Caro Beppe,
siamo un gruppo di docenti precari che ti scrivono per esporre la loro difficile situazione.
I docenti precari, molti dei quali hanno più di 45 anni e più di 15 anni di servizio, vengono assunti a settembre per essere licenziati a giugno, non hanno scatti stipendiali di anzianità essendo sempre pagati come neoassunti, hanno molti meno diritti dei docenti di ruolo per quanto riguarda ferie e malattie, sono penalizzati rispetto agli insegnanti di religione, materia facoltativa, ormai quasi tutti di ruolo e che da precari hanno diritto ad aumenti quadriennali, devono ogni anno lasciare la loro classe e la loro scuola per ricominciare tutto daccapo senza alcuna possibilità di svolgere un lavoro continuo.
Ci troviamo spesso a lavorare in scuole di "frontiera", quelle non gradite da tanti docenti: è sempre più difficile sostenere l'importanza della cultura, dello studio, dell'impegno in una società in cui contano solo i sodi, i vestiti firmati, le macchine di grossa cilindrata.
Siamo convinti che una scuola veramente di qualità non possa avere il 20% di personale precario che ogni anno cambia scuola, preside, alunni e genitori con cui rapportarsi; che non si possano avere ministri, di destra o di sinistra, che sono medici o imprenditori senza alcuna conoscenza dei problemi specifici del comparto scolastico, che la stampa dovrebbe finirla di criminalizzare tutti i docenti italiani per episodi dovuti a pochi irresponsabili.
Pensiamo che sia necessario tornare ad investire nella formazione e quindi smetterla con i vergognosi tagli agli organici che comportano classi sovraffollate in cui è difficile fare lezione, che non sia giusto penalizzare gli studenti più deboli, quelli già svantaggiati dalla vita, con la riduzione degli insegnanti di sostegno. Bisogna finirla con i tagli ai finanziamenti delle scuole: sono pronti tutti ad accusare i docenti di non fare bene il loro lavoro, ma nessuno dice in che condizioni sono le scuole italiane, soprattutto al sud: manca il materiale, le aule sono in condizioni pietose, i laboratori fatiscenti, se si assenta qualche collega molti dirigenti obbligano gli altri insegnanti a dividere gli alunni nelle diverse classi...in alcune realtà i docenti sono costretti perfino a comprare il sapone liquido con i soldi del loro stipendio!
Vogliamo regole chiare, eque e trasparenti per il futuro reclutamento degli insegnanti e non la vergognosa chiamata diretta da parte dei presidi proposta dal centrodestra che introdurrebbe criteri clientelari e nepotistici nella scelta dei docenti con il risultato di far lavorare solo i parenti e gli amici dei dirigenti scolastici.
Il futuro per noi è incerto, ma il dispiacere più grande è il disagio nel dover spiegare agli studenti ed alle loro famiglie che il prossimo anno non saremo più con loro per motivi legati solo all'assurdità del sistema e alla volontà del mondo politico di farci rimanere precari.
Dalla politica abbiamo avuto molte promesse sulla nostra stabilizzazione, ma le parole non bastano, ci vogliono fatti concreti!
Pochi giorni fa abbiamo subito una beffa atroce: la Finanziaria del 2006 prevedeva un piano triennale di 150.000 immissioni in ruolo che avrebbero dovuto risolvere il problema del precariato nella scuola.
Le prime 50.000 immissioni sono state effettuate nel 2007 e siamo stati a più riprese
rassicurati, sia dal
viceministro Bastico sia dal
ministro Fioroni, sul fatto che il governo Prodi avrebbe firmato la seconda tranche di immissioni in ruolo prima dell'insediamento delle nuove Camere.
Questa promessa è stata disattesa e la firma del decreto che avrebbe autorizzato le assunzioni rinviata al nuovo governo che potrebbe anche bloccare tutto, nonostante sia stata già prevista la copertura finanziaria del provvedimento. Ci chiediamo che senso abbia educare i nostri studenti al rispetto delle regole quando abbiamo dei governi che non attuano le leggi votate dal Parlamento.
Chiediamo la tua solidarietà ed il tuo aiuto per rendere visibili le nostre ragioni; chiediamo al nuovo governo di attuare al più presto la seconda tranche di 50.000 assunzioni previste dalla Finanziaria 2006: nei mass media attuali, asserviti totalmente al Potere, il nostro disagio ed i nostri problemi hanno molto meno spazio dell' ultimo fidanzato delle veline.
Un abbraccio
Alcuni dei 200.000 precari scolastici in attesa di stabilizzazione
da www.scuolanostra.it
ilaria ricciotti - 04-05-2008
|
A proposito di questo signore, come è possibile che, a detta dei giornali, guadagni milioni e più di euro ogni anno? Questi lauti guadagni derivano dal fatto che riesce a riempire le piazze con i suoi v-day o da qualche altro mestiere? Se sì quale?
I suoi sostenitore potrebbero cortesemente farci sapere?
Grazie a chi lo farà. |
Maria Zammitti - 05-05-2008
|
Spero che Grillo possa accogliere e dare eco ai problemi del precariato scolastico, lui si fa sentire ed ascoltare, lui è visibile in ogni caso, spero davvero che possa dare prova della sua sensibilità anche su questo tema drammatico. |
Elena fait - 05-05-2008
|
La lettera mi sembra sacrosanta. Perchè a Beppe Grillo? Vorrei una risposta. |