Cristina Braila - 21-10-2007 |
Condivido pienamente quello che scrive, Bocchi, ma dubito, seriamente dubito che quelli della "Rosa nel pugno", che lei chiama compagni, e sono giunti a mettersi con ultras del liberismo come i radicali, abbiano mai conosciuto la lezione di Basso, Arfè e si interessino dei suoi parenti partigiani. Se non fosse così, sarebbero immediatamente usciti dal governo Prodi. Lei purtroppo parla di scuola a gente che di scuola non sa praticamente nulla, ma devo dire che in questo quelli della "Rosa nel pugno" sono certamente in buona compagnia. Chi capisce di scuola nel nostro Parlamento? |
Anna Pizzuti - 21-10-2007 |
Tantissimi anni fa un ispettore ministeriale visitò la classe di mia madre, maestra elementare. La prima domanda che pose ai ragazzini fu: “Chi è il più bravo?”. Passato il timore e l’imbarazzo, uno di loro si alzò e rispose, indicando i compagni: “Lui è bravo in questo, lei in questo, lei in quest’altro”. Riuscì a trovare qualcosa per tutti, perché tutti potevano, quotidianamente - stando al racconto di mia madre – mostrarlo e dimostrarlo. Confesso che le ho sempre invidiato, a mia madre, questo suo “merito”, l’unico per il quale, credo, valga la pena di fare questo mestiere, e mi sarebbe piaciuto molto essere al suo posto, in quel momento. Mia madre se ne è andata giovedì scorso, ad ottantacinque anni suonati e, ad accompagnarla, c’erano tanti dei suoi alunni, ciascuno con un episodio da raccontare. Era una donna particolare, che negli anni aveva accumulato manie, fissazioni e un modo di vedere e comportarsi tutto suo. Non badava affatto, ad esempio, al suo aspetto esteriore. Una volta, esasperata per l’ennesimo rimprovero per il modo in cui andava in giro, sbottò: “posso anche uscire con le ciabatte, ma per tutti io sono sempre la maestra Pizzuti, ed è questo quello che conta”. Ho seguito come potevo, in questi giorni, la discussione sul “merito” ; con una cosa sola domanda da porre a chi sovrappone merito ad addestramento ,anche il più complesso: ma ce lo ricordiamo, ogni tanto, che stiamo/state parlando di scuola, e di persone? |
Arnaldo Radovix - 23-10-2007 |
NO! Ho avuto il privilegio di insegnare (privilegio per gli allievi che ho avuto e non per i colleghi che ho avuto) e dissento! Non esiste un uomo perfetto perche' NON conosce la matematica o la fisica e invece lo e' perche' sfarfalleggia friggendo l'aria delle ideologie! Perche' mai un incompetente, che non sa NULLA di come funziona oggi il mondo, nel bene e nel male, ma ha imparato a memoria le declinazioni latine e' una personalita' completa? NON lo e' , e' solo una preda dei vari venditori di fumo. Questo e' l'uomo che la s(q)uola italiana, piena di docenti ignoranti aspiranti a babypensionarsi, ha creato. La conoscenza approfondita di materie scientifiche e della economia permette di entrare, a buon diritto, fra quelli che sanno quali DOMANDE fare al mondo che li circonda e non vivono cullandosi delle risposte dei friggitori d'aria. |
Franco D'Alfonso - 23-10-2007 |
Condivido pienamente quello che scrive, Bocchi, dubito, seriamente dubito che quelli della "Rosa nel pugno", che lei chiama compagni, e sono giunti a mettersi con ultras del liberismo come i radicali, abbiano mai conosciuto la lezione di Basso, Arfè e si interessino dei suoi parenti partigiani. Se non fosse così, sarebbero immediatamente usciti dal governo Prodi. Lei purtroppo parla di scuola a gente che di scuola non sa praticamente nulla, ma devo dire che in questo quelli della "Rosa nel pugno" sono certamente in buona compagnia. Chi capisce di scuola nel nostro Parlamento? Per iniziativa di raffaele mauro , sul sito www.perlarosanelpugno.it c'è un vivace blog intorno a quanto detto dal prof Bocchi , e li rimando gli interessati per non tediare nessuno con ripetizioni. Voglio solo dire alla prof (suppongo) Cristina che la supponenza con la quale interviene gratificando interlocutori attraverso affermazioni temerarie non è molto consona ad una persona che dovrebbe avere nella capacità di dialogo e comprensione delle ragioni degli altri la propria cifra. Se la signora/ina vuole impiegare un po' del tempo che certamente impegherà normalmente per il bene del popolo a conoscere e dibattere con qualcuno degli ignoranti della Rnp per metterla sul piano della conoscenza di Arfè , Lelio Basso , i partigiani e , non so, Mondolfo, Turati, Faravelli, Ernesto Rossi e qualche altra decina di giornalisti, storici, pensatori, riuscirà perfino a prendere non dico una lezione ( non sia mai ) ma qualche sparsa, piccola notizia che non conosce. La presunzione della prof Cristina è la stessa che porta la sinistra-sinistra che uscirebbe dal governo prodi come da quello Craxi o D'Alema o Chiunque, a seguire lo slogan di Brandirali( versione servire il popolo, non quello Cl di adesso) : "Di sconfitta in sconfitta verso la vittoria "... |
Cristina Braila - 24-10-2007 |
La supposizione è errata, signor Franco o magari, non so, signorino. Non insegno. Credo però che la capacità di dialogo e comprensione delle ragioni degli altri dovrebbe essere segno di civiltà. Per tutti, anche per chi non insegna. Mi spiace, è capitato male: ha sbagliato supposizione e non ci ha azzeccato nemmeno con le insinuazioni. Non sono di sinistra-sinistra e sui Brandirali sono scarsina: uno me lo ricordo a stento perché con LC non ci ho avuto a che fare, e l’altro non so nemmeno che esiste. Sono stata e sono socialista: una di quelle che non hanno più un partito e non riescono a votare Pannella o Bonino perché non si sentono di sinistra-destra. Come socialista “informata dei fatti”, glielo dico sorridendo, dopo Arfè, Basso e Turati, io Craxi non l'avrei nominato. Le sembrerà poi strano, ma Mondolfo, Nenni, Pertini e gli altri, che assommano a molto più che qualche decina, non sono proprietà privata della Rosa nel Pugno. Sulla conoscenza che questo Parlamento ha della scuola, la signora/ina Cristina e il signore/ino Franco hanno opinioni diverse: Cristina pensa che nella stragrande maggioranza i nostri deputati a scuola dovrebbero tornarci. Franco ritiene invece che siano esperti di problemi scolastici. Tanto basta perché Franco definisca Cristina presuntuosa. Non mi pare un modello di quella capacità di ascolto, dialogo e comprensione delle ragioni di cui a parole si fa sostenitore. Che rimane? Ah! Il blog. E chi le dice che io non ci sia andata prima di scrivere? Forse non mi è piaciuto e credo che il suo commento confermi la mia cattiva impressione. Comunque, Franco, lei non rende un buon servizio al suo sito. Bene o male, Bocchi ha provato a ragionare di scuola. Lei no. Lei si è messo a fare ipotesi sulla mia vita privata – signora o signorina – mi ha accusata di estremismo e di supponenza, ha fatto un elenco di socialisti che se una non sta nel blog della Rosa nel Pugno non saprà mai chi sono e in ultimo ha disquisito su vittorie e governi e ci è mancato poco che non desse dell’idiota a chi ritiene che la sinistra – quale? – farebbe bene ad uscire dal governo. Bel commento per uno che fa discorsi sulla capacità di dialogo. Davvero un bel commento. Grazie compagno. Non si finisce mai d’imparare. |
Franco D'Alfonso - 25-10-2007 |
Lyndon Johnson diceva che se due persone sono immediatamente d'accordo, è piuttosto probabile che una sola abbia analizzato a fondo la questione. Questa situazione difficilmente si verifica quando a discutere si trovano persone di formazione socialista, note per produrre usualmente tre diverse posizioni discutendo in due : mi pare che questo sia il piccolo caso che si sta verificando , dando vita ad una accesa ed interessante discussione sull'articolo del prof Bocchi. Nessuna polemica personale con Cristina e nessuna insinuazione . L'unica supposizione ( a parte il signora/ina, che non voleva certo essere minimamente offensivo, semplicemente indicava il fatto che non la conosco personalmente ) formulata riguardava l'essere o meno insegnante : Cristina mi e ci comunica che non è tale. Bene, nemmeno io . Ciò detto , ribadisco che definire in blocco i Parlamentari degli ignoranti in materia di scuola e quelli della Rnp ignoranti e traditori , è indice di un atteggiamento politico e personale supponente e presuntuoso, molto simile a quello della sinistra-sinistra che citavo. Come è piuttosto evidente, il mio parere non è simile a quello del prof Bocchi non sulla "scuola", ma proprio sulla "meritocrazia": non mi pare però che nè io nè altri (sul blog o da altre parti: lo cito solo per coinvolgere solo gli interessati e non altri sulle quattro parole spese, non certo per promozione editoriale!) nè tantomeno il prof Bocchi stesso abbiamo usato toni ed espressioni poco rispettose l'uno dell'altro. Chiunque legga il commento di Cristina può valutare se sia o meno egualmente rispettoso della posizione altrui. |
Cristina Braila - 25-10-2007 |
Caro Franco, metto insieme i suoi complimenti rispettosi delle mie opinioni. Ora che non posso essere più una sinistra-sinistra (un sintetico elogio della sinistra che non è di sinistra come lei vorrebbe che fosse la sinistra?) ora sono presuntuosa, supponente e pretestuosa. Bene. La ringrazio, le auguro buona fortuna e, naturalmente, chiudo qui la nostra discussione. |