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Riflessione
Centro di ricerca per la pace - 04-08-2007
MARINELLA CORREGGIA: ALCUNE REGOLE PER SPOSTAMENTI RESPONSABILI

[Marinella Correggia e' nata a Rocca d'Arazzo in provincia di Asti; scrittrice e giornalista free lance particolarmente attenta ai temi dell'ambiente, della pace, dei diritti umani, della solidarieta', della nonviolenza; e' stata in Iraq, Afghanistan, Pakistan, Serbia, Bosnia, Bangladesh, Nepal, India, Vietnam, Sri Lanka e Burundi; si e' occupata di campagne animaliste e vegetariane, di assistenza a prigionieri politici e condannati a morte, di commercio equo e di azioni contro la guerra; si e' dedicata allo studio delle disuguaglianze e del "sottosviluppo"; ha scritto molto articoli e dossier sui modelli agroalimentari nel mondo e sull'uso delle risorse; ha fatto parte del comitato progetti di Ctm (Commercio Equo e Solidale); e' stata il focal point per l'Italia delle rete "Global Unger Alliance"; collabora con diverse testate tra cui "il manifesto", e' autrice di numerosi libri, e' attivista della campagna europea contro l'impatto climatico e ambientale dell'aviazione. Tra le opere di Marinella Correggia: Ago e scalpello: artigiani e materie del mondo, Ctm, 1997; Altroartigianato in Centroamerica, Sonda, 1997; Altroartigianato in Asia, Sonda, 1998; Manuale pratico di ecologia quotidiana, Mondadori, 2000; Addio alle carni, Lav, 2001; Cucina vegetariana dal Sud del mondo, Sonda, 2002; Si ferma una bomba in volo? L'utopia pacifista a Baghdad, Terre di mezzo, 2003; Diventare come balsami. Per ridurre la sofferenza del mondo: azioni etiche ed ecologiche nella vita quotidiana, Sonda, 2004; Vita sobria. Scritti tolstoiani e consigli pratici, Qualevita, 2004; Il balcone dell'indipendenza. Un infinito minimo, Nuovi Equilibri, 2006; (a cura di), Cambieresti? La sfida di mille famiglie alla societa' dei consumi, Altra Economia, 2006; Week Ender 2. Alla scoperta dell'Italia in un fine settimana di turismo responsabile, Terre di Mezzo, 2007. La rivoluzione dei dettagli, Feltrinelli, Milano 2007]

Per viaggi a corto raggio in Italia, Europa e perfino nel Mediterraneo (In Europa il 45 % dei voli sono di meno di 500 km):
1. Calcolare l'impatto del viaggio aereo, informarsi sulle alternative (anche con sconti: ferrovie, Eurolines, traghetti).
2. Viaggiare dunque in treno, bus, nave. Informarsi sulle promozioni.
3. Considerare le ore di viaggio come parte della vacanza: si possono vedere luoghi diversi da quelli dell'arrivo, si incontrano persone, e' un percorso mentale diverso.
4. Portare la borraccia e la busta di tela: il kit del viaggiatore che non usa plastica usa e getta; sul posto usare i mezzi pubblici.
5. Considerare se abbiamo gia' esplorato tutta l'Italia: magari regalarci un bel viaggio a piedi.

Per viaggi sulle lunghe distanze (il viaggio piu' responsabile e alternativo lo e' molto meno se si fa in aereo):
1. Calcolare l'impatto del viaggio aereo (irresponsabilita' climatica che danneggia soprattutto proprio le popolazioni del sud del mondo con le quali ci diciamo solidali).
2. Concedersi un viaggio ogni tanto (anni...) se proprio abbiamo avuto una bassissima impronta ecologica negli altri settori (tutto il turismo dovrebbe diventare responsabile, ma i viaggi dovranno essere molti di meno).
Allora: niente alimenti animali, niente riscaldamento (o poco), niente cibi imballati e trasformati, niente consumismo elettronico, niente rifiuti o quasi.
3. Se sono viaggi per incontri ecologisti o per i diritti umani: forse e' piu' giusto ed equo rimanere a casa e pagare il viaggio a qualcuno del sud del mondo. La reciprocita' vale anche per il turismo solidale: perche' deve essere a senso unico, solo noi la' e mai loro qua?
L'inquinante piacere di un viaggio esotico via aerea non vale il sostenibilissimo piacere plurisensoriale di una camminata a piedi in un viale di tigli o in un torrentello.

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