breve di cronaca
La campagna mondiale educazione e il record di una settimana di lezioni consecutive
La tecnica della scuola - 24-04-2008
E' l'iniziativa che dal 21 aprile, fino a domenica 27, metteranno in atto insegnanti, organizzazioni umanitarie e gruppi comunitari, sostenuti da associazioni e sindacati per attirare l'attenzione sull'ancora altissimo numero di individui privati delle nozioni minime scolastiche: ogni insegnante, durante la sua mezzora di lezione, avrà anche il compito di invitare in classe un politico per chiedergli un impegno fattivo. L'Italia in azione il 23 aprile.

Entrare nel Guinnes dei primati per rivendicare l'accesso all'istruzione per ogni essere umano: è questa l'iniziativa che a partire dal 21 aprile, fino a domenica 27, la Campagna mondiale per l'educazione - di cui fanno parte insegnanti, organizzazioni umanitarie e gruppi comunitari, sostenuti da associazioni e sindacati - metterà in atto per attirare l'attenzione sull'altissimo numero di individui privati delle nozioni minime scolastiche.

Alternandosi, in tutti i cinque continenti, verranno tenute centinaia di lezioni da mezzora ciascuna cercando così di stabilire il record di lezioni consecutive: ogni insegnante avrà anche il compito di invitare in classe un politico per chiedergli l'impegno fattivo a favore del raggiungimento degli obiettivi oppure, se il politico non sarà presente, di scrivergli una lettera e dei messaggi per sensibilizzarlo e per chiedere un impegno preciso.
Cinque le richieste della settimana-manifesto per l'educazione mondiale: la presa di coscienza dell'importanza di "un'istruzione di buona qualità"; l'indicazione del numero di persone ancora escluse dall'accesso all'istruzione; le ripercussioni dell'analfabetismo sulla vita delle persone.
La no-stop servirà anche ad attuare un'azione di sensibilizzazione e "insegnamento ai politici sull'importanza dell'istruzione e sulla necessità di prendere misure urgenti"; oltre che a svolgere un piano di lezione comune che coinvolga gli alunni di tutte le età e culture diverse ai quattro angoli del Pianeta.
Gli organizzatori del particolare evento citano qualche esempio: in Zambia, la misura media delle classi per insegnanti è di 64 alunni; in Liberia, nelle scuole primarie, 27 bambini per classe utilizzano lo stesso manuale scolastico mentre, in Kenya, Mozambico, Uganda e Tanzania, solo per fare qualche esempio, più della metà dei bambini di 11 anni studiano in classi sprovviste di libri scolastici. Ci sarebbero poi 750 milioni di adulti non ancora alfabetizzati e una donna su quattro ancora senza capacità di leggere e scrivere.
"Gli insegnanti - spiega Lucia Dal Pino, della Cisl Scuola - spiegheranno così, in classe, contemporaneamente in tutto il mondo, il senso e gli obiettivi dell'iniziativa (quella di iscriversi tra i record mondiali); spiegheranno l'importanza e la differenza tra una buona e una cattiva istruzione; informeranno sul numero di bambine, in particolare, bambini e adulti attualmente esclusi dai percorsi dell'istruzione".

In Italia le scuole che hanno aderito all'iniziativa svolgeranno la loro lezione il 23 aprile: mercoledì "gli occhi di insegnanti e alunni - continua Dal Pino - saranno puntati proprio sui politici, sui rappresentanti delle istituzioni locali e delle pubbliche amministrazione. Del resto, nel 2000, a Dakar (Senegal), i governanti di 180 paesi si erano riuniti e avevano fissato sei obiettivi strategici".
Tra questi, innanzitutto, la scolarizzazione di tutti i bambini e ragazzi del mondo entro il 2015 e il dimezzamento del numero degli adulti analfabeti attraverso la realizzazione di un programma di insegnamento per gli adulti. Ma, a otto anni da quel summit mondiale sull'educazione, i passi avanti realizzati sono stati molto pochi.

Alessandro Giuliani

  discussione chiusa  condividi pdf