Pubblica o no?
Emanuela Cerutti - 30-05-2008
Se il Ministero di viale Trastevere sarà per un'Istruzione pubblica o meno non è ancora chiaro.

A oggi il portale per l'autonomia e l'innovazione ha conservato l'url www.pubblica.istruzione.it, e il logo sulla stringa in alto lo conferma. I complementi di specificazione del Ministero risultano però "dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca" e, nelle proprietà generali, la home page risulta chiamarsi MIUR.
MPIUR sarebbe effettivamente impronunciabile.

Del Ministro (del MIUR), stando sempre al suddetto portale, non si sa ancora nulla: lo spazio specifico è in allestimento, nonostante il giuramento risalga a venti giorni fa. Giuramento espresso dalla formula rituale prevista per tutti i nominati: "Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell'interesse esclusivo della nazione".
Niente neppure sui collaboratori.

I comunicati, poi, sono essenziali e generali:

 il 21 maggio Gelmini "esprime particolare soddisfazione per la decisione del Consiglio dei Ministri di non procedere ad alcun taglio nel settore strategico della ricerca." E' il Ministero tutto che, subito dopo, ci rassicura: " la manovra complessiva messa a punto dal Governo, seppure all'interno del contenimento della spesa pubblica previsto dal nuovo esecutivo, consente di far fronte a tutti gli impegni già assunti verso il mondo della scuola e dell'università". Altro non si sa e neppure si potrebbe, visto che Tremonti non chiarisce ancora quali settori saranno interessati dai tagli, manomorta pubblica a parte.
 Il 22 maggio Gelmini, copromotrice della manifestazione "Palermo, 23 maggio 2008: dal Maxiprocesso ad oggi" accoglie la nave della legalità e visita i giardini della memoria. E' la stampa a riportare le sue parole contro la mafia, in modo purtroppo frammentario. Così non riusciamo a capire fino in fondo il suo invito a reintrodurre l'educazione civica nella scuola, visto che tale insegnamento è presente nelle attuali indicazioni per le elementari e le medie.
A meno che il Ministro si stia interrogando sulla riflessione di Luciano Corradini: "Chi voglia ricostruire storicamente le vicende scolastiche dell'educazione civica, potrà notare che i termini con cui essa viene giustificata nei programmi scolastici variano nel tempo, ma sostanzialmente esprimono una costellazione di valori non facilmente disgiungibili: essi vengono espressi con termini che vanno dall'etico al civile, al civico, al sociale, al societario, al politico, al democratico, al costituzionale. La "regressione" dal democratico al civile (dai Programmi Falcucci alle Indicazioni Moratti) indica l'attenzione alle premesse di ordine antropologico, etico e culturale, spirituale e comportamentale, da cui dipende anche la qualità della nostra democrazia".
Ma occorrerebbe spiegarlo meglio.

La laconicità dipenderà dal naturale bisogno di tempo, necessario per entrare in un mondo nuovo, oppure da lavori in corso?

Effettivamente nell'elenco dei "Ministeri", quello, unificato, dell'"Istruzione, Università e Ricerca" fa riferimento a due siti, per il momento separati. E uno dei due, il primo nell'ordine, è un filo più aggiornato. Si chiama anche lui MIUR, ma forse c'è una I in più, visto che l'Istruzione, più o meno pubblica, sta da un'altra parte: e poi MUR rappresenterebbe meglio il muro che il settore della ricerca dovrebbe alzare a difesa della nostra povera economia. Certo che l'Università non nasce dal nulla, ma insomma, gli acronimi sono acronimi. Comunque sia, lì del Ministro appare la foto e una schematica scheda informativa, del Sottosegretario idem, con qualche dettaglio in più, dello staff l' organigramma organizzativo

Probabilmente, quindi, una cosa alla volta, semplificazione permettendo, anche se il filo è sottile.

Nell'era della conoscenza, dell'alta velocità e dei ponti che stringono gli stretti, però, alle difficoltà tecniche è difficile credere e le domande si affollano, negli spazi reali e virtuali.
Non c'è tempo per rilasciare e pubblicare ufficialmente una dichiarazione che stigmatizzi i fatti della Sapienza? Non c'è tempo per spiegare il non inserimento, tra le "Norme per l'accesso degli studenti stranieri ai corsi universitari nel triennio 2008-2011", di quelle che riguardano gli studenti non comunitari, non equiparati o non cinesi? Non c'è tempo per due parole due sulle prossime intenzioni?
Può bastare sapere che il Ministro chiede rapporti al Rettore? O che le prossime iscrizioni non sono ancora chiuse? O che le vacanze sono ormai alle porte?

Meno male che i dipendenti pubblici di tempo e di pazienza, ne hanno, col poco che lavorano. E che gli insegnanti attendono ogni volta di capire in che carrozzone stanno, per via del diritto a ridurre la distanza tra luoghi decisionali e luoghi di azione.

Il fatto è che la parola "pubblico", comunque la si giri, fa acqua; a meno che si tratti di audience.

interventi dello stesso autore  discussione chiusa  condividi pdf

 E.C.    - 31-05-2008
Un ps. Successivamente alla pubblicazione dell'articolo è apparso un nuovo comunicato: "Scuola, Gelmini: insegnamento dell’educazione ambientale
strategico per il futuro del nostro Paese"
. Esprime la convinzione "della necessità di valorizzare all’interno della nostra scuola lo studio dell’educazione civica che comprende anche l’educazione ambientale. Alla luce della tragica emergenza rifiuti che ha colpito la città di Napoli e la regione Campania, è necessario sviluppare progetti didattici che diano la possibilità agli studenti, soprattutto di questa regione, e sin dalla scuola primaria, di approfondire queste tematiche fondamentali per il futuro del nostro Paese”. .
Speriamo che diano più frutti di questi.

 Francesca Sorrentino    - 01-06-2008
Per quanto mi riguarda, nessuna opinione pregiudiziale. Certo, però, che finora il nuovo ministro ha brillato per latitanza e silenzio.

 oliver    - 04-06-2008
Dopo che gli ex arcobaleno hanno votato nel nord compatti la lega, il nostro ministero rischia di essere separato tra nord, centro e sud, potrebbe addirittura diventare compartimentale per vallate con specifiche attenzioni alle "lingue" parlate tra i bergamaschi i bresciani ecc. Immaginare di trovare il ministero dell'Istruzione come struttura laica di uno stato che è provincia dello stato vaticano è un utopia. Ti informo che nell'incontro che si avrà tra il berlusca presidente "della provincia", e il capo della chiesa cattolica e quindi capo della provincia italiana si dovrà decidere 1 - il ritorno alla non possibilità di procreazione come tutto il resto del mondo civile ed evoluto; 2 - soldi alle scuole cattoliche perchè sono state individuati problemi di acculturamento nelle scuole pubbliche. Ti invito cordialmente a non preoccuparti per la non chiarezza della dicitura siamo tornati ad essere un popolo evoluto e compatto in attesa di indicazioni a piazza venezia.