breve di cronaca
Il ministro fa l'esame "di maturita'" ai dirigenti
Tuttoscuola - 02-07-2002
Negli stessi giorni in cui quasi mezzo milione di studenti e' chiamato a sostenere il colloquio dell'esame di maturita', anche i dirigenti piu' importanti del MIUR, quelli di prima fascia con incarichi centrali, sono stati convocati dal ministro Moratti per una verifica del loro operato. L'"esame" e' rigorosamente individuale e si svolge alla presenza di un solo "commissario interno", il capo del Dipartimento Pasquale Capo. Ma il giudizio di maturita' spettera' al solo Presidente esterno della commissione, cioe' al ministro Moratti.
La vicenda e' diventata scottante, e tiene in apprensione i dirigenti, perche' la legge Frattini sulla dirigenza pubblica, approvata definitivamente dalla Camera la scorsa settimana (testo scaricabile
dal sito www.governo.it ) prevede che tutti i dirigenti di prima
fascia (in totale 35 nel settore dell'istruzione) decadano automaticamente entro 60 giorni dall'entrata in vigore della stessa legge.
I contratti individuali dovranno percio' essere tutti
rinnovati, senza alcuna garanzia di continuita' nelle funzioni finora svolte.
Ecco perche' l'esame al quale li sta sottoponendo il presidente-ministro Moratti acquista per i dirigenti il significato di una vera e propria prova di maturita'. Pero' senza commissione "amica"
e, in caso di bocciatura, con il solo, avaro paracadute di ricevere un incarico equivalente o, in mancanza di funzioni disponibili, di essere assegnato a "compiti di ricerca e studio". Ma solo per un anno.


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