breve di cronaca
I senza vergogna
Cobas scuola Cagliari - 23-05-2007
CGIL Roma e Direttore Scolastico Regionale Lazio contro le Assemblee ai COBAS

In P.zza SS. Apostoli a Roma continua (36° giorno) lo SCIOPERO della FAME per i Diritti Sindacali e la Democrazia sotto la sede dell'Unione.

Ciononostante i SENZA VERGOGNA sindacali e ministeriali continuano ad inviare DIKTAT minacciosi ai (pochi peraltro) Dirigenti Scolastici che democraticamente ancora accolgono le nostre richieste di Assemblea Sindacale in orario di servizio.

Allego, a tale riguardo, la nota del 17 maggio 2007 dell'ineffabile Direttore Scolastico Regionale del Lazio Bruno Pagnani il quale (previa segnalazione di chissachì) ricorda a tutti i DS ed ai Dirigenti degli Uffici Scolastici Provinciali (ai quali chiede di vigilare affinchè vengano "evitati gli episodi segnalati" - così chiama le assemblee COBAS - "episodi") qual è la "normativa" sul diritto di assemblea in orario di servizio. COMPLIMENTI!!!

Il 7 maggio 2007 il Dirigente Scolastico dell'I.I.S.S. "Via della Primavera" di Roma con una nota avente ad oggetto "Assemblea sindacale COBAS del 09-05-2007" ha comunicato a tutto il personale di aver ricevuto una comunicazione del Segretario dell'FLC-CGIL di Roma EST con la quale gli si intima di non "concedere" assemblee ai Cobas perchè sarebbero illegittime.
Il DS risponde (al cosiddetto sindacalista) con validi argomenti sostanziali, citando Voltaire, un articolo del Manifesto del 4 maggio e concludendo che manterrà l'autorizzazione per l'Assemblea e comunicando ai docenti ed agli ATA che comunque consentirà loro di partecipare alla stessa con la richiesta di permessi brevi. Allego la nota del DS.

La CGIL continua a non vergognarsi? Il democratico segretario Panini continua a sostenere di non sapere niente delle lettere di minacce ai DS e delle delazioni ai Direttori Scolastici Regionali da parte dei suoi dirigenti sindacali locali (che ormai sono centinaia)?

Certo i SINDACATI GOVERNATIVI non possono permettersi, come già scritto per l'ultimo recente diktat di Palermo della Trimurti Confederale, che le voci fuori dal coro contro il vergognoso "balletto" sul contratto e la sostanza invereconda dell stesso e contro la distruzione della scuola pubblica non possono parlare ed informare i lavoratori e le lavoratrici della scuola.
E poi il GOVERNO AMICO....
Saluti a tutt*

Nicola Giua - Esecutivo Nazionale COBAS Scuola
dal Camper in SS. Apostoli Roma - al 19° giorno di sciopero della fame

  discussione chiusa  condividi pdf

 Cobas scuola    - 23-05-2007
I Cobas incontrano PRODI.

Tg1 ore17 23/05/07

Questa mattina, finalmente, c'è stato un breve incontro con Prodi


Un ringraziamento corale per Mimmo Teramo che deve cedere: ma al 36°giorno lo sciopero della fame continua. “Grave deperimento organico, disidratazione, marcata bradicardia e ipotensione, situazione generale non più controllabile e foriera di gravi patologie in particolare cardiovascolari”: questa la diagnosi allarmata del dottor Maurizi dopo il secondo collasso subito da Mimmo Teramo. Abbiamo caldamente pregato Mimmo, a cui va il nostro ringraziamento corale, di abbandonare il camper, da trentasei giorni davanti alla sede dell’Unione, e di riprendere a mangiare. Ma lo sciopero della fame continua. A Nicola Giua, al 21° giorno di digiuno, si affianca Nanni Alliata dell’Esecutivo nazionale dei Cobas della scuola, per proseguire la lotta per la restituzione dei diritti sindacali, annullati da governi di centrodestra e di centrosinistra, con l’instaurazione di un “regime” monopolistico Cgil-Cisl-Uil. Per riavere compiutamente una democrazia sindacale, ci vorrebbe una legge che il governo non è però intenzionato a fare. Dunque, rivendichiamo almeno i diritti “minimi” di assemblea in orario di servizio e di libera iscrizione mediante trattenuta in busta-paga, oggi non garantito ai lavoratori del settore privato né ai pensionati, da un governo che ha vinto le elezioni denunciando gli arbitrii del berlusconismo in materia di democrazia. In questi 36 giorni abbiamo raccolto migliaia di firme di sostegno tra esponenti politici, sindacali e delle associazioni, di cui oltre settanta tra i parlamentari. Citiamo il presidente della Commissione lavoro della Camera Pagliarini del PdCI, il sottosegretario all'Economia Cento dei Verdi, il capogruppo PRC al Senato Russo Spena, la capogruppo PdCI-Verdi del Senato Palermi e Tibaldi dello stesso gruppo, gli europarlamentari Rizzo del PdCI, Agnoletto e Catania del PRC, i deputati Orlando dell'Italia dei Valori e Pettinari della Sinistra democratica, Bulgarelli senatore dei Verdi, Rocchi, Russo, Cannavò, Caruso, Burgio del PRC, Menapace senatrice del PRC, Turigliatto e Rossi senatori indipendenti; Beni presidente ARCI, Forgione presidente Antimafia, Cremaschi segretario nazionale FIOM. Inoltre, tre partiti della coalizione di governo – PRC, PdCI e Verdi – hanno espresso pieno consenso alle nostre richieste e solidarietà alla lotta. Ma il governo continua a non rispondere di fronte ad una battaglia cruciale per la democrazia e per i diritti dei lavoratori, nonché della salute dei nostri esponenti che la rischiano seriamente per affermare un principio di libertà. E noi andiamo avanti!

Piero Bernocchi
Confederazione COBAS


 Cobas scuola    - 23-05-2007
INCONTRO RAVVICINATO COBAS CON PRODI E CON I FUTURI PD

Nella mattinata del 23 maggio Prodi e tutto il gruppo dirigente del futuro Partito Democratico (D'Alema, Rutelli, Fassino, Finocchiaro, Cofferati, Bindi, Pollastrini, Gentiloni ecc...) sono venuti in massa a P. SS. Apostoli - dove da 36 giorni i nostri militanti (in questi giorni Nanni Alliata e Nicola Giua) fanno lo sciopero della fame per i diritti sindacali in un camper tappezzato di scritte e circondata da decine di bandiere COBAS - ad inaugurare quella che fino ad oggi è stata la sede dell’Unione ma che diventerà la sede di rappresentanza del PD.
Naturalmente c'era un vasto corteo di giornalisti e guardie del corpo al seguito, più parecchia polizia. Ma questo non ci ha impedito di avere ampia libertà di movimento e di mettere in piedi una manifestazione spettacolare, appassionata e colorata, in cui abbiamo messo al corrente anche i più distratti del senso della nostra iniziativa.

Prodi, memore forse di precedenti contestazioni, si è dichiarato disponibile ad un incontro una volta terminata l’inaugurazione: e l’incontro si è svolto in piazza, circondati da un nugolo di giornalisti e di uomini dei servizi di sicurezza, come testimonia il servizio andato in onda nel TG1 delle 17 di oggi.

Abbiamo spiegato dettagliatamente l’assenza di libertà sindacali, lo strapotere Cgil-Cisl-Uil, la privazione dei diritti sindacali nei posti di lavoro, la particolarità dei COBAS, che svolgono attività sindacale, politica e sociale senza fare i “professionisti” della contrattazione e sulla base della pura militanza, e forse anche per questo vengono vessati e privati persino del diritto di convocare assemblee. Come tutti gli altri esponenti politici incontrati nei giorni scorsi, anche Prodi ha espresso stupore per la situazione di assenza di diritti, è stato ad ascoltare i dettagli, ha promesso il suo impegno e risposto che valuterà bene la cosa e ci farà contattare dal suo entourage.

Successivamente, anche Fassino si è fermato a discutere e, dopo aver ribadito che secondo lui la democrazia sindacale in Italia c'è e che lui conosce benissimo la situazione dei lavoratori dipendenti perché ha seguito per 30 anni la FIAT a Torino, etc., ha ammesso che l'assenza del diritto di assemblea è grave e bisognerà fare qualcosa.

Insomma, a chiacchiere tutti ci danno ragione e sono in grande imbarazzo quando devono giustificare il perché del “regime” monopolistico di Cgil, Cisl e Uil.

E al 36° giorno Nicola e Nanni proseguono lo sciopero della fame.

Piero Bernocchi - Confederazione COBAS

 stefano de stefano    - 26-05-2007
Ma non c'è nessun iscritto ai sindacati confederali pronto a smentire quanto scrive Bernocchi? O ad argomentare qualcosa sul divieto di partecipazione alle assemblee?Andiamo, siate almeno decorosi!