La via è lunga. Un saliscendi tra l'umido di campi intisichiti dal freddo e un velo vischioso d'acqua, fango e liquami che corre sul selciato sotto la suola delle scarpe. Blocchi di cemento, scheletri d'auto, grossi copertoni e un albero di traverso, chiudono la via in cima alla salita. |
Contro tutto questo, contro il diritto di dire no, contro la gente che protesta, si muovono d'un tratto, per una carica brutale, le "forze dell'ordine", braccio armato di istituzioni forti coi deboli e deboli coi forti, com'è abituata a vederle una città che sa di non essere protetta e che è ora aggredita. Manganellate alla cieca, contro le mani alzate in segno di pace, colpi assestati per provocare risposte, violenze che si fanno incalzanti in attesa che finalmente compaia il gruppo coi passamontagna e volino i sassi. Sono queste le immagini che passeranno poi sugli schermi televisivi e sulle pagine dei giornali. Queste, in attesa che ci scappi quel morto che solo dio sa quanto si spera di poter filmare. |
Anna Maria Merlo - 12-01-2008 |
Bravi, voi di Fuoriregistro. Meglio di tanta gente strapagata che ci racconta frottole e s'è venduta l'anima. Questo significa fare informazione. E forse, a questo punto, in uno Stato che diventa di polizia, sarebbe meglio dire controinformazione. |
Barbara Pianta Lopis - 13-01-2008 |
grazie, geppino. Barbara - Napoli |
Renato Cavedon - 13-01-2008 |
Ora si lotta. E' giusto, è sacrosanto. Ma, nel frattempo, il pattume di queste settimane e delle prossime dove lo mettiamo? |
red - 13-01-2008 |
Segnaliamo da Peacereporter uno spezzone di una nota scritta da Alessandro Ursic. (...)"Svolta nell'emergenza rifiuti a Napoli. Gianni De Gennaro, l'uomo scelto da Prodi per porre fine alla crisi, ha capito come far valere anche in Campania la fama di duro guadagnata durante il G8 di Genova: cumuli di monnezza a caso verranno portati nelle caserme di polizia e lì saranno picchiati a sangue, così la prossima volta i rifiuti ci penseranno due volte, prima di riversarsi nelle strade e intasare tutto. Il piano B prevede uno smaltimento in varie fasi. All'inizio, l'immondizia verrà gettata nel Vesuvio: ammorbando il vulcano col fetore, si limita anche il rischio che un giorno si risvegli. Proteste al progetto sono giunte da Amelia, la strega che ammalia, notoriamente proprietaria di una stamberga alle pendici del Vesuvio grazie a un mutuo subprime. Quando lo spazio all'interno del cratere sarà esaurito, si pensa di trasformare in discarica le rovine di Pompei, l'unico luogo in Campania dove non ci sono abitanti che possano opporsi allo smaltimento. Nel caso non bastasse, si pensa già alla “soluzione finale”: erigere un muro alto 100 metri attorno alla Basilicata e gettare tutta la monnezza lì, ché tanto quella regione non ha peso politico. (...)" |
Gemma Gentile - 13-01-2008 |
Grazie di cuore anche da parte mia, Geppino! Non solo hai centrato le vere problematiche di questo dramma, ma hai trovato le giuste parole per descrivere e dare cuore, anima e dignità a questa rivolta che il potere cerca di celare e di infangare quando non può nascondere. Ogni giorno i mass media, ridotti a diffusori di veline, gettano su questa gente, che lotta per non farsi annullare, quel fango che ricopre i loro padroni, responsabili di stragi e sofferenze di popolazioni inermi e pagati per tutelarli. Quando, di fronte al parere di autorevoli scienziati che hanno dichiarato disastrosa e non praticabile la riapertura della discarica di Pianura e a quello dell'Organizzazione mondiale della Sanità su tutta la situazione dello smaltimento dei rifiuti in Campania, nel cui suolo sono state sotterrati illegalmente i veleni di tutto il Nord industriale ed europeo, si risponde militarizzando la regione con un'ordinanza che conferisce pieni poteri a De Gennaro che ha la possibilità di considerare i siti di interesse miltare per cui può imporre, armi alla mano, di sversare dove vuole, anche in deroga alle norme che difendono la sicurezza ambientale e dei cittadini, si può affermare che qualsiasi sogno di democrazia è ormai solo una pia illusione per chi crede ancora alle favole. Ciò che sta succedendo è davvero troppo ed è insopportabile anche per una come me che ne ha viste tante! Come si può accettare di essere trattati come popolo colonizzato? Condivido con Geppino che per fortuna a Napoli si è risposto con la lotta, che però non è solo sua, ma di tutto il Paese. Gemma - Napoli |
Olindo Celani - 15-01-2008 |
Non ti ringrazierò anche se la tua analisi è corretta, perchè? 1 - Dov'era la società civile quando scaricavano rifiuti in discariche non controllate? 2 - Perchè rifiutarre le discariche controllate in atteva di tempi migliori? 3 - Qual è il significato delle aggressioni nei confronti dei pompieri e della polizia? 4 - Perchè rifiutare la costruzione di Termovalorizzatori con continue proteste? 5 - I problemi campani non possono essere scaricati agli altri che in modo intelligente e con grande lungimiranza si sono organizzati sapendo che questo problema può diventare incontrollabile. |
Silvana - 16-01-2008 |
Hai ragione, la situazione "monnezza" non è lo specchio di Napoli, nè della Campania ma di un intero paese che ha una classe dirigente di infimo livello e di inesistente virtù civica. Anche l'affondo su Vespa, sulla patetica ipocrisia mediatica e sulle versioni di regime che offendono intelligenza e sensibilità non solo dei napoletani e mistificano i fatti è condivisibile. Ma per il dopo?Come pensi si possa evitare per il futuro di riprecipitare in questa indecenza non solo igienico-ambientale? Silvana |
Camillo Coppola - 22-01-2008 |
Apologia di reato In questi momenti di catarsi come lo fù piazzale Loreto,mi affiora spontaneo il ricordo pluriventennale dello assessore regionale Ciro Cirillo. Erano i tempi della grande abbuffata post terremoto, dei collaudi dei magistrati,della Nuova Camorra Organizzata di Raffaele Cutolo e del suo ruolo di liberatore dell'assessore regionale. I tempi del processo ad Enzo Tortora e delle brillanti carriere fatte proprio dai quei magistrati. In quelli più recenti la cacciata per Iicompatibilità ambientale di Agostino Cordova, forse per spianare il RISORGIMENTO di NAPOLI ? E' una lotta tra torme di CASTE, chi vince vince l'osso siamo noi. I peggiori e i più subdoli sono quelli che si autodefiniscono RIFORMISTI... Ipocriti. Ma il discincanto renderà la vita diffcile anche a loro. Il tempio è andato a casa dei mercanti. Sui rifiuti occorre una legge di unificazione nazionale,onde evitare l'eccesso di latrocinio. |