Requiem per gli studenti
Andrea Tornago - 20-05-2008
La pagella scolastica non mancherà a nessuno. Nel 1926 costava cinque lire ed era stampata dal Poligrafico di stato, Letizia Moratti l'ha aggiornata alla scuola dell'«autonomia» affidandola alle stampanti d'istituto. Ora il ministro Brunetta ha deciso che sarà solo un documento informatico e il senso di leggerezza è unanime: otto milioni di pezzi di carta in meno ogni anno, semplificazione, innovazione. Benvenuta tecnologia. Ma non sarà solo la pagella di fine anno a finire su internet: dalle prove scritte alle singole interrogazioni, dal registro di presenze e assenze alle note di condotta, l'intero sistema di valutazione verrà informatizzato. Tutto in «tempo reale», aggiornato giorno per giorno, anche più volte nel corso della stessa mattina. Una password segreta darà a tutti i genitori il potere di entrare in ogni pertugio della vita del figlio sbandato, scansafatiche, bugiardo e ingrato. Che risponde male senza motivo, si ostina a non raccontare, a non collaborare. «È l'adolescenza» e ci siamo passati tutti. Poi si cresce. I genitori lo sanno, ma intanto un'adolescenza schedata semplifica la vita.
In un paese sfigurato presidi e sindacalisti benedicono l'avvento del nuovo, preoccupati solo dalla privacy e dal dilemma se ogni famiglia abbia almeno un computer. Pari opportunità, privacy. Presidi, insegnanti e famiglie. Al funerale della pagella presenziano tutti contriti e colmi di nostalgia, ma non è il pezzo di carta che se ne va, a listare la scuola a lutto. Sono gli studenti, ad essere definitivamente eliminati. Schiacciati dal controllo incrociato della scuola e della famiglia, scompariranno anche formalmente come soggetto e saranno relegati ad oggetto esclusivo del controllo e della sorveglianza, denudati e attraversati dalle pratiche di un potere microfisico e tecnologicamente potenziato fino ai limiti dell'onnipotenza. Un panóptikon popolato da occhi umani ed elettronici, videocamere di sorveglianza, varchi d'accesso e d'espulsione, registri informatici che corrono sulla fibra ottica. Quarant'anni dal 1968, la ricreazione è finita.



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