breve di cronaca
Togliamo le rughe alla Costituzione
Corsera - 20-12-2007
La richiesta di Napolitano.

Il capo dello Stato: «L'importante è lasciare intatti, conosciuti e amati, i suoi lineamenti fondamentali»



ROMA - «La Costituzione è una signora di 60 anni che presenta assai più valori giovani che rughe. Si possono togliere le rughe dal volto di una bella signora, ed è quello che dobbiamo fare, l'importante è lasciare intatti, conosciuti e amati, i suoi lineamenti fondamentali», ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, inaugurando al Quirinale le celebrazioni del 60/mo anniversario dell'entrata in vigore della Carta repubblicana.

LA CERIMONIA - Con Napolitano nel Salone dei Corazzieri, il ministro per le Riforme istituzionali Vannino Chiti, il ministro della Pubblica istruzione Giuseppe Fioroni e, ospiti d'onore, due deputati della Costituente: il senatore a vita Emilio Colombo e il presidente emerito della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, salutati con un lungo applauso. Ospite anche Andrea Ceccherini presidente dell'osservatorio dei giovani editori, che ha rilanciato la proposta di dedicare in modo più attento l'insegnamento di educazione civica nelle scuole alla conoscenza della Costituzione. Una iniziativa accolta da Napolitano con entusiasmo. «C'è un bisogno nuovo e stringente - ha detto il presidente della Repubblica, di educazione civica e non solo per i giovani o per i giovanissimi, ma per tutti gli italiani. Nella Costituzione sono scolpiti i valori di straordinaria importanza: tra questi quella della tutela e nella difesa del lavoro, chi vive nel lavoro e di lavoro».

IL CONCORSO - Ospiti molti studenti, i vincitori del concorso «La Costituzione vista dai giovani» promosso dall'Osservatorio presieduto da Ceccherini, e che ha dato vita, per iniziativa dello stesso Osservatorio, alla pubblicazione di «un quaderno delal Costituzione» sotto gli auspici della presidenza della Repubblica e del ministero della Pubblica istruzione. Una ragazza di Terni ha preso la parola ed ha ricordato che la sua città è nota per le acciaierie che oggi appartengono al gruppo Thyssen-Krupp, l'acciaieria di Torino dove si è verificato l'incidente che è costato la vita a 6 operai. La ragazza ha manifestato partecipazione e cordoglio ai familiari ed ha aggiunto: «Non si può morire di lavoro, tra l'altro in un posto dove si lotta per non perdere il lavoro. L'articolo 1 della Costituzione dice che l'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro. Dunque dobbiamo avere condizioni di lavoro più chiare e più rispettose del lavoro». Una altro ragazzo, Salvatore Lunetta, di Buddusò, ha parlato del bullismo nella sua scuola e di come la lettura della Costituzione ha aiutato gli studenti ad affrontare il problema. Napolitano li ha ringraziati, incoraggiandoli a studiare, a diffondere e valorizzare la conoscenza della Carta. «Abbiamo davanti un anno di celebrazioni - ha detto - per capire quale creazione straordinaria della sensibilità e della sapienza dei democratici italiani sia la nostra Costituzione. Dobbiamo far conoscere i valori fondamentali che hanno fatto della nostra Repubblica, una democrazia e un presidio della libertà».
Il ministro Chiti ha detto che il paese ha davanti «il compiuto arduo di adeguare la Costituzione ai mutamenti della società, apportando alcune modifiche puntuali, da realizzare con la più larga intesa, senza mettere in discussione i cardini su cui si fonda». Il ministro Fioroni ha invitato ad approfondire lo studio della «Carta», «per rendervi conto direttamente di quanto sia giovane, cioè capace di adattarsi ai mutamenti storici e sociali in atto mantenendo saldi i principi fondamentali. «Vivissimi complimenti» sono stati rivolti dal presidente della Repubblica alle iniziative dei giovani imprenditori.

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