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Altro che tutele e protezioni
mauro artibani - 29-11-2007
Un rito istituzionale recitato a memoria sembra rendere incolume l'incedere degli individui consumatori.
Si, proprio quel rito del consumo o forse la sua rappresentazione sembra farci "panda", ci ficca dentro riserve dove le tutele delle istituzioni danno il meglio di sè nel millantare protezione lasciando un forte odore di fritto che impregna le contrade.

Andiamo al sodo.

Nella pratica quotidiana del consumo viene generato il 70% del PIL: esercizio meritorio.
Gli individui che praticano questo esercizio sono tanti, praticamente tutti e per non farci parlar dietro non mancheremo un colpo.
Si sente dire in giro che "hanno più bisogno i produttori di vendere che noi di acquistare". Bene, acquistiamo lo stesso: non ci facciamo mancare nulla.
Ed ecco il puzzo. Di fronte ad una compagine tanto insostituibile e forte perchè i politici e le associazioni, più o meno no-profit, fanno a gara per proteggerci?
Perchè pululano normative comuniarie nazionali, finanche regionali, che tutelano il nostro esistere; che gareggiano in forza di legge per salvaguardare le nostre virtù, evitare malanni, rifocillare la fiducia?
Già, perchè la nostra forza mostra tanta debolezza, perchè il mercato non prezza questa forza?
Lapalissiano: abbiamo rinunciato all'esercizio del nostro mestiere, abdicato alla gestione della
DOMANDA.

Eccola la nostra debolezza.
Si è consentito ai produttori di farsi carico dei nostri appetiti. Con l'ausilio del marketing e della pubblicità hanno prodotto loro la domanda: a noi non resta che acquistare.
Inverosimile ma vero.
Questo dilettantismo si paga a caro prezzo.
Miscnosciuta la nostra forza si fa a gara allora per soccorrere la nostra debolezza: non è un bel vedere!
Smentiamo gli astanti, diamo spessore professionale alla nostra azione e, di primo acchitto, attrezziamoci a produrre quella domanda tanto cara al mercato.
Questo lascerà segni indelebili sui prezzi, sulla qualità dell'offerta. Rivoli di una neonata CONCORRENZA puliranno il mercato dalle scorie che lo ingolfano.
Rotto l'incantesimo altro che puzzo di fritto. Una gustosa fragranza darà conforto alle nostre narici.
"Non-ti-scordar-di-me" verrà sparso copiosamente da chi ha sottovalutato le nostre prerogative per mendicare la nostra forza e dare espressione politica al nostro ritrovato agio.

Mauro Artibani

professionalconsumer.splinder.com
professioneconsumatore.org


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