire se un ragazzo va o non va. Ben vengano o ritornino gli esami di riparazione. Io ho sempre studiato d'estate da ragazzo e non sono morto E ho fatto anche il preside. Giovanni Cappuccio

 domenica tuttoilmondo    - 16-06-2008
l'idea potrebbe essere buona fino al punto in cui non cominciamo a parlare di specificità delle materie ma di "valore" il valore di ogni disciplina è proporzionale
al"valore" che dà l'insegnante stesso con l'amore per il proprio valore se poi vogliamo ancora il vecchio e obsoleto distinguo tra cose di seria A e serie B !!!!!!
non facciamo del razzismo scolastico!io.Insegno educazione fisica e nerlla valutazione mi ritrovo sempre in linea con la valutazione di altre materie anche quelle più pesanti spesso perchè gli insegnanti
stessi non fanno nulla per renderle gradevoli
forse si potrebbe togliere l'educazione fisica dalla media aritmetica e l'insegnante poterbbe esprimere un giudizio globale dell'alunno dato che spesso
la nostra conoscenza degli allievi è più approfondita
per le profonde implicazioni psico-fisiche del
lavoro motorio !

 xyz    - 17-06-2008
Ma stiamo scherzando??? A proposito delle medie il problema è ben più serio. Avete mai fatto un consiglio di classe? Avete mai guardato i tabelloni di classi parallele con insegnanti diversi?
Vi faccio un esempio tratto dalla vita reale:
il collega X di greco e latino, svolge il programma con rigore gesuitico usa la scala da 1 a 10 con la soglia di sufficienza con il 90% del compito esatto;
il collega Y di una cosiddetta "terribile" classe parallela svolge il programma con molta tranquillità, non lo termina e attribuisce la sufficienza con il 50%.
6,3 la media dei voti del professore X , 7,5 media dei voti del professore Y.
Come applicate in questo caso la media ponderata?
Il problema, se mai, è l'applicazione di un criterio di valutazione uniforme almeno all'interno della stessa scuola.

 quirino pelosi    - 17-06-2008
La proposta è indubbiamente interessante ma il problema è che molti italiani si ritengono furbi.. la scuola è solo lo specchio di una società dove valgono poco i normali principi di giustizia. E' vero poi che sono gli stessi Consigli di classe che, forse per paura falsa demagogia o anche solo per abitudine, premiano determinati comportamentii.

 Alessio S.    - 20-06-2008
Alla fin fine è vero: il gran problema è che il sistema scolastico, nell'evoluzione degenerativa degli ultimi anni, ha assunto priorità "altre": acchiappare più "clienti", ricorrendo anche a politiche "buoniste", che ci sarebbero comunque anche con la tua proposta...
Il problema è, difatti, un altro: la svalutazione della cultura e delle competenze, e il sistema di "deroghe" e giustificazioni assurde e improponibili al mancato studio ed al basso rendimento, che è subentrato credo in seguito alla abolizione del miglior deterrente: rimandare a settembre chi durante l'anno non aveva studiato abbastanza da raggiungere una sufficiente preparazione, costringendolo a dimostrare che, con altri due mesi di studio estivo, aveva "riparato"...

Al massimo, proporrei, si potrebbe ritornare a quel sistema, sostituendo i costi delle ripetizioni con l'assistenza dei docenti della scuola (ad esempio di un'altra sezione, pe evitare che lo stesso docente debba riproporsi con studenti che ha rimandato) costringendoli ad organizzare corsi di qualche settimana per tutto il mese di luglio o ad agosto: del resto, lo stipendio ci viene pagato, e noi docenti potremmo pianificarci le ferie come tutti gli altri dipendenti pubblici: non potendo contare su oltre un mese pieno (liberiamoci di questo falso privilegio!), ma sulle sole settimane in cui non si tengono i corsi (da noi pianificati nel rispetto di alcuni vincoli)

 Francesco Masala    - 28-06-2008
Provo a discutere qualche obiezione.
1) i problemi sono altri -la mia proposta non vuole risolvere gli altri problemi, ma solo uno, la media
2)tutti i docenti usano criteri di voto differenti - la proposta considera questo punto come un dato, vuole solo cambiare il metodo di calcolo della media
3)c'è del razzismo verso le materie "piccole", non si considera l'amore che ogni docente mette nel suo insegnamento, ecc. ecc. - semplicemente nella proposta si dà un peso, faccio un esempio: quando nel calcolo Istat sul costo della vita il "valore" dei fiammiferi o del sale hanno un peso diverso da quello dell'affitto o della benzina, nessuno dice che fiammiferi e sale non servono, ma solo gli si dà un peso, nessuno di noi direbbe che l'aumento di prezzo del 10% dei fiammiferi o della benzina incidono nella stessa misura sul nostro bilancio, chi lo dicesse verrebbe preso per uno poco esperto dei numeri e della vita
4)perchè fare la media?- nella proposta si dice solo che finchè si fa la media quella ponderata è meglio di quella aritmetica, far sparire la media d'un colpo creerebbe problemi, per es. come calcolare il credito per l'esame di stato, per le borse di studio, ecc., è infinitamente più semplice cambiare sistema di calcolo della media che farla sparire.
5)ci sono casi in cui gli studenti studiano le materie "pesanti" e non quelle "leggere" - in 22 di insegnamento ho visto che succede il 2-3% delle volte, mi/vi chiedo, fra un sistema che vuole correggere i comportamenti del 98% degli studenti e, in alternativa,uno che ne svantaggia il2%, quale sarebbe meglio dal punto di vista generale?
6)il consiglio di classe è sovrano - nella mia scuola capita che il collegio dei docenti decida che chi ha due 3 e due 4, debba ripetere l'anno, poi capita che, a volte, il consiglio di classe "sovrano" decida che i due 4 si portino a 6 e che i 3 passino uno a 4 e uno a 5, e fatto il miracolo, mentre un altro consiglio di classe "sovrano"decida di non promuovere un alunno nelle stesse condizioni, cosa è giusto non so, ma lasciare il destino del ragazzo alla bravura "politica" di un docente o alla debolezza di altri, di quel consiglio di classe, non mi sembra giusto.

Spero di essere stato chiaro.