Oltre la casta
Lucio Garofalo - 29-03-2008
Un facile e sciocco luogo comune, assai diffuso e persuasivo negli ultimi tempi, assegna ai politici il ruolo di "casta" per eccellenza, nel senso più deteriore e spregevole del termine. Non c'è nulla di più distorto e deviante che esaltare una simile mistificazione ideologica, alimentando un pericoloso clima di qualunquismo e di indifferenza anti-politica che è molto più deleterio del male stesso, più nocivo della corruzione e dell'inettitudine dimostrate dalla casta politica. Infatti i cittadini, indignati e disgustati dai loro osceni "rappresentanti", reagiscono con atteggiamenti di esasperata e crescente disaffezione e separazione dalla vita politica. La conseguenza finale, assolutamente fatale per le fragili e monche democrazie liberali, è che la professione politica diviene un appannaggio esclusivamente riservato a cerchie élitarie sempre più esigue e minoritarie, dunque sempre più corrotte e corruttibili dai grandi potentati economici sovranazionali, esenti da qualsiasi azione di controllo esercitabile dalle masse popolari, sempre più estranee e distanti dal "palazzo del Potere".

In tal modo, le finte democrazie occidentali, esistenti solo sulla carta, si riducono ad essere di fatto vere e proprie oligarchie, etero-dirette e controllate da ristretti e potenti comitati affaristici, formati dalle corporation multinazionali, dai padroni incontrastati del capitalismo bancario e finanziario ormai dominante a livello planetario.
Dunque, di caste parassitarie non esiste solo quella dei politici. Non a caso, il termine l'ho scritto con la "p" minuscola, a sottolineare la meschinità e la nullità di questi presuntuosi ed arroganti "esponenti del popolo", veri e propri politicanti da strapazzo, millantatori e ciarlatani. Viceversa, la Politica con la "P" maiuscola rappresenterebbe, in una società diversamente organizzata, la più nobile ed eccelsa attività dell'uomo, che è per sua natura un animale politico e sociale. Invece, nel totale abbrutimento generato dall'alienazione e dallo sfruttamento insiti nell'odierna società capitalistica, nell'imbarbarimento prodotto dalle ferree leggi del mercato, del profitto e dell'affarismo economico privato, in fase di espansione su scala globale, miliardi di uomini sono costretti a vivere nella condizione più brutale e disumana, ridotti allo stato brado: l'uomo è condannato ad essere il più selvaggio e feroce tra le belve.
Pertanto, non sto qui a difendere in alcun modo la casta politica e le inique immunità e prerogative (quasi esclusive) di cui gode, anzi. Tuttavia, ci sono altre caste superprivilegiate e parassitarie, che sono addirittura peggiori, ben più immonde ed immorali.
Si pensi, ad esempio, al clero, soprattutto all'alto clero, che usufruisce di molteplici vantaggi e franchigie assolutamente speciali (quali, ad esempio, l'esenzione da varie tasse, tra cui la vergognosa dispensa dal pagamento dell'ICI sugli immobili ecclesiastici).
Si pensi soprattutto alle colossali rendite e ai benefici goduti dall'alta finanza (leggi "speculazioni in borsa"), completamente detassati, che inoltre causano la rovina di milioni di piccoli ed ingenui risparmiatori. In genere si tratta di semplici ed onesti lavoratori, illusi e adescati dalle potenti "sirene mediatiche" degli investimenti in borsa, alla ricerca di "facili fortune", mentre li attende solo la peggiore delle iatture: il crack finanziario. Le cui vittime non sono i pochi affaristi e speculatori della finanza mondiale, bensì i milioni di piccoli risparmiatori e investitori, ingannati da illusionisti ed impostori che promuovono gli interessi delle banche e delle società finanziarie.
Si pensi, dunque, alle grandi speculazioni borsistico-finanziarie degli ultimi anni che, nel giro di pochi giorni, hanno mandato letteralmente in rovina intere nazioni, interi popoli, addirittura intere regioni continentali come, ad esempio, il Sud-Est asiatico oppure vaste aree dell'America Latina (si pensi al crack argentino di alcuni anni fa). Si pensi alle popolazioni di un continente assai esteso come l'Africa, completamente affamate e dissanguate dallo sterminio alimentare, stremate e stritolate dal ricatto dei debiti, su cui speculano i pescecani e i truffatori dell'alta finanza internazionale.
Si pensi a queste inaudite forme di raggiri e parassitismi generati dall'establishment capitalistico mondiale, un sistema speculativo-finanziario che prospera a spese della stragrande maggioranza del genere umano, un sistema affaristico assolutamente turpe e squallido, che schiaccia e viola i diritti più elementari di miliardi di esseri umani, che stentano addirittura a sopravvivere fino al tramonto.
Altro che parlare di "casta" (per antonomasia) facendo riferimento ai "poveri e piccoli" politicanti di casa nostra!

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 AL    - 15-06-2008
Approvo tutto ciò che Lei ha detto