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Italiani all'attacco: 'vittime civili
Peacereporter - 22-02-2008
Afghanistan - 04.2.2008

Italiani all'attacco: 'vittime civili'
Lo sostiene il governatore di Farah. Nel raid Nato con soldati italiani, secondo la fonte, uccisi donne e bambini


Il governatore della provincia occidentale di Farah, Ghulam Mohaidun Balouch, ha dichiarato questa mattina all'agenzia France Press che "truppe Nato italiane" hanno preso parte all'attacco avvenuto domenica notte nel distretto di Bakwa contro un abitazione nella quale si trovavano alcuni talebani, tra cui un loro comandante locale, il mullah Abdul Manan.
Secondo il governatore, le vittime del raid, condotto con il supporto aereo dell'aviazione alleata, sono otto talebani e almeno due civili: una donna e un bambino, moglie e figlio di uno dei guerriglieri.
Ma il governatore del distretto di Bakwa, Khan Agha, sostiene che le vittime civili dell'attacco italiano sono di più: "Nell'operazione - ha dichiarato - sono state uccise nove persone, tra cui due donne e due bambini. Mullah Manan non è tra le vittime".
Secondo Khialbaz Sherzai, comandante provinciale della polizia, "nel raid sono stati uccisi sette civili, tutti membri di una stessa famiglia, tra cui una donna e due bambini".

Zona di operazione italiana. Nel distretto di Bakwa, nel sud della provincia di Farah, operano le forze speciali italiane della Task Force 45 impegnate nell'operazione Sarissa e, in situazioni di emergenza, i bersaglieri italiani della Forza di Reazione Rapida, dotati di elicotteri da combattimento Mangusta e carri armati Dardo.
Già un anno fa, nel febbraio 2007, le forze italiane presero parte a un'offensiva per la riconquista del distretto di Bakwa.
Lo scorso novembre, sempre nella provincia di Farah, le truppe italiane sono state impegnate per tre settimane nelle operazioni di guerra contro i talebani che avevano conquistato i distretti di Bakwa e Gulistan.

Difesa: ''Falso, ma indaghiamo''. Il comando italiano di Herat si è precipitato a smentire, con un comunicato, le dichiarazioni del governatore della provincia di Farah.
"In relazione alle notizie riportate da un articolo di PeaceReporter dal titolo 'Italiani all'attacco: vittime civili' e ripreso successivamente da alcune agenzie di stampa e giornali on line, il Comando della Regione Occidentale a guida italiana precisa che la notizia è falsa e priva di ogni fondamento. In particolare nessuna unità delle forze armate italiane ha partecipato ad alcuna operazione svolta la scorsa notte nel distretto di Bakwa".
Nonostante le smentite, in serata il ministro della Difesa, Arturo Parisi ha impartito disposizioni allo Stato maggiore della Difesa affinchè venga "accertato nel dettaglio lo sviluppo dei fatti".

Conferme e nuovi particolari. Successivamente, un altro lancio d'agenzia della France Presse, ripreso anche dal sito di Le Monde, riportava le dichiarazioni testuali del governatore della provincia di Farah, Ghulam Mohaidun Balouch. "L'esercito afgano e gli italiani della Forza internazionale d'assistenza alla sicurezza della Nato hanno condotto un'operazione contro una presunta cellula di talebani, riunita nell'abitazione di un comandante talebano di nome Namanat: dieci persone sono state uccise, di cui otto talebani e la moglie e il figlio del comandante".
Il lancio d'agenzia prosegue riportando le dichiarazioni del governatore del distretto di Bakwa, Khan Agha: "Il raid ha causato nove morti, tra cui due donne e tre bambini. Solo uno dei nove era un talebano. Le vittime sono state uccise da colpi d'arma da fuoco". Quindi dalle truppe afgane e italiane, non dalle bombe dell'aviazione Nato si diceva in un primo momento.
Il comando dell'Isaf, aggiunge il lancio dell'Afp, ha dichiarato che indagherà sull'accaduto.

Enrico Piovesana

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